Afidi neri: come riconoscerli e limitare le infestazioni

parassiti delle piante afidi neri

di dott. Giuseppe Pepe

 

Tra i parassiti più diffusi in agricoltura ritroviamo gli afidi neri.

Questi piccoli insetti sono molto pericolosi perché oltre che riprodursi abbastanza rapidamente e diffondere velocemente l’infestazione, si cibano della linfa di molte specie diverse sia arboree che erbacee causando anche danni indiretti sia dovuti alla produzione di escrementi zuccherini che permette l’instaurarsi di funghi sia a causa della trasmissione di virosi in quanto vettori portatori sani di virus.

Risulta importante quindi saper riconoscere gli afidi neri per impedirne la diffusione e proteggere le colture.

In questo articolo descriveremo gli afidi neri in generale, parleremo del ciclo di vita e dei rimedi in caso di forti infestazioni.

Buona lettura!

afidi neri

Indice

Come riconoscere gli afidi neri: morfologia

Gli afidi neri presentano un corpo di piccole dimensioni e globoso, leggermente affusolato nella parte anteriore; zampe affusolate.

Questi insetti sono lunghi 2 o 3 millimetri si presentano sia provvisti di ali che non; in tal caso le ali, quando sono presenti, sono disposte in due paia e quelle posteriori sono più piccole di quelle anteriori.

A riposo vengono ripiegate a forma di tetto sull’addome.

L’apparato boccale è formato da un rostro che contiene due canali: uno per succhiare la linfa della pianta e uno per introdurre la saliva.

Alla parte posteriore dell’addome è presente una struttura che emette sostanze cerose utilizzate sia per la difesa che per la segnalazione di eventuali pericoli.

In genere si presentano in grosse colonie anche ricoperte di cera polverulenta e ricoprono totalmente i germogli.

afidi neri

Ciclo vitale

Il ciclo vitale degli afidi neri inizia in primavera, quando si schiudono le uova precedentemente deposte in autunno.

Da queste uova nascono afidi neri femmine che, una volta adulte, iniziano a riprodursi senza accoppiarsi. Quando la popolazione avverte l’esigenza di cambiare pianta si generano afidi neri, in genere femmine, provvisti di ali per spostarsi agevolmente su un nuovo ospite.

Questo in genere avviene in estate e in momenti di sovrappopolamento o di sofferenza della pianta ospite.

Poco prima dell’autunno e in autunno si formano femmine ovipare e maschi alati.

Le femmine ovipare depongono le uova che verranno poi fecondate dai maschi.

Questo descritto è generalmente il ciclo degli afidi neri, il quale però può subire anche forti variazioni e sovrapposizioni di generazioni di forma diverse, in quanto questo insetto è molto versatile da un punto di vista adattativo in risposta alle condizioni ambientali cui è sottoposto.

Danni

Come anticipato gli afidi neri possono generare due tipologie di danni:

  • danni diretti; come le deformazioni fogliari e le decolorazioni dovute alle punture per la sottrazione della linfa vegetale;
  • danni indiretti; dovuti a produzione di melata (escrementi zuccherini) che può causare la comparsa di muffe e fumaggini di origine fungina. Un altro importante danno diretto è quello dovuto alla trasmissione di virosi attraverso la saliva rilasciata nel momento della puntura.

Lotta agli afidi neri

La lotta può avvenire sia mediante mezzi convenzionali, quindi il ricorso a insetticidi, che mediante rimedi compatibili con l’agricoltura in regime biologico.

Gli afidi neri presentano numerosi nemici naturali; in particolare

  • coccinelle;
  • sirfidi;
  • crisopidi;
  • parassitoidi imenotteri Braconidae e Chalcidoidea;
  • funghi entomopatogeni Entomophthorales.

Le formiche invece sono forti alleati degli afidi neri. Queste proteggono gli afidi dagli insetti predatori ai fini di cibarsi della melata zuccherina prodotta come scarto.

afidi neri

Anche nel caso della lotta contro l’afide nero, così come per altri insetti, si segue il criterio della lotta guidata ed integrata ricorrendo a monitoraggio continuo e campionamenti per definire le soglie di intervento superate le quali risulta necessario intervenire.

Il campionamento va fatto sui germogli e generalmente, ricordando che l’insetto è molto polifago e attacca diverse specie di piante, la soglia di intervento è di circa il 3% di germogli infestati da questi piccoli insetti.

Contro gli afidi neri si possono usare sia rimedi naturali che chimici.

Il macerato di ortica e spray a base di ortica possono essere validi contro gli afidi neri.

In tal caso il prodotto è molto semplice da fare, basta lasciare foglie di ortica a macerare in acqua per almeno una settimana.

Contro gli afidi neri possono essere usati anche preparati a base di alcool e sapone di Marsiglia; olii minerali e insetticidi compatibili in biologico.

Altri prodotti naturali utilizzabili contro questi insetti sono:

  • Cannella;
  • Decotto all’aglio;
  • Macerato e tisana all’equiseto;
  • Macerato di pomodoro;
  • Macerato o spray al peperoncino;
  • Spray al sapone di Marsiglia;
  • Olio di Neem;
  • Decotto alla cipolla.

Oltre a rimedi diretti contro gli afidi neri è importante ricordare come sempre che la prevenzione è la miglior cura.

Adeguate irrigazioni, concimazioni e buone potature producono un equilibrata crescita della pianta e minori infestazioni di afidi neri.

Questi possono essere asportati anche meccanicamente con lavaggi anche con semplici getti d’acqua.

Un’insetticida utilizzabile contro gli afidi è il piretro, un prodotto naturale ammesso in agricoltura biologica. Il suo principio attivo però è foto-labile e agisce solo a contatto. In questo caso quindi bisogna applicare il prodotto sulla pagina inferiore delle foglie e in assenza di forte illuminazione.

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Afidi neri: come riconoscerli e limitare le infestazioni ultima modifica: 2019-06-24T13:11:44+00:00 da Prof. Dott. Agr. Giuseppe Pepe

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