Pianta d’incenso: come curarla in casa

pianta incenso

La pianta di incenso è una pianta dalla forma a cespuglio che presenta foglie dall’odore persistente, che ricordano per aroma quelle dell’omonima resina cristallizzata che però si estrae da un vegetale diverso.

Per questo motivo non vanno confuse le due varietà, che presentano un aspetto differente e soprattutto necessitano di essere coltivate ognuna secondo la propria modalità.

pianta incenso

L’incenso è una pianta che appartiene alla stessa famiglia di basilico e rosmarino

Chiamata anche Plectranthus coleoides, in questo articolo andremo ad analizzare questa soluzione decisamente gradevole alla vista, capace di sprigionare naturalmente una profumazione caratteristica che ha lo scopo di tenere lontani insetti (ma non quelli pronubi) e zanzare presenti in giardino, risultando decisamente funzionale.

Indice

Come piantare la pianta d’incenso

Si tratta di una pianta che cresce nei paesi tropicali o subtropicali, tipica del continente sudamericano e amante di temperature elevate e umide. Se adeguatamente curata la pianta di incenso cresce piuttosto rapidamente, finendo per raggiungere dimensioni ragguardevoli in relazione al tipo di vaso impiegato per impiantarla.

Il consiglio è quello di sostituirlo quando ci si accorge che sta diventando troppo limitante, così da creare un arbusto sempre più grande e rigoglioso.

Tuttavia non supera i 60 cm di altezza, quindi si presta perfettamente anche a spazi esterni di piccole o medie dimensioni, risultando gradevole alla vista ma allo stesso tempo discreta e poco invadente.

Il terreno

La pianta di incenso richiede l’utilizzo di un terreno soffice, povero di pietre e con un pH semiacido dal 5 all’8 come valore.

È molto importante che la base sia adeguata, con un 10% di sabbia, una percentuale simile di concime e un 30% di torba.

L’esposizione

Essenziale è però scegliere la giusta esposizione, poiché questa determina la salute della varietà durante tutto il corso dell’anno.

Il consiglio è quello di scegliere una zona decisamente luminosa, dove raramente ci sia ombra e la Plectranthus coleoides possa essere raggiunta dai raggi solari anche se non direttamente.

Inoltre, l’area prescelta deve essere ventilata per tutto il giorno, così da permettere lo sviluppo del fusto in maniera corretta.

La posizione perfetta è in prossimità della finestra o in uno spazio di mezza ombra del giardino, all’interno di un vaso sospeso che possa permettere ai fusti di cadere verso il basso con un gradevole effetto ottico.

Prendersi cura della pianta di incenso

L’incenso non richiede cure particolari o troppo impegnative, ma solamente qualche accortezza per evitare che le foglie si danneggiano e con loro le radici e i fusti posti all’esterno.

L’irrigazione

Per quello che concerne l’annaffiatura, trattandosi di una variante tropicale questa non tollera affatto la siccità prolungata, soprattutto nei mesi più afosi come quelli centrali dell’estate.

Per questo necessita di essere annaffiata regolarmente e nebulizzata sulle foglie, essendo abituata alla tipica umidità dei tropici.

L’accortezza da avere è proprio quella di non fargli mai mancare l’acqua necessaria, poiché ci metterà poco tempo a perdere la sua ricchezza e seccarsi dall’esterno all’interno.

Tuttavia, anche il Plectranthus coleoides teme i ristagni di liquido, quindi utilizzate sempre un terreno drenante in ogni stagione.

La concimazione

Per quanto riguarda la concimazione, la pianta di incenso ha bisogno di un concime a rilascio lento come quello a formula granulare. In questo modo i principi attivi verranno rilasciati molto lentamente, rendendo necessaria questa operazione ogni due settimane circa.

Il periodo ideale va dalla primavera all’autunno, mentre nei mesi invernali possiamo ridurre le concimazioni a una volta ogni due mesi.

La potatura

Potare la pianta di incenso è davvero un gioco da ragazzi. Infatti, dovremo semplicemente tagliare gli apici dei fusti che dovessero allungarsi eccessivamente. In questo modo non solo la nostra pianta sembrerà sempre rigogliosa, ma non perderà il suo aspetto pulito e ordinato.

Il rinvaso

Anche il rinvaso è una pratica facilissima. L’unica accortezza è quella di effettuarlo ogni due anni, in un vaso man mano più grande per consentire alla pianta di incenso di irrobustirsi sempre di più.

Ma quando possiamo procedere? I mesi di aprile e maggio sono generalmente i più consigliati.

pianta incenso

Semplice anche da coltivare in vaso.

Come conservare la pianta di incenso in inverno

È normale che una pianta di origine tropicale soffra molto il freddo al di sotto dei 5 gradi e muoia di frequente a seguito delle gelate invernali, soprattutto in alcuni luoghi dal clima rigido.

Per questo motivo il suggerimento è quello di porla sempre all’interno di un vaso dalle dimensioni variabili, per poterla coprire più facilmente quando la situazione lo richiede o addirittura spostarla in casa se l’esterno è divenuto improvvisamente inospitale.

Malattie e parassiti dell’incenso

La pianta dell’incenso è piuttosto resistente alle malattie e all’attacco di parassiti. Tuttavia, potrebbero avere dei problemi se posizionate vicino a delle altre piante infestate.

Tra i parassiti più comuni ci sono gli afidi e i ragnetti rossi, entrambi però facilmente debellabili anche con metodi naturali.

Abbiamo già visto come i ristagni d’acqua siano invece piuttosto pericolosi perché possono portare a dei marciumi radicali di difficile risoluzione.

 

Ora che sai tutto, perché non provi anche tu a coltivare questa pianta così scenografica?

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Pianta d’incenso: come curarla in casa ultima modifica: 2023-03-02T09:25:48+00:00 da Claudia Puddu

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