I parassiti delle fragole, le loro caratteristiche e i metodi di lotta

pianta di fragole

di Antonino Crapanzano

In questo articolo parleremo dei parassiti delle fragole e in particolare, di quelli che causano i maggiori danni e malattie a questi frutti che crescono dalle piante del genere Fragaria.

Le fragole, dal punto di vista botanico, sono definite falsi frutti perché rappresentano l’ingrossamento del ricettacolo, la porzione del fiore che ospita gli organi fiorali, mentre i frutti veri e propri sono i semi gialli che possiamo vedere sulla loro superficie.

Le piante di fragole sono soggette all’insorgenza di diverse malattie in quanto risultano essere più appetibili rispetto ad altre colture presenti nello stesso appezzamento di terra o dove sono rimaste soltanto le stoppie; per conoscere e approfondire le malattie alle quali sono soggette le fragole, potete dare una occhiata a questo articolo.

Poiché questa pianta è molto appetibile, i parassiti delle fragole sono molti e adesso andremo a vedere le loro caratteristiche, i sintomi che causano ai vari organi della pianta e i principali e più efficaci metodi di lotta.

Indice

Chi sono i parassiti delle fragole?

parassiti delle fragole sono tutti quegli animali che danneggiano i vari organi della pianta spesso per trarne nutrimento, quindi, accrescersi a spese della pianta stessa.

Vediamo quali e quanti sono.

Il ragnetto rosso

ragnetto rosso parassiti delle fragole

Il ragnetto rosso (Tetranychus urticae, C. L. Koch 1836) è un aracnide fitofago che attacca diverse piante, sia ornamentali che da frutto. E’ un parassita molto pericoloso per le piante e con un elevato potenziale di infestazione perché si riproduce velocemente, nel giro di pochi giorni.

Le femmine presentano dimensioni di circa 0,5 mm e i maschi sono ancora più piccoli; allo stadio adulto saranno di colore rosso, i giovani individui avranno un corpo di colore giallo e arancione; presenta un apparato boccale appuntito che gli consente di pungere le porzioni vegetali della pianta per succhiarne le sostanze nutritive.

Il ragnetto rosso depone circa cento uova all’anno che verranno fecondate in inverno per poi svernare durante il periodo primaverile-estivo.

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L’infestazione del ragnetto rosso, nelle piante di fragola, inizia dalla pagina inferiore delle foglie presentando, nella pagina superiore, macchie decolorate che si espanderanno e daranno alla foglia un colore verde sbiadito con sfumature che vanno dal giallognolo al bronzo; i margini del lembo fogliare tendono a disseccare.

Dopo aver colonizzato anche la pagina superiore, le foglie saranno ricoperte di una tela sericea dove si svolgeranno i vari stadi di sviluppo.

Questo parassita delle fragole può provocarne la morte in quanto si nutre del contenuto delle sue cellule alterandone la normale attività fisiologica con ripercussioni sull’attività fotosintetica e sulla produttività; ha ripercussioni negative anche sugli operatori poiché può provocare irritazioni e allergie.

Il tarsonemide della fragola

Tra i parassiti delle fragole troviamo Phytonemus pallidus (Banks). Questo acaro di colore giallo-bruno presenta esemplari femminili più grandi dei maschi che saranno più robusti e a forma di forcipe; nelle femmine l’ultimo paio di zampe è allungato e con un pelo all’estremità.

Le uova sono di forma ellittica e di grandi dimensioni rispetto agli adulti. Gli individui giovani sono di colore chiaro e presentano, nella parte posteriore del corpo, un allargamento triangolare. Le femmine adulte svernano sulle foglie morte, sulle gemme e alla base dei piccioli.

Questi parassiti delle fragole possono spostarsi sulle piante lungo le file oppure essere trasportati dalle api, da altri insetti, dagli uccelli o dal personale operatore.

I sintomi sulla fragola variano in base all’epoca dell’infestazione, dello stato vegetativo e della varietà. Sulle foglie sviluppate solo parzialmente si avrà un arresto della crescita mentre i tessuti non colpiti continueranno a crescere e presenteranno increspature e distorsioni.

