Sedum morganianum: la sua coltivazione e le caratteristiche principali

sedum morganianum

sedum

di Antonino Crapanzano

Sedum morganianum (E. Walther), è una specie appartenente al genere Sedum e alla famiglia delle Crassulaceae, originaria del Messico.

Al genere Sedum appartengono molte varietà di piante rustiche, circa 450 specie, perlopiù perenni che si adattano sia alla coltivazione da appartamento che in ambiente esterno.

Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche principali del Sedum morganianum e come eseguire la coltivazione di questa pianta succulente.

Indice

Caratteristiche del Sedum morganianum

Sedum morganianum è una tipica pianta grassa, perenne e rustica il cui portamento è ricadente o strisciante, a cascata. Alcune specie appartenenti al genere Sedum presentano un portamento eretto, cespuglioso o ad alberello.

E’ una specie molto apprezzata per la sua bellezza estetica.

fusti, lungi fino a 60 cm, sono carnosi e la loro funzione principale è quella di immagazzinare l’acqua.

Le foglie, di colore blu-verde, hanno anche una consistenza carnosa, sono disposte in posizione opposta e alternata lungo il fusto. In superficie saranno ricoperte da peluria o da una sostanza cerosa.

fiori si presentano di colore variabile tra il rosa e il rosso, hanno la forma di una stella e sono di dimensioni piuttosto piccole, sebbene variano in base alla specie in questione. In alcune specie possiamo trovarli riuniti in corimbi, grappoli o pannocchie.

La fioritura di queste piante, con le giuste accortezze, come un’adeguata quantità di luce, acqua e concime, comincia nel periodo primaverile, tra marzo e aprile, continuando per tutta l’estate fino al mese di settembre.

Tecnica di coltivazione

La coltivazione del Sedum morganianum è piuttosto facile poiché questa pianta non richiede attenzioni eccessive anche se è molto importante non trascurarla in quanto necessita di cure minime che possiamo dedicarle impiegando pochissimo tempo.

Si adatta bene alla coltivazione in vaso e nelle fioriere dei nostri balconi.

Vediamo insieme quali sono le sue esigenze.

Terreno adatto per il Sedum morganianum

Il terreno più adatto per la coltivazione del Sedum morganianum è composto da terriccio universale al quale possiamo unire sabbia grossolana o perlite, in rapporto di 2:1.

E’ consigliabile utilizzare vasi in terracotta al posto dei vasi in plastica perché i primi consentono alla terra di traspirare. La loro forma deve essere più sviluppata in larghezza che in lunghezza in quanto le radici si sviluppano maggiormente in larghezza.

Dobbiamo sistemare nel foro di drenaggio dei vasi alcuni sassi o cocci in modo che non venga ostruito dalla terra o dalla crescita delle radici ed evitare la formazione del ristagno idrico.

Sedum morganianum ha bisogno di essere rinvasato periodicamente quando le radici occupano l’intero spazio che hanno a disposizione, nel periodo primaverile.

Durante questa operazione possiamo controllare lo stato di salute delle radici che si presentano di colore bianco-panna e non di colore scuro come la maggior parte delle radici delle piante.

piante grasse

Clima ed esposizione

Per quanto riguarda il clima più idoneo per la coltivazione del Sedum morganianum, possiamo affermare che le temperature massime non rappresentano un problema per queste piante ma le temperature minime ottimali sono comprese tra 10 e 13 °C.

Le temperature al di sotto dei 10 °C rappresentano un problema per la pianta, in questi casi dobbiamo far attenzione a lasciarla asciutta.

L’esposizione più indicata per il Sedum morganianum è verso sud in quanto richiede abbondanza di luce, a contatto con il sole diretto anche durante il periodo invernale.

Irrigazione del Sedum morganianum

L’irrigazione del Sedum morganianum si rende necessaria quando la superficie del terreno si presenta piuttosto secca.

Dobbiamo bagnare per bene il terriccio, attendere che l’acqua in eccesso venga allontanata dal vaso e attendere che il terreno si asciughi nuovamente per poter eseguire di nuovo l’irrigazione.

Come abbiamo già detto, queste piante temono il ristagno idrico che farebbe marcire le radici e perciò dobbiamo evitare che l’acqua ristagni nel sottovaso.

Il periodo ideale per irrigare il Sedum morganianum è quello estivo. Durante i periodi più freddi dobbiamo ridurre le irrigazioni al minimo per evitare l’avvizzimento delle foglie.

Concimazione

La concimazione del Sedum morganianum va eseguita con concime idrosolubile che possiamo diluire nell’acqua di irrigazione, dalla primavera fino al periodo estivo ogni 4 settimane circa.

In autunno e in inverno, invece, le concimazioni vanno sospese perché la pianta va in riposo vegetativo, il concime si accumula nel terreno e diventa dannoso per l’apparato radicale.

Il concime adatto sarà composto da uguali parti dei macroelementi, quali azoto, fosforo e potassio e conterrà anche i microelementi necessari per una crescita equilibrata.

Malattie del Sedum morganianum

Le piante succulente non sono i bersagli privilegiati degli attacchi parassitari ma possono andare incontro alla comparsa di fisiopatie, cioè malattie causate da errate tecniche di coltivazione del Sedum morganianum, nel nostro caso.

Vediamo quali sono le principali fisiopatie che si possono verificare sul nostro Sedum morganianum:

  • la marcescenza del fusto, dovuta ad eccessive irrigazioni;
  • l’avvizzimento della pianta e la perdita delle foglie, al contrario, dovuti a irrigazioni insufficienti;
  • la comparsa di macchie bruna sulla pagina inferiore delle foglie, potrebbe essere dovuta alla presenza e all’infestazione da parte della cocciniglia.

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Sedum morganianum: la sua coltivazione e le caratteristiche principali ultima modifica: 2020-06-04T08:38:18+00:00 da Antonino Crapanzano

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