Sigaraio del pioppo; scopriamo insieme questo piccolo insetto

sigaraio del pioppo

di Dott. Giuseppe Pepe

Oggi andiamo a parlare del sigaraio del pioppo, un piccolo insetto del quale non si parla molto, o almeno non come invece succede per il suo parente stretto sigaraio della vite, ovvero della betulla, con il quale però condivide molte cose, tra cui l’abitudine di accartocciare le foglie della pianta ospite.

In questo breve articolo quindi, andremo a elencare le abitudini e le caratteristiche morfologiche del sigaraio del pioppo.

Buona lettura!

sigaraio del pioppo

Indice

Il sigaraio del pioppo, ovvero il Byctiscus populi L.

Il sigaraio del pioppo è un piccolo coleottero di colorazione metallica appartenente alla famiglia Attelabidae.

Da adulto misura circa 4-6 mm di lunghezza, presenta una colorazione metallica del tipo blu o verde, generalmente con riflessi di tipo rameici e/o di tipo dorati.

Il sigaraio del pioppo sverna da adulto, superando l’inverno nel terreno oppure in luoghi riparati idonei.

Arrivata la primavera iniziano a muoversi e risalire la pianta spingendosi fin sopra le chiome, portandosi sulle foglie per nutrirsi e deporre le uova.

Le foglie vengono attaccate e bucherellate durante la nutrizione mediante l’apparato boccale, mentre le uova vengono deposte in un modo molto caratteristico all’interno di sigari di foglie arrotolate.

Come intuibile dal nome sigaraio del pioppo, infatti, il nostro esemplare femmina di coleottero, arrotola il lembo fogliare di una singola foglia, per creare il luogo riparato idoneo ad accogliere le uova.

Tale operazione però viene messa in pratica dopo aver inciso il picciolo della foglia in modo da far calare la resistenza fogliare all’arrotolamento.

La femmina infatti, raggiunge il maschio e pratica il foro all’interno del picciolo; questa operazione diminuisce il turgore fogliare provocando anche il disseccamento della foglia.

Una volta seccata la foglia, il maschio comincia ad arrotolarla a forma di sigaro, lasciando alla femmina l’onere di sigillare il tutto con una sostanza collosa da essa prodotta.

Il sigaraio della vite, a differenza del sigaraio del pioppo, utilizza invece più foglie per creare il sigaro adatto a deporre le uova.

In ogni riparo a forma di sigaro, la femmina del sigaraio del pioppo può deporre fino a una decina di uova.

Una volta schiusesi le uova, fuoriescono le giovani larve che cominciano subito con il nutrirsi dei tessuti fogliari costituenti il sigaro, aumentandone il disseccamento e provocandone la caduta a terra.

sigaraio del pioppo

Danni causati dal sigaraio del pioppo

Generalmente questo insetto non provoca grossi danni.

In caso di grosse popolazioni comunque potrebbero esserci danni dovuti alla perdita di superficie fotosintetica fogliare e quindi deperimento della pianta.

I primi danni possono essere osservati già durante il mese di maggio dovuti all’alimentazione degli adulti e alla formazione dei sigari fogliari.

La maturità delle larve viene raggiunta in estate, con l’abbandono del sigaro fatto di foglie e la migrazione in un luogo dove poter trasformarsi in pupa, nel terreno.

I nuovi adulti possono restare nel terreno per tutto l’inverno per poi uscire alla primavera successiva, oppure fuoriuscire già in autunno, senza accoppiarsi e riprodursi, riparandosi in altri luoghi in cui superare l’inverno, svolgendo una sola generazione all’anno.

Questi coleotteri presentano una robusta corazza, al di sotto della quale si nascondono due paia di ali.

Il primo paio di ali è di grandezza maggiore rispetto al secondo e si presenta robusto, corazzato, sclerificato e non membranoso. Questa tipologia di ali rientra sotto il nome di elitre e non svolge alcuna funzione utile al volo ma solamente una funzione di protezione nei confronti delle ali membranose.

La seconda coppia di ali, quella utile al volo, è caratterizzata da dimensioni inferiori rispetto alla prima, questa volta di tipo membranoso.

sigaraio del pioppo

Metodi di contenimento

Come anticipato, il sigaraio del pioppo, generalmente non causa grandi danni, per questo motivo è assolutamente sconsigliabile ricorrere alla difesa chimica.

Un intervento utile consiste nell’allontanare e procedere con la distruzione dei sigari caduti al suolo, anche mediante le lavorazioni del terreno, ai fini di limitare la diffusione delle larve e le future infestazioni.

In caso di rarissime infestazioni, un principio attivo utilizzabile può essere a base di beta-ciflutrin che è un insetticida per contatto e per ingestione, appartenente alla famiglia dei piretroidi, utile su pioppo per controllare anche il criptorrinco e la saperda.

Non svolge né attività sistemica né attività trans-laminare e si consiglia di non superare la dose massima di 0,7 l/Ha.

Effettuare massimo 3 trattamenti all’anno, con intervallo di 14 giorni tra gli interventi.

Questa sostanza attiva possiede un ampio spettro d’azione, riuscendo ad essere attiva nei confronti di numerose specie di insetti ad apparato boccale masticatore.

Visto il largo spettro di azione verso numerosi insetti, con la possibilità di colpire anche specie utili e alterare l’equilibrio delle popolazioni caratterizzanti l’agrosistema, il ricorso a tale soluzione è da ipotizzare solo nel caso, più unico che raro, di una forte infestazione di sigaraio del pioppo, oppure nel caso di infestazioni anche di altri insetti nello stesso periodo.

Generalmente, i danni provocati dal sigaraio del pioppo, non sono tali da destare preoccupazioni importanti.

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Sigaraio del pioppo; scopriamo insieme questo piccolo insetto ultima modifica: 2019-07-16T05:53:22+00:00 da Prof. Dott. Agr. Giuseppe Pepe

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