La Dionea. Scopriamo insieme questa pianta carnivora

venere acchiappamosche

pianta carnivora

di Antonino Crapanzano

Conoscete le piante carnivore?

Ne siete appassionati ma non avete molte informazioni riguardanti le caratteristiche e le cure necessarie che queste piante richiedono?

Allora vi trovate nel posto giusto.

In questo articolo ne descriveremo le caratteristiche di base comuni a tutte le piante e, in particolare, parleremo di una specie di pianta carnivora: la dionea venere acchiappamosche, Dionaea muscipula (Soland. ex Ellis, 2000).

Buona lettura.

Indice

Caratteristiche generali delle piante carnivore

Il termine di pianta carnivora fu utilizzato per la prima volta da Francis Ernest Lloyd nel 1942.

Possono essere piante perenni o annuali. Alcune sono in grado di formare colonie mediante la formazione degli stoloni e altre vivono soltanto per pochi anni.

Le piante carnivore sono piante erbacee che vivono in habitat estremi come le torbiere, le rocce e le paludi, suoli piuttosto acidi, privi di calcio e nei quali la concentrazione di sostanze nutritive fondamentali come azoto, fosforo e potassio è piuttosto bassa.

Per ovviare a queste carenze nutritive le piante carnivore si nutrono di animali e protozoi, principalmente insetti e artropodi, per ottenere gli elementi essenziali per la loro crescita e sviluppo.

Questa caratteristica è una riposta delle piante stesse che si sono dovute adattare agli ambienti estremi in cui vivono.

Le sostanze nutritive saranno ricavate, quindi, dalla digestione delle proteine degli animali che vengono catturati attraverso trappole rappresentate dalle loro foglie modificate.

Nel mondo esistono circa 600 specie di piante carnivore che sono suddivise in 5 famiglie e 12 generi.

Oltre alle piante carnivore, esistono le piante protocarnivore. Si tratta di piante che possiedono soltanto alcune delle caratteristiche necessarie per essere considerate piante carnivore vere e proprie.

Le radici delle piante carnivore sono piuttosto piccole poiché la pianta consuma una maggior quantità di energia per la produzione di enzimi digestivi e per la costruzione delle trappole necessarie per l’assorbimento degli elementi nutritivi che avverranno per mezzo delle loro foglie modificate.

Dionea: la più bella pianta carnivora

La dionea venere acchiappamoscheDionea muscipula (Soland. ex Ellis, 2000), è una pianta carnivora tra le più conosciute che appartiene alla famiglia delle Droseracee.

pianta carnivora - dionea

Tra i primi a studiarla vi fu Charles Darwin che la definì una tra le piante più belle al mondo.

Originaria della Carolina del Nord, territorio ben esposto al sole, umido e sabbioso, oggi viene coltivata in varie parti del mondo per scopi ornamentali e si adatta molto bene alla coltivazione in vaso. Questa pianta cresce in maniera spontanea piuttosto raramente.

Caratteristiche botaniche della dionea

Dionea muscipula è una pianta carnivora, erbacea e perenne di dimensioni piuttosto piccole, in età adulta arriva a misurare circa 20 cm di diametro e può raggiungere un’altezza compresa fra 15 e 20 cm.

Le sue radici si presentano piuttosto corte e sottili.

L’aspetto di questa specie varia in base alla stagione in cui ci troviamo:

  • durante il periodo vegetativo, da marzo a ottobre, le foglie si alzano e si presentano dritte e tese;
  • durante il periodo invernale o di dormienza, da novembre a febbraio, le foglie si abbassano in prossimità del suolo.

fiori della dionea sono piccoli, ermafroditi, di colore bianco e vengono emessi dopo il quinto anno di vita della pianta. Le infiorescenze sono dritte e producono semi piccoli e neri; queste spuntano dal centro della rosetta di foglie e sono più alte delle foglie stesse.

In questo modo le foglie trappola non rappresentano un ostacolo per il lavoro degli insetti impollinatori.

Le foglie trappola della pianta carnivora dionea

Le foglie rappresentano la caratteristica più particolare della dionea in quanto si tratta di vere e proprie trappole per gli insetti.

Sono disposte a rosetta e si ergono tutte da un punto centrale per poi diramarsi verso i lati.

Costituite da un picciolo piuttosto lungo, le foglie della venere acchiappamosche terminano con una estremità caratteristica formata da due lembi fogliari morbidi, somiglianti a due bocche dentate, che hanno lunghezza di circa 3 cm e portanti alle estremità una sorta di denti morbidi che somigliano a delle ciglia.

