Talea: cos’è e quando praticarla

talee

La talea rappresenta un metodo di propagazione, ovvero è quella pratica agronomica che permette di avere, replicare, nel più breve tempo possibile, un nutrito numero di piante figlie identiche alla pianta madre.

Gli accorgimenti che si richiedono sono ben pochi e la metodologia è davvero semplicissima da praticare.

La porzione di pianta che si vuole propagare, la nostra talea, può essere messa a radicare sia direttamente nel terreno che in acqua.

porzione di talea

Ciò che va tenuto sotto controllo è sicuramente l’umidità e le temperature ed i periodi più propizi sono sicuramente la primavera e fine estate/inizio autunno.

Parlando in termini di mesi, nel primo caso va da fine marzo a metà giugno. Da metà settembre a metà ottobre, per i mesi di fine estate ed inizio autunno.

La piena estate come pure il freddo inverno sono decisamente le stagioni da evitare per praticare le talee, ciò non toglie però che se si hanno delle porzioni di ramo da utilizzare ci si può provare, il risultato non è garantito, al massimo non attecchirà.

La molteplicità di piante da cui ricavare le talee è altrettanto cospicua, tutte le piante legnose , arbusti, alberi, rampicanti, aromatiche, gerani,  ruta, petunie e qualche pianta grassa.

I metodi di propagazione per talea sono diversi:

  • Talea da ramo in terra
  • Talea in acqua
  • Talea da cespuglio

Indice

Talea da ramo in terra

Rientrano in questo metodo propagativo le piante erbacee e quelle legnose. In relazione al periodo in cui viene eseguita la talea da ramo a terra, la porzione di ramo da utilizzare è diversa.

-->

Se praticata in primavera, la porzione di talea va prelevata dal ramo dell’anno precedente, se effettuata in estate scegliete il ramo dell’anno in corso.

A non variare è invece la lunghezza della porzione di talea da prelevare, 25-30 cm è quella giusta, con un buon carico di gemme.

La porzione di talea deve essere incisa immediatamente sotto la gemma, praticate lì il vostro taglio. Procedete poi con la rimozione, ripulendo il ramo dalle foglie basali e lasciando quelle più alte.

Un accorgimento per ottenere una radicazione più rapida è quello di immergere la parte basale della talea in una soluzione con ormone della radicazione.

Ottenuta la nostra porzione di talea, il secondo passo è quella di metterla a radicare, un vaso è più che sufficiente a garantire l’obiettivo.

Il vaso deve contenere un miscuglio di torba e sabbia leggermente umida, dove interrare la talea per fino alle foglie che abbiamo lasciato (solitamente per i due terzi).

talee in vaso

Altra operazione da far seguire è quella di vaporizzare il tutto e sistemare in luogo fresco, asciutto, abbastanza luminoso (ma non troppo) che non sia raggiunto dai raggi del sole.

L’operazione di vaporizzazione del terriccio deve essere ripetuta ogni settimana se si è in estate, mentre ogni 20 giorni invero/autunno.

Le prime foglie saranno visibili dopo 30-60 giorni, in primavere, tempistiche più lunghe occorro invece se siamo in autunno, dovremmo aspettare la primavera successiva.

Trascorso un mese dall’emissione delle foglie, le piantine primaverili, sono pronte per essere rinvasate o invasettate, con occhio sempre attento all’irrigazione. Dopo l’inverno possono ricevere le stesse attenzioni di una pianta adulta, a tutti gli effetti.

-->

Le piantine autunnali, saranno rinvasate a maggio, in seguito all’avvenuto germogliamento a marzo, i consigli da seguire sono gli stessi per le piantine estive.

Talea da ramo in acqua

Come suggerisce il titolo stesso, in questo caso, la radicazione avviene in acqua. Particolarmente adatto a questo metodo di propagazione è l’oleandro.

La radicazione della nostra porzione di tale prelevata e trattata allo stesso mode del metodo descritto in precedenza, può essere posta un una boccia di vetro, anche la bottiglia di plastica rappresenta una valida soluzione, riempite di acqua fresca.

Le talee, da cui viene rimosso il mezzo centimetro finale, va riposta in acqua e lasciata fuoruscire dall’acqua per almeno 4-5 cm. Il numero massimo di talee per boccia/bottiglia non deve andare oltre le 4 o 5.

Evitare di riporre le talee in acqua in un punto ad esposizione diretta dei raggi solari, che sia invece tiepido e luminoso.

L’acqua non deve essere cambiata ma semplicemente rabboccata quando scende di livello, per cui controllarla settimanalmente, evitando gli eccessi, senza bisogno di annegarla.

talea in acqua

Basteranno un paio di settimane per vedere i primi filamenti bianchi dei capillizi radicali formati, il momento del rinvaso è rappresentato dalla comparsa dalle radici più scure.

In un vaso di almeno 14 cm di diametro, con torba e sabbia ripartita in parti uguali , è la giusta locazione della talea.

Talea da cespo

La talea da cespo è praticata per quelle piante che accestiscono alla base e per questo frequentemente assoggettate ai rinvasi.

Il periodo in cui può essere eseguita è diverso in relazione alla fioritura, all’inizio della primavera se la fioritura avviene in estete, a giugno per quelle che hanno già fiorito e settembre/ottobre per fioriture da aprile ad agosto.

Per poter eseguire la talea di cespo, va presa la pianta madre, svasata, rimuovere la maggior parte del terriccio solo a questo punto si prende il cespo e con due mani lo si divide in due parti.

Se l’operazione di divisione del cespo dovesse risultare difficile si può praticare un taglio verticale del cespo, con strumenti f taglio affilati e puliti.

Radici e fusti spezzati devono essere rimossi, ciò che prende parte al rinvaso sono le due o più piante ottenute, alloggiate ognuna nel proprio vaso.

Radicante ed altri consigli utili

La capacità di attecchimento della talea può essere aumentata utilizzando del radicante o meglio dell’ormone per la radicazione o una qualsiasi sostanza in grado di aumentare la formazione delle radici.

Si tratta per lo più di una sostanza in polvere o liquida, la cui peculiarità è quella di promuovere la formazione di nuove cellule vegetali imputate alla formazione dell’apparato radicale.

Oltre ad usare un prodotto radicante, il consiglio è quello di utilizzare terriccio sempre umido, innaffiando evitando di bagnare la talea.

Usare acqua a temperatura ambiente e non calcarea. Nel caso si usi acqua del rubinetto, prima di utilizzarla lasciamola riposare per almeno 24 h.

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


Talea: cos’è e quando praticarla ultima modifica: 2019-07-12T10:00:19+00:00 da Francesco Mauriello

Articoli correlati