La menta e i parassiti

La menta è una pianta perenne, rustica o semi perenne a seconda delle specie e ne esistono in natura circa 25-30 specie.

Tutte pressappoco coltivabili allo stesso modo, ed abbiamo già avuto modo di vedere come, in termini di esigenze nutrizionali, esigenze ambientali e conservabilità, si coltiva la menta. 

La sua diffusione va dall’ Europa, all’Asia, all’Africa, senza particolari problemi di acclimatazione, la si può trovare tra gli incolti, lungo i sentieri, in terreni freschi e/o umidi.

Tra le specie più conosciute e conseguentemente anche le specie più coltivabili si annoverano:

  • Mentha aquatica spontanea in ambienti umidi, porta fiori globosi, che appaiono sulla pianta da giugno a settembre.
  • Mentha arvensis a crescita spontanea, ed in Italia trova terreno adatto tra Toscana e Abruzzo, per trovarne invece di coltivabile basta spostarsi in Oriente, Cina e Giappone.
  • Mentha citrata detta anche bergamotto, particolarità è il profumo, molto inteso con altezze fine a 30 cm, porta foglie scure e fiori porpora. Diffusa soprattutto in Europa.
  • Mentha gentilis porta come la precedente, fiori colori porpora ma come tratto distintivo, stelo e foglie sono pubescenti.
  • Mentha aurea, facile da individuare per via della presenza di striature gialle sulle foglie.
  • Mentha piperita, tra tutte è quella più conosciuta. Le foglie sono verde intenso, con colorazioni porpora lungo il fusto, fiori campanulati, rosso-violacei riuniti in una spiga. Trova ampio utilizzo in farmacia e industrie dolciarie.ù
  • Mentha spicata, cresce in luoghi incolti e prati, diffusa in tutti i continenti e trova largo uso come aromatizzante per gomme da masticare e dentifrici.

Tutte trovano impiego tra cucina, industria dolciaria, farmaceutica cosmesi, nell’industria di liquori, tra l’Italia, la Spagna, Nord Africa e Medio Oriente: tutti usano la menta.

parassiti della menta

Conosciute le specie più diffusi e gli usi più comuni che se ne fanno della menta, manca solo saper individuare e difendere dall’attacco dei principali parassiti della menta.

Indice

Parassiti della Menta: Afidi

Insetti dalle dimensioni molto ridotte, nell’ordine di mm, che con l’arrivo della bella stagione diventano una tra le avversità più temibili per le piante in generale, anche per la menta.

Si nutrono della linfa delle piante e rilasciano una sostanza zuccherina, che attira a sua volta altri insetti parassiti e formiche, ed espulsa dagli afidi, quando in eccesso, sotto forma di melata.

La pianta si indebolisce e risulta più suscettibile a malattie virali e fungine.

Le colorazioni sono tra le più disparate: vanno dal nero, al verde, al grigio all’arancio; pungono foglie e petali, causando delle macchie decolorate.

parassiti della menta_afidi

Alcune specie di afidi sono alate, motivo per cui si spostano da pianta a pianta imbrattandole di carica virale, sono definiti per questo vettori di virosi.

Condizioni di elevata umidità e calore ne favoriscono la diffusione, invece, pioggia, basse temperature e vento, rappresentano fattori limitanti della propagazione.

Dalle forme alte si sviluppano le forme attere, senza ali, responsabili delle formazioni delle colonie.

Le colonie si localizzano sui bottoni fiorali e le foglie più giovani, provocando rallentamenti vegetativi e danni fiorali.

I rimedi naturali vanno dall’eliminazione manuale, con guanti e batuffolo di cotone, erogazione con forti getti d’acqua, rimozione con tagli di potatura delle parti colpite.

Preparato a base di macerato d’aglio, o il sapone di Marsiglia rientrano entrambi ancora nella categoria del rimedio naturale, diversamente da piretro che invece si applica in caso di attacchi proficui.

Parassiti della Menta: la crisomela

È un coleottero defogliatore, con adulti che arrivano a misurare tra i 10-12 mm, si riconoscono facilmente grazie al colore verde metallico o rosso rameico.

Gli adulti compaiono dalla fine di aprile a tutto maggio e le uova vengono deposte nella stessa stagione, in modo isolato o gruppi con pochi elementi, localizzate sulla paglia inferiore della foglia.

Dalle uova si diffondono le larve, di colore verde, bronzo verdastro, con dimensioni comprese tra gli 8-10 mm.

I danni sono a carico delle foglie, degli steli e delle infiorescenze della pianta di menta.

parassiti della menta_crisomela

Tuttavia la crisomela della menta non è tra gli insetti più dannosi in quanto, tra le varie proprietà, la menta è anche tra le infestanti che si riproduce con la maggiore facilità, e questo determina una ripresa più veloce dall’attacco evitando la morte.

La lotta, giustificata da infestazioni pesanti, è contemplata soprattutto contro le forme larvali giovanili con Bacillus oppure con un chetino inibitore se l’intervento si sposta a discapito delle uova.

Parassiti della Menta: lumache e limacce

Caratteristiche di questi insetti, è quella di possedere un piede muscoloso, attraverso il quale riescono a muoversi ma strisciando.

Dal piede fuoriesce costantemente muco, che quando secca da origine alla cosiddetta macchia argentea, segnale che allerta della loro presenza sulla pianta.

Per potersi portare a maturazione un individuo di questa specie impiega circa 1 anno. Prediligono luoghi umidi e freschi di orti, giardini e frutteti, meglio se vicino ai corsi d’acqua, nei boschi.

La loro alimentazione si muove tra un vegetariano ed un carnivoro, meglio definirlo onnivoro, mangia piccoli insetti, lombrichi e vegetali.

La loro attività è maggiore nelle ore buie, durante la notte, meglio se piovose e nebbiose, nelle ore di luce si riparano in zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.

Preferiscono sferrare il loro attacco sulle foglie, ovviamente quelle più succulente e oltre alla menta attacca mela, fragola, carciofo, pioppi, conifere, la medica, pomodori, la motivazione, per quest’ultima, sta nel fatto che i frutti sono più vicini al terreno e per questo facilmente attaccabili.

La mosca bianca, parassita della menta

La mosca bianca è un piccolo Aleurodide ci circa 1,3-1,5 mm, con corpo giallognolo e ali dalle livree bianche, tre maculature giallastre per ognuna delle ali anteriori.

mosca bianca

Le neanidi verdognole ed appiattite, con corpo delimitato da una frangia di cera bianca, e conta una lunghezza di 1,5 mm.

Sverna a seconda dei cicli come adulto o come neanide, le forme giovanili sono difficilmente visibili ad occhio nudo.

Le uova sono deposte in gruppi e all’interno di strutture tondeggianti di cera, sulla pagina inferiore delle foglie, alcuni giorni dopo si avranno le neanidi.

Il numero di generazioni varie nel corso dell’anno e dipende dalle condizioni climatiche, può arrivare fino al periodo invernale.

La lotta chimica non è quasi mai effettuata, si agisce per controllo naturale, ditteri cecidomidi, coleotteri coccinellidi e imenotteri afelinedi sono tra i più utilizzati.

 

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La menta e i parassiti ultima modifica: 2019-08-09T10:59:14+00:00 da Francesco Mauriello

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