Il travaso di una pianta. Sicuri di sapere proprio tutto?!

travaso di una piantina di pomodoro

Un’operazione banale e semplice come quella del travaso di una pianta viene spesso sottovalutata ma è una procedura da attuare con molta attenzione e precisione. Quante volte ci è capitato di acquistare una pianta e dopo qualche periodo il contenitore è diventato piccolo per poterla contenere non riuscendo a favorire il normale sviluppo vitale?! Un situazione quasi all’ordine del giorno per appassionati e amanti delle piante. Come detto il travaso di una pianta è estremamente semplice ma seguire questi piccoli ma importanti consigli ci garantirà sicuramente una buona riuscita dell’operazione.

travaso di una pianta

Anche se semplice e scontato, il travaso è una delle operazioni che possono arrecare stress alla pianta, provocando traumi difficili da rimediare. (In questo articolo vi abbiamo parlato di un altro stress che può subire la pianta, quello dovuto all’eccessivo caldo).

Vi siete mai chiesti però quando è opportuno fare questa operazione? Il travaso deve essere effettuato quando le radici della pianta fuoriescono dai piccoli buchi posti al di sotto del vaso, principalmente è questo l’unico motivo per il quale viene effettuata questa operazione.

Il primo passaggio da fare è ovviamente procurarsi un vaso diverso e più grande rispetto a quello in cui la pianta è contenuto raccomandandosi che questo abbia dei buchi sottostanti e nello specifico, uno più grande centrale e altri piccoli forellini sparsi nel perimetro della base del vaso. La scelta del vaso è uno dei principali passaggi, non si può passare di fatto da un vaso piccolo a uno molto più grande, ma il passaggio deve essere graduale e adeguato al tipo di pianta. Quindi in questo caso, non è detto che scegliere il vaso più grande favorisca le condizioni ottimali. Inoltre sono preferibili i vasi di terracotta rispetto a quelli di plastica, di fatto il materiale poroso favorisce gli scambi gassosi tra il terriccio e l’ambiente esterno. I vasi di questo materiale inoltre mediante le pareti, riescono ad assorbire l’acqua in eccesso che poi verrà eliminata grazie all’evaporazione.  Se quindi vale la regola: “chi ben comincia è a metà dell’opera”, scegliere il vaso giusto è sicuramente un ottimo inizio.

Successivamente è opportuno posizionare nella base del vaso nuovo dei materiali che favoriscano il drenaggio, come ad esempio dei sassolini o dell’argilla (con uno spessore di 2-3 cm), questo è importante per far sì che non si creino dei ristagni idrici ma che l’acqua in eccesso riesca tranquillamente a fuoriuscire dal vaso.

travaso di una pianta

Ora è il momento di “prelevare” la pianta presente nel vecchio vaso per poi riposizionarla nel nuovo vaso in questione. Questo passaggio è fondamentale perché non dobbiamo rompere o sfilare le radici che si sono create. Danneggiare le radici potrà significare un vero trauma alla pianta, quindi è opportuno avere molta accortezza.

La pianta andrà poi posizionata nel nuovo vaso, dove si andranno a riempire gli spazi rimasti vuoti con del terriccio. Oltre a questo è buona cosa aggiungere un po’ di torba per rendere così il terreno più soffice. Nel caso dovessimo trapiantare più di una pianta nello stesso vaso è consigliabile lasciare lo spazio adeguato tra una e l’altra per permettere poi un’adeguata crescita piantine (in questo caso si parla più o meno della lunghezza di una mano e quindi dai 10 ai 15 cm.)

Se vi state chiedendo quale sia il periodo più adatto per effettuare il travaso di una pianta, la risposta è sicuramente la primavera, e nello specifico nel periodo compreso tra marzo e la prima metà di aprile, in modo da far fiorire i fiori nel periodo intenso di primavera.

Questi sono i passaggi fondamentali per permettere alla nostra pianta di non subire stress esagerati favorendo così un “trasloco” più leggero e piacevole.

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Il travaso di una pianta. Sicuri di sapere proprio tutto?! ultima modifica: 2017-09-25T19:28:20+00:00 da Nicole

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