Ragnetto rosso delle piante grasse: descrizione, cure e rimedi

A cura del dottore agronomo, professor Giuseppe Pepe

Il ragnetto rosso è un particolarissimo acaro che vive alle spese di molte piante diverse, difficilmente individuabile a colpo d’occhio a causa delle piccolissime dimensioni ma riconoscibile sulle foglie e sui germogli, facendo attenta attenzione, per il contrasto dato dal suo tipico colore rosso su uno sfondo verde.

Le piante grasse, possono esser attaccate da parassiti diversi, come del resto succede a tutte le altre piante e a ogni qualsiasi altra forma di vita; tra questi parassiti rientra anche il ragnetto rosso, di cui abbiamo parlato anche in un altro articolo.

Oggi vi parleremo del ragnetto rosso sulle piante grasse, di come riconoscerlo e come allontanarlo senza usare pesticidi nocivi, soprattutto se parliamo delle piante grasse nel vostro giardino o in vaso sul vostro balcone.

Buona lettura!

ragnetto rosso piante grasse

Indice

Il ragnetto rosso

Cominciamo dal dire una cosa importante, il ragnetto rosso è un acaro e non un insetto.

Gli insetti hanno tutti sei zampe mentre gli acari no, ne possiedono otto, come i ragni.

Con il termine ragnetto rosso si intendono diverse specie di acari rossi, tra i quali anche quelli che possono attaccare le piante grasse, appartenenti alla famiglia Tetranychidae, ordine degli Acarina, facenti parte della classe Arachnida.

In realtà, da un punto di vista della classificazione degli esseri viventi, anche il nome ragnetto rosso è fuorviante e non veritiero, pur essendo un membro della classe aracnide infatti, il nostro ragnetto rosso rientra nell’ordine degli Acari (Acarina) e non nell’ordine Araneae, dove invece rientrano tutti i ragni.

Dovremmo quindi, a rigore, chiamarlo l’acaro rosso; ormai però questo acaro è diventato “famoso” come ragnetto rosso e continueremo a chiamarlo in questo modo.

Ciclo di vita e abitudini del ragnetto rosso

Di ragnetto rosso ce ne sono diversi, se però trovate esemplari che camminano lontano dalle piante, facilmente notabili ad occhio nudo perché più grandi e di colorazione rosso fuoco, vivo, con zampette lunghe simili a dei veri e propri ragni, non dovete aver paura per le vostre piante grasse, questi esemplari di ragnetto rosso, non sono pericolosi.

I ragnetti rossi parassiti sono circa 0,2 – 0,5 mm, praticamente dei puntini rossi quasi invisibili ad occhio nudo.

Il ragnetto rosso pericoloso per le vostre piante grasse, visto al microscopio, si presenta tozzo e zampe corte, con un corpo forse più simile ad una zecca a gambe corte o a un acaro della polvere che ad un ragno.

Gli ambienti di sviluppo ideali per il ragnetto rosso sono quelli caldi e secchi, stesse condizioni di sviluppo tipiche anche per le piante grasse.

Con temperature ottimali tra i 30-32°C il ciclo vitale completo può chiudersi in 8-10 giorni.

In Italia generalmente si svolgono tra le sette e le dieci generazioni all’anno in pieno campo.

Sotto serra, in vivaio, i ragnetti rossi si possono trovare sulle piante grasse ospiti durante tutto l’anno.

Gli esemplari femmina di ragnetto rosso sono di colore rosso mattone e di dimensioni maggiori mentre gli esemplari maschi sono di colore più chiaro e più piccoli delle femmine; gli esemplari di giovani ragnetti, invece appaiono di colore giallo-aranciato, da non confondersi con il ragnetto giallo di cui abbiamo parlato anche in questo articolo sulla vite.

Le uova deposte nei periodi invernali sono di colore rosso vivo, mentre quelle dei periodi primaverili-estivi appaiono di colorazione giallo-arancio.

Gli adulti di ragnetto rosso, in ambiente non protetto, passano l’inverno nel terreno.

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Sintomi e danni del ragnetto rosso sulle piante grasse

La presenza del ragnetto rosso si manifesta con punteggiature e scolorimenti giallastri e spaccature delle parti fortemente attaccate.

Con la presenza di molti esemplari di ragnetto rosso, le piante grasse possono rallentare il proprio sviluppo, deperirsi e morire.

Sulle piante grasse le spaccature si localizzano maggiormente sulla zona centrale superiore della pianta.

Gli attacchi di questo piccolo acaro che possono essere molto forti nel periodo estivo (con temperature ed umidità elevate), diminuiscono con temperature intorno ai 10 gradi e con la presenza di piogge.

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Lotta e prevenzione del ragnetto rosso sulle piante grasse

La prima forma di lotta è sicuramente la prevenzione. Nel caso del ragnetto rosso, risulta più o meno valido nebulizzare un leggerissimo strato d’acqua, in quanto gli acari non amano l’umidità, evitando però gli effetti negativi dei ristagni idrici ed evitando di bagnare troppo le piante, perché le piante grasse, non disprezzano l’acqua ma prediligono comunque luoghi poco umidi.

Repellente nei confronti degli acari sembra essere anche la “farina di roccia”, spalmata costantemente sulle piante.

In caso di forte infestazione di ragnetto rosso, cercando di fare una lotta più naturale possibile, si potrebbe ricorrere alla lotta mediante animali antagonisti naturali.

Questa strategia di lotta viene messa in pratica immettendo sulle piante grasse insetti predatori del ragnetto rosso, quali altri acari, coccinellidi o neurotteri.

Un antagonista naturale molto valido è ad esempio la crisopa (Chrysoperla carnea Stephens, 1836).

Questo insetto è molto attivo nei confronti di afidi, cocciniglie farinose, tisanotteri, ragnetto rosso, psille, larve di dorifora e cavolaie maggiori.

Gli stadi di sviluppo maggiormente attivi contro i parassiti sono quello larvale e di ninfa e vanno applicati alle prime apparizioni sulle piante grasse, nei periodi che vanno da aprile a settembre e con temperature al di sopra di 14°C.

Quando si utilizzano antagonisti naturali non vanno assolutamente applicati insetticidi o acaricidi; ovviamente andrebbero a colpire anche i predatori applicati.

In caso di forti infestazioni che richiedono utilizzo di prodotti più forti, bisogna ricorre a pesticidi acaricidi, variando possibilmente spesso principio attivo, in quanto riproducendosi abbastanza velocemente e arrivando anche a otto o dieci generazioni all’anno, l’utilizzo continuo dello stesso principio attivo può selezionare soggetti resistenti, risultando non più efficace.

I trattamenti possono essere rivolti sia agli esemplari adulti che alle uova.

Contro gli acari in genere, e quindi anche il ragnetto rosso, possono essere utilizzati anche oli minerali, compatibili con il regime biologico, ricordando però che l’applicazione di oli su superfici esposte al sole genera un effetto simile alla lente di ingrandimento, capace di amplificare i raggi solari e creare bruciature superficiali alle piante grasse oggetto di applicazione.

Il consiglio più valido ed eco sostenibile resta quello di ricorrere ad antagonisti naturali, facilmente acquistabili anche in rete.

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Ragnetto rosso delle piante grasse: descrizione, cure e rimedi ultima modifica: 2019-07-30T07:43:24+00:00 da Prof. Dott. Agr. Giuseppe Pepe

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