All’interno dei lembi fogliari si trovano tre piccoli peli che svolgono una funzione sensoriale attraverso un fenomeno chiamato tigmonastia e cioè la trappola si chiude a scatto quando i peli vengono sfiorati.

Il meccanismo di funzionamento della trappola è piuttosto curioso infatti è come se quest’ultima avesse una sorta di memoria interna che permette alla pianta di regolare i suoi movimenti, chiudendosi quando l’insetto si muove al suo interno, per ridurre al minimo il dispendio di energia:

  • al primo contatto esterno con la preda, la pianta carnivora resterà ferma;
  • al secondo contatto, invece, la dionea avrà riconosciuto l’insetto e si attiverà chiudendo i suoi lembi fogliari.

Il meccanismo di riconoscimento della dionea si resetta ogni 40 secondi circa.

Dal momento in cui la nostra pianta ha riconosciuto l’insetto comincerà a digerirlo.

La digestione dell’insetto avrà una durata di qualche giorno e servirà alla pianta per soddisfare il suo fabbisogno energetico.

E’ molto importante sottolineare, a tal proposito, che dobbiamo evitare di dare alla pianta prede morte o scarti alimentari in quanto questi comportamenti artificiali causano uno stress alla pianta stessa che non riconoscerà l’insetto poiché non si muove.

dionea muscipula

Coltivazione della dionea

La coltivazione della dionea viene effettuata in gran parte in vaso. Questa pianta carnivora soffre se posta in un luogo chiuso poiché preferisce gli ambienti esterni.

Esposizione

La dionea ama il sole, per questo motivo è necessario garantirle una adeguata esposizione alla luce.

La colorazione delle foglie trappola di questa pianta carnivora varia in base al tempo di esposizione alla luce. Quando sono ben illuminate diventeranno, infatti, piuttosto rosse ed energiche.

Durante la stagione estiva, però, dobbiamo far attenzione all’eccessiva esposizione al sole e quindi è consigliabile garantirle, per qualche ora, l’esposizione in un luogo ombreggiato.

La dionea non resiste al gelo prolungato e il nostro consiglio è di proteggere questa pianta carnivora all’interno di piccole serre fredde che possiamo porre sul nostro balcone.

Terreno idoneo per questa pianta carnivora: la dionea

Il terreno più adatto per la dionea presenta un pH acido. E’ consigliabile utilizzare un substrato costituito da torba acida mista a sfagno e perlite.

Non sarà necessaria la concimazione poiché questa pianta si nutre mediante la cattura e la digestione degli insetti.

Irrigazione

L’irrigazione può essere fatta utilizzando l’acqua piovana oppure con acqua demineralizzata che abbia un basso residuo fisso e scarsa durezza.

Durante la primavera e l’estate, quando la pianta è in fase vegetativa, è consigliabile lasciare dell’acqua nel sottovaso. In autunno e in inverno, durante la fase dormiente della dionea, non saranno necessarie irrigazioni frequenti.

Riproduzione della dionea

La dionea può essere coltivata per seme o per talea.

La riproduzione per seme viene effettuata in primavera ma richiede tempi molto lunghi, infatti la crescita di questa pianta carnivora è piuttosto lenta.

La propagazione per talea è più semplice. Basterà staccare una foglia dalla parte bassa della pianta comprendente una radichetta e adagiarla su una porzione umida di terreno. Dopo qualche settimana vedremo una nuova plantula accrescersi.

Rinvaso di questa pianta carnivora

Il rinvaso della dionea deve essere fatto periodicamente. E’ consigliabile effettuarlo ogni anno poiché si tratta di una pianta perenne utilizzando un vaso, di vota in volta, più grande.

dionea

Parassiti e malattie

I principali parassiti che possono attaccare la nostra pianta carnivora sono gli afidi e il ragnetto rosso.

Gli afidi attaccano la dionea soprattutto in primavera causando il deperimento della pianta in caso di gravi infestazioni.

Il ragnetto rosso causa un forte deperimento delle foglie trappola. Per interrompere il ciclo biologico del ragnetto rosso possiamo vaporizzare acqua di irrigazione durante le ore serali.

Per approfondire le vostre conoscenze su questi insetti vi consigliamo di leggere i seguenti articoli:

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La Dionea. Scopriamo insieme questa pianta carnivora ultima modifica: 2020-05-09T09:44:30+00:00 da Antonino Crapanzano

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