Vitigno di Chardonnay: il ciclo delle lavorazioni per tutto l’anno

vitigno di chardonnay

Quali sono le lavorazioni che richiede un vitigno di Chardonnay?

La qualità Chardonnay è una tipologia di vite che si adatta facilmente a qualsiasi terreno e condizione climatica, tanto che viene coltivata in tutto il mondo e viene usata per produrre praticamente tutti i tipi di vino bianco (anche se è particolarmente celebre per lo Champagne).

Nonostante il vitigno di Chardonnay sia relativamente facile da gestire, ci sono comunque delle lavorazioni specifiche che vanno condotte durante l’anno e che differiscono a seconda della stagione. Proprio di questo parleremo nelle prossime righe.

Nota bene: se vuoi approfondire le caratteristiche e la coltivazione dell’uva Chardonnay, questo articolo è ciò che ti serve.

Indice

Vitigno di Chardonnay: c’è sempre qualcosa da fare

L’uva di un vitigno di Chardonnay è un frutto molto apprezzato sia dai consumatori sia dagli agricoltori: il suo colore giallo dorato conferisce al vino prodotto un colore ambrato, mentre il sapore degli acini è leggero e armonico.

vitigno di chardonnay

Un grappolo dorato per un vino ambrato

Sebbene la tipologia di uva usata influisca notevolmente sulle qualità organolettiche del vino che si andrà a produrre, sarebbe sciocco dire che le cure colturali che vengono riservate alla pianta non influiscano sul gusto finale.

Il calendario viticolo è ricco di appuntamenti durante tutto l’anno: rispettarli è una buona base di partenza per una vinificazione a regola d’arte.

Le viti di Chardonnay (e non solo) sono piante resistenti e capaci di adattarsi a quasi tutte le condizioni atmosferiche, ma non sono in grado di dare ottimi frutti se lasciate crescere in modo incontrollato: il segreto per una buona resa risiede in cure annuali ben organizzate e cadenzate, effettuate seguendo lo sviluppo della pianta e l’alternarsi delle stagioni.

La potatura dei mesi invernali

La potatura della vite ha due scopi ben precisi che variano a seconda dell’età della pianta: da un lato è necessario dare forma al vitigno di Chardonnay nel primo anno di vita, dall’altro è fondamentale renderlo una coltura forte e produttiva negli anni successivi; i rami di vite, infatti, devono essere in grado di sostenere i tralci che possono spezzarsi sotto il peso dei grappoli o per l’azione del vento.

Tradizionalmente, la potatura viene eseguita nei mesi di gennaio e febbraio: la data che segna l’inizio della stagione dedicata a questa pratica è il 22 gennaio, ovvero il giorno della festa di San Vincenzo, protettore dei viticoltori.

Se cerchi un articolo con cui approfondire l’argomento, ecco un articolo interamente dedicato alla potatura della vite.

Marzo: la lavorazione del terreno del vitigno di Chardonnay

Il vitigno di Chardonnay, una volta superato l’inverno grazie alla potatura, è pronto per l’effetto benefico della primavera: le maggiori ore di insolazione, infatti, riscaldano il terreno e permettono alla linfa di circolare con più rapidità.

Questo permette alle gemme di schiudersi, dando inizio alla fase di germogliamento.

Affinché questo processo avvenga correttamente, l’elemento chiave è una corretta lavorazione del terreno.

Smuovere le zolle di terra, infatti, aiuta il terreno e le radici a riscaldarsi, arieggiare e contribuisce a distruggere tutte le erbacce cresciute tra i filari.

Dovrai continuare questo lavoro per tutta la stagione, in modo da garantire un buon flusso di aria e acqua alla pianta. In più, questo procedimento aiuterà le radici a svilupparsi ancora più in profondità, cosa che agevolerà un assorbimento ottimale delle sostanze nutritive.

Qualora la tua pianta di Chardonnay avesse bisogno di un aiuto, la concimazione idrosolubile può essere una buona soluzione. Puoi scoprire in cosa consiste leggendo questo articolo.