Le foglie infestate restano piccole e rugose, i piccioli e i peduncoli saranno poco sviluppati e i fiori avranno deformazioni e aborti, invece, i frutti attaccati diventano rugginosi. Se questo parassita attacca le piante l’autunno precedente il raccolto si avranno piante stentate, nanizzanti e cespugliose e la fruttificazione avverrà in ritardo.

Il controllo di queste piante verte sull’utilizzo di piantine certificate, devono essere effettuati controlli periodici per evitare diagnosi tardive e bisognerà distruggere i focolai il prima possibile.

I grillotalpa: parassiti delle fragole

Il grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa, Linnaeus 1758) adulto, di colore giallo-bruno e di forma quasi cilindrica, ha una lunghezza di circa 30-40 mm. Le ali anteriori sono più piccole rispetto alle posteriori che sono molto più sviluppate; le zampe anteriori sono molto robuste, fossorie e denticolate.

Il grillotalpa compie una generazione biennale nell’arco di tre anni e sverna nel terreno dove le femmine deporranno le uova a circa 10-20 cm di profondità; le neanidi raggiungeranno la maturità sessuale nella primavera del terzo anno dalla nascita.

Questi parassiti delle fragole sono prevalentemente zoofagi e onnivori e, infatti, si nutrono di molti invertebrati che vivono nel suolo ma anche radici, tuberi e fittoni; come parassiti delle fragole possono distruggere le radici ma anche raggiungere i frutti poggiati al suolo provocandone l’erosione.

La tipula o zanzarone degli orti

La tipula o zanzarone degli orti (Tipula oleracea, L.) appartiene all’ordine dei ditteri.

Gli adulti sono di grandi dimensioni, di colore bruno e con il torace attraversato da sfumature longitudinali; le femmine presentano l’estremità dell’addome appuntita mentre quella dei maschi, che sono più snelli, sarà a forma di zoccolo. Questi parassiti delle fragole svernano allo stadio di larva e compiono due generazioni l’anno.

Vivono su molte specie coltivate come la fragola e preferiscono ambienti umidi. I danni alle fragole sono causati dalle larve che vivono sulla sostanza organica e si nutrono di germogli e radichette, possono causare lesioni ai frutti adagiati sul terreno che, di conseguenza, non saranno più commercializzabili.

Miridi fitofagi: parassiti delle fragole

I miridi fitofagi, parassiti delle fragole, sono soprattutto due:

  • Lygus rugulipennis è il più importante, tra i miridi, dei parassiti delle fragole. Predilige le piante erbacee e in Italia compie tre o quattro generazioni l’anno; questo insetto si moltiplica per tutto il periodo estivo raggiungendo il culmine nei mesi di agosto e settembre.

Durante questo periodo Lygus rugulipennis andrà a colonizzare le piante di fragola rendendo, così, ancora più difficile la difesa delle piante stesse.

  • Calocoris norvegicus è polifago come il precedente. Le neanidi si hanno nel mese di marzo, queste si sposteranno sulle piante di fragola causando danni gravi ma limitati ai bordi dell’appezzamento.

Entrambe le specie si nutrono delle parti aeree della pianta ma il danno maggiore si ha a carico dei piccoli frutti sui quali la puntura dell’insetto causa l’arresto dello sviluppo.

L’afide della fragola

afidi parassiti delle fragole

Le femmine dell’ afide della fragola (Chaetosiphon fragaefolii, Cockerell 1901) sono attere, di piccole dimensioni e hanno un corpo di colore giallo verdognolo ornato di setole. Il maggior numero di individui di questi parassiti delle fragole si raggiunge nel periodo primaverile e in autunno, durante i periodi più caldi invece si riducono.

Questo insetto vive sulla pagina inferiore delle foglie, sul calice e sui peduncoli fiorali causandone la sottrazione di linfa, la produzione di melata e lo sviluppo di fumaggine. L’afide setoloso della fragola trasmette un elevato numero di virus e per questo motivo i metodi di lotta devono essere molto curati e precisi.

