Gommalacca: l’insetto che produce resina naturale

gommalacca

Per verniciare i mobili, ma anche per lucidare e proteggere le caramelle: la gommalacca è un prodotto naturale estremamente versatile, noto sin dai tempi antichi per le sue diverse applicazioni.

È ancora oggi utilizzato in vari settori, sia nell’industria alimentare che nei mobilifici. Un connubio di sicuro curioso, che vale la pena scoprire scavando a fondo sulla natura, gli usi e la storia della gommalacca.

Indice

A Cosa Serve la Gommalacca?

gommalacca

La gommalacca è nota per la sua capacità di creare una finitura lucida e resistente quando utilizzata come rivestimento.

Una delle applicazioni più comuni è nell’industria del mobile, dove viene utilizzata per proteggere e lucidare superfici in legno.

Questo rivestimento trasparente offre una brillantezza naturale ai mobili, migliorandone l’aspetto e aumentandone la durata nel tempo.

Oltre all’uso nel settore arredamento, la gommalacca è impiegata anche nella produzione di vernici per liuteria.

Le vernici a base di gommalacca sono spesso applicate su violini, violoncelli, contrabbassi e strumenti a corda ad arco per dare quel tipico effetto marrone con venature arancioni che danno al legno una rifinitura dorata.

Per lo stesso scopo, la gommalacca è spesso presente in prodotti per il restauro e il rinnovamento di antichità e oggetti d’arte.

Infine, come anticipato, la gommalacca è una resina commestibile, identificata con il numero E904 tra gli additivi alimentari. Viene utilizzata come agente di rivestimento lucidante su vari alimenti e su alcune pillole medicinali.

Quale Insetto Produce la Gommalacca

La gommalacca è una resina organica prodotto da insetti dell’ordine degli emitteri Kerria lacca, diffusi soprattutto in Thailandia e India.

Questi insetti sono noti come anche come “lacciferi”, ossia “produttori di lacca” proprio per la loro secrezione lucidante e protettiva.

I lacciferi si nutrono della linfa delle piante ospiti, principalmente alberi di specie diverse, tra cui alberi di gomma, alberi da resina e palme. Mentre si nutrono, i lacciferi secernono una sostanza resinosa, una “lacca”, per proteggersi dagli agenti atmosferici e dai predatori.

È questa resina che viene successivamente raccolta e trasformata in gommalacca, o “lacca rossa”.

Il processo di preparazione della vernice di gommalacca prevede l’uso dell’alcol etilico come solvente.

La gommalacca viene solitamente in scaglie di diverso colore, da inserire all’interno di un contenitore di plastica o vetro riempito di alcool.

Il composto si lascia riposare per 15 minuti, al termine dei quali va agitato e poi fatto riposare per altri 15 minuti.

Appena tutte le scaglie si sono sciolte, si può versare il prodotto in un contenitore o bottiglia con chiusura ermetica e lasciato maturare per almeno 24 ore prima dell’uso.

Quali Cibi Contengono la Gommalacca

L’uso della gommalacca nell’industria alimentare è ampiamente diffuso, soprattutto in ambito dolciario.

Funge infatti da rivestimento lucido per le caramelle gommose, ma non solo. La gommalacca si trova anche:

  • nella frutta, come trattamento superficiale (mele, pere, ananas, pesche, avocado, manghi, papaya ecc…);
  • nella frutta candita;
  • chewingum;
  • decorazioni e coperture in pasticceria;
  • caramelle dure e gommose;
  • piccoli prodotti da forno;
  • prodotti a base di cioccolato e cacao;
  • patatine in busta;
  • integratori alimentari e medicine come film protettivo.

In quest’ultimo caso, la gommalacca protegge il farmaco all’interno dalla luce, dall’umidità e dall’ossidazione, garantendo la sua stabilità e efficacia nel tempo.

Alternative Sintetiche della Gommalacca

La gommalacca ha una lunga storia alle spalle, oggi affiancata da diverse alternative sintetiche disponibili sul mercato, soprattutto per soddisfare le esigenze di coloro che desiderano evitare l’uso di prodotti di origine animale o che cercano soluzioni più economiche.

Una delle alternative più comuni è la gomma arabica, una resina naturale derivata dall’acacia. La gomma arabica è utilizzata in molti settori, compresa l’industria alimentare, come agente di rivestimento e addensante. Tuttavia, la sua finitura non è così lucente e durevole come quella della gommalacca, il che potrebbe limitare le sue applicazioni nei settori dove la brillantezza è essenziale.

Inoltre, ci sono vernici e rivestimenti sintetici che cercano di replicare l’aspetto e la funzionalità della gommalacca naturale. Questi prodotti offrono spesso una maggiore resistenza agli agenti atmosferici e ai graffi, ma possono mancare dell’aspetto e del fascino unici della gommalacca naturale.

In conclusione, la gommalacca è un materiale naturale versatile con una lunga storia di utilizzo in diverse industrie.

La sua origine naturale la rende un prodotto unico e prezioso, per cui è ancora oggi un’opzione di alta qualità per coloro che cercano una finitura brillante e resistente per mobili, vernici artistiche e persino cibi. La sua continua presenza nel mercato è un testimone della sua longevità e della sua versatilità come prodotto naturale.

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


Gommalacca: l’insetto che produce resina naturale ultima modifica: 2023-09-05T15:07:26+00:00 da Simona Ruisi

Articoli correlati