Afidi del mirtillo: quali sono i più importanti e come possiamo eliminarli?

mirtillo

mirtillo rosso

di Antonino Crapanzano

Il mirtillo è una bacca appartenente al genere Vaccinium e rientrante nella categoria dei frutto di bosco, oltre ad essere conosciuto come un piccolo frutto insieme a more, lamponi, ribes e uva spina.

Molto richiesto dal mercato nelle sue diverse varietà, la più diffusa è il mirtillo gigante americano, oggi viene coltivato in gran parte del mondo per le sue proprietà antiossidanti, anche grazie alla loro semplicità di coltivazione. In natura crescono spontaneamente.

Si tratta di una specie molto rustica e facilmente adattabile che raramente va incontro alla comparsa di malattie e per questo motivo la sua coltivazione può essere eseguita esclusivamente con metodo biologico; devono essere adottati soltanto alcuni accorgimenti sin dal momento dell’impianto.

Un esempio è l’utilizzo di un substrato di coltivazione acido, in quanto per natura questa pianta necessita di un pH molto acido.

Nonostante sia molto resistente, il mirtillo può andare incontro all’attacco di alcune malattie e parassiti.

In questo articolo vedremo quali sono i più importanti insetti parassiti delle coltivazioni del mirtillo cercando di capire, in particolare, quali sono gli afidi che danneggiano le nostre piante di mirtillo, quando e come attaccano la nostra coltura e quali mezzi di difesa biologici possiamo adottare per allontanarli definitivamente.

Indice

Gli afidi del mirtillo

Gli afidi o pidocchi delle piante, Aphidoidea (Geoffrey, 1762), sono insetti compresi nell’ordine dei Rincoti presenti in molte coltivazioni tipiche dove possono stabilirsi e generare popolazioni abbondanti durante il periodo estivo.

Da giugno in poi soprattutto, gli afidi potranno sviluppare infestazioni di gravità variabile sulla pianta ospite; le maggiori infestazioni si hanno in condizioni ambientali caldo-umide e dipendono anche dalle tecniche agronomiche impiegate, saranno più frequenti quando la crescita vegetativa è molto vigorosa.

Gli afidi del mirtillo, come in generale tutti gli afidi che vivono su altre piante ospiti, compaiono durante la stagione primaverile in colonie abbastanza fitte che succhiano la linfa sui giovani germogli della pianta. Una loro caratteristica, che ne permette il riconoscimento, è la produzione della melata sulle zone attaccate.

afidi del mirtillo

La melata è una sostanza zuccherina e appiccicosa prodotta dai pidocchi delle piante sul mirtillo e su tutte le altre colture che infestano, che compromette i frutti con conseguenti danni per la produzione.

In particolare, gli afidi più importanti delle piante di mirtillo sono:

  • Ericaphis scammelli (Mason, 1940), comparso in Piemonte sin dagli anni Novanta e diventato un potenziale vettore di una grave virosi del mirtillo, cioè il virus della bruciatura del mirtillo (BIScV);
  • Aphis vaccinii (Borner, 1940), è una specie di dimensioni comprese tra 1 e 2 mm, è di un colore nero-verdastro brillante e presenta una fine fioritura di cera. E’ un insetto oligofago e le piante ospiti sulle quali si nutre comprendono diverse cultivar di mirtillo, ad esempio Vaccinium myrtillus, Vaccinium oxycoccus, Vaccinium uliginosum, Vaccinium vitis-idae.

Ericaphis scammelli

Originario del Nord America, Ericaphis scammelli è stata introdotta in vari Paesi europei come Inghilterra, Svezia, Paesi Bassi e Italia. In Gran Bretagna è stato trovato proprio su piante del genere Vaccinium importate a partire dagli anni Settanta.

Le femmine adulte e aptere, senza ali, di questi afidi del mirtillo si presentano di colore giallo-verde. Il tubercolo frontale mediano è piuttosto prominente e le antenne sono abbastanza basse, infatti la parte anteriore della testa presenta un contorno a forma di W.

I sifuncoli, che sono tubi addominali, si presentano lunghi e dritti e la loro apertura non sarà rivolta verso l’esterno. Le femmine alate, invece, sul dorso mostrano alcune macchie addominali di colore marrone scuro che si fondono in una unica macchia centrale.

Il tasso di crescita della popolazione è massimo durante la primavera. E’ molto importante dire che i cambiamenti stagionali sono in grado di ridurre il tasso di crescita della popolazione a seconda della distribuzione degli esemplari tra foglie giovani e adulte.

Gli afidi dominanti di Ericaphis scammelli svernano sul mirtillo, in particolare sulla varietà Vaccinium corymbosum, come uova ed emergono tra la fine di febbraio e marzo; le fondatrici della colonia, aptere e adulte, sono state trovate nel mese di aprile. La maggior densità di popolazione si ha tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.

I principali sintomi si hanno sulle foglie e sui fiori del mirtillo dove questi afidi causano la comparsa di necrosi; la coltura mostra necrosi, come abbiamo già detto, e ritenzione dei fiori. Si possono osservare fiori argentati e di colore marrone scuro; le foglie presenteranno arrossamenti e i loro margini saranno clorotici.

Metodi di difesa dagli afidi del mirtillo

metodi di difesa contro gli afidi del mirtillo si basano prevalentemente sulla prevenzione, che permette di evitare che i nostri impianti vengano danneggiati, e su azioni che permettono di intervenire facendo ricorso a prodotti e pratiche il cui utilizzo è ammesso in agricoltura biologica.

pianta di mirtillo

Alcune indicazioni che vi consigliamo di seguire per contrastare gli attacchi da parte degli afidi del mirtillo sono:

  • tutelare l’attività dei predatori naturali, cioè insetti utili in agricoltura come coccinelle, crisope, sirfidi e forbici, particolarmente attivi durante la stagione estiva, che sono molto importanti nel contenimento e nel controllo delle popolazioni di afidi;
  • non eccedere con le concimazioni azotate perché favoriscono le punture da parte degli afidi rendendo i tessuti vegetali più molli;
  • limitare la presenza delle formiche nelle colonie in quanto ciò significa limitare indirettamente la popolazione degli afidi;
  • effettuare concimazioni equilibrate poiché sappiamo che le piante equilibrate dal punto di vista nutrizionale sono meno soggette all’attacco dei parassiti e quindi meno sensibili alle infestazioni;
  • i principi attivi il cui utilizzo è ammesso in agricoltura biologica e che, quindi, possiamo impiegare in caso di gravi infestazioni sono il piretro naturale e una serie di antiparassitari naturali come il sapone di Marsiglia.

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


Afidi del mirtillo: quali sono i più importanti e come possiamo eliminarli? ultima modifica: 2019-11-10T12:20:52+00:00 da Antonino Crapanzano

Articoli correlati