Il tripide occidentale delle serre

Le prime segnalazioni in Italia risalgono al 1987. Le uova sono di piccole dimensioni, opache e vengono deposte nelle parti verdi della pianta. Gli adulti di Frankliniella occidentalis (Pergande, 1895) hanno una colorazione variabile in base alla stagione e alla zona geografica, infatti, le forme primaverili sono chiare e quelle svernanti brunastre.

I danni sono causati sia dalle neanidi che dagli adulti che praticano punture sugli organi epigei causando lo svuotamento del contenuto cellulare e l’inoculo di saliva tossica; questo, sulle foglie, porta alla comparsa di aree depigmentate che ingialliscono ed evolvono in necrosi con conseguente riduzione della superficie fotosintetizzante.

Questi parassiti delle fragole sugli organi di riproduzione causano distorsione dei margini dei petali, depigmentazione del lembo e necrosi, con conseguenze negative per l’allegagione e lo sviluppo dei frutti che mostreranno imbrunimento e saranno anneriti.

L’oziorrinco della fragola

Questi insetti, parassiti delle fragole sia in serra che in pieno campo, sono nocivi per diverse piante coltivate erbacee e arboree. Otiorrhynchus rugosostriatus (Goeze, 1777) compie una generazione l’anno e gli adulti, presenti da aprile ad ottobre, hanno abitudini notturne.

Durante la notte si nutrono delle foglie causando le tipiche erosioni semilunari. Le larve cusano maggiori danni alle radici e alla corona sulla quale scavano incavi che possono portare le piante alla morte.

Il rinchite della fragola

Rhynchites germanicus (Herbst, 1797) è un coleottero di circa 2-3 mm, di colore blu scuro, le elitre più chiare rispetto al corpo, le zampe e le antenne nere. Il rinchite della fragola compie una sola generazione e sverna nel terreno come larva matura; fuoriesce da marzo ad aprile e, in questo periodo, si nutre di foglie non ancora sviluppate.

Le femmine depongono le uova, singolarmente o da 1 a 4 per organo, sui piccioli fogliari, peduncoli fiorali, germogli o stoloni; in seguito, praticano dei fori trasversali per impedire l’afflusso di linfa e garantire la sopravvivenza delle larve.

Gli steli e i piccioli colpiti si spezzano a causa dell’azione del vento, prima di appassire, pur essendo lunghi e robusti.

I metodi di lotta contro i parassiti delle fragole

Come abbiamo visto, sono molti i potenziali parassiti delle fragole che possono attaccare questa pianta in maniera più o meno aggressiva. E’ necessario, innanzitutto, per evitare attacchi consistenti adottare una buona tecnica colturale partendo dalla prevenzione ed eseguendo trattamenti e antiparassitari naturali ammessi in agricoltura biologica.

Possono essere messe in atto tutte quelle misure preventive che ci aiutano ad evitare alcuni problemi, vediamo quali sono:

  • la distanza di impianto deve essere di almeno 20-25 cm;
  • i ristagni idrici nel terreno devono essere evitati in quanto possono causare marciumi radicali;
  • le foglie secche vanno eliminate, soprattutto dopo la produzione, per prevenire la diffusione di eventuali patogeni già presenti;
  • irrigare soltanto sul terreno e non sulla pianta;
  • non concimare troppo;
  • effettuare trattamenti preventivi con decotto di equiseto che, ricco di silicio, dona alle piante una maggiore resistenza agli attacchi.

Per evitare gli attacchi gli attacchi del ragnetto rosso bisogna evitare le alte temperature e la scarsa umidità, mantenendo il terreno bagnato e nebulizzando le foglie; in caso di forti attacchi da parte degli afidi possono essere utilizzati prodotti fitosanitari come piretroidi o piretrine naturali.

La lotta contro le cocciniglie prevede interventi di tipo biologico, ad esempio, l’impiego di insetti coccinellidi o l’utilizzo di prodotti chimici come fentoato o metidation con olio bianco.

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I parassiti delle fragole, le loro caratteristiche e i metodi di lotta ultima modifica: 2019-08-15T12:56:44+00:00 da Antonino Crapanzano

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