Aprile, il mese della palificazione del vitigno di Chardonnay

Le foglie della vite hanno bisogno della luce del sole e, per garantir loro una migliore esposizione, si procede con la palificazione.

Questo è quello che puoi fare, però, se dovessi vedere le foglie della tua vite un po’ sofferenti.

Questo tipo di lavorazione prevede una ripartizione del fogliame lungo una superficie verticale.

Come?

Facendo in modo che i tralci seguano dei fili metallici che si trovano tra i pali dei filari.

Anche in questo caso, si tratta di un’operazione che accompagnerà la pianta per tutta la fase dello sviluppo, fino a quando i rami non avranno la distribuzione che si desidera.

La schermatura di maggio

Maggio è un mese cruciale per la salute del vitigno di Chardonnay poiché momento ideale per combattere il proliferare delle erbacee.

Per farlo, serve condurre dei lavori superficiali, ma importanti:

  • Passare dei disinfestanti appositi sulle piante per proteggerle dai parassiti
  • Eliminazione di tutti i ramoscelli che spuntano dal fusto e che tolgono linfa ai rami più forti
  • Taglio dei polloni delle radici
  • Pratica della scacchiatura, ovvero l’eliminazione di tutti i germogli non produttivi: Leggi qui per imparare come fare

Giugno: l’estate è il momento dell’accollamento e sfogliatura

Se il vitigno di Chardonnay è allevato a spalliera, giugno risulta essere il mese ideale per la pratica dell’accollamento: i rami giovani della pianta vengono legati ai filari.

In più, dato che la sua crescita sarà costante e particolarmente rapida, sempre nel mese di giugno si procede alle operazioni di sfogliamento: i rami troppo fitti, infatti, possono danneggiare la maturazione dell’uva e quindi dovrai far in modo che restino dello spessore e della altezza giusta.

vitigno di chardonnay

C’è un’operazione da effettuare per ogni mese dell’anno

Tempo di diradamento: luglio e agosto

Se il numero di grappoli che il vitigno ha prodotto è eccessivo, bisogna mettere in atto una procedura chiamata diradamento e che richiede notevole cura.

Attraverso questa pratica ciò che si fa è togliere i grappoli durante l’estate affinché il numero e la ripartizione di quelli resistenti sia adeguato all’effettiva capacità produttiva della pianta.

In questi mesi, nonostante vengano interrotte tutte le lavorazioni sul terreno, è indispensabile prevenire la formazione di erbacce o gli attacchi di insetti: per farlo sarà necessario continuare con la schermatura.

Sempre per quanto riguarda la lotta contro gli insetti, puoi approfondire come combattere il coleottero, la carruga,  la cecidomia e la calandra.

La vendemmia

La vendemmia può essere considerata il momento di gloria del vitigno di Chardonnay: è durante questi mesi che tutto il duro lavoro trova finalmente un senso e un risultato concreto.

Durante il mese di settembre sarà necessario valutare il livello di maturazione delle piante e, in base ai dati raccolti, bisognerà fissare la data della vendemmia, che dura fino a ottobre.

La potatura e rincalzatura di fine anno

L’autunno porta con sé la fine di un altro ciclo produttivo, segnato dalla caduta delle foglie tra novembre e dicembre: in questi mesi, il vitigno di Chardonnay entrerà nella fase di riposo invernale.

I tralci troppo lunghi devono essere potati e i ceppi verranno rincalzati per essere protetti dal vento e dalle gelate.

Questo è l’atto che fa calare il sipario sul ciclo annuale delle lavorazioni viticole.

 

Sono 12 mesi intensi, certo, ma il gioco vale di certo la candela: ora che hai una lista di tutte le cure annuali del tuo vitigno di Chardonnay, non ti resta che metterle in pratica.

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Vitigno di Chardonnay: il ciclo delle lavorazioni per tutto l’anno ultima modifica: 2019-07-31T13:55:52+00:00 da Giulia Corrias

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