Hai un esemplare di chlorophytum bichetii e vuoi provare a sistemarlo nel tuo acquario, oppure sei alla ricerca di piante utili a tale scopo?

Il chlorophytum bichetii è una pianta da appartamento che può essere spostata anche nell’acqua e che sarà in grado di rendere ancora più bello e speciale il tuo acquario domestico.

Questa operazione è fortunatamente molto semplice e veloce da fare, a patto naturalmente di avere un acquario già avviato o con almeno la struttura esterna pronta.

In questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio le caratteristiche di questa pianta, come coltivarla e, soprattutto, come fare a sistemarla nel tuo acquario.

Pronti? Via!

Chlorophytum bichetii: caratteristiche principali

Se non hai mai sentito parlare di questa pianta è utile fare un piccolo ripasso sulle sue caratteristiche principali. Il chlorophytum bichetii è conosciuto anche con il nome di falangio o nastrina e appartiene alla famiglia delle Agavaceae.

Il suo tratto distintivo è rappresentato dalle foglie: queste sono infatti robuste, lunghe e tese, verdi con striature bianche o più tenui, acuminate e radicali. I piccoli fusti che si sviluppano durante la primavera sono molto lunghi e contribuiscono a dare alle foglie il loro classico aspetto ricadente.

Può raggiungere un’altezza di circa 30cm e ogni mese forma all’incirca due nuove foglie.

Il suo habitat naturale è il terrario, grazie alle sue incredibili capacità di adattarsi alle diverse condizioni ambientali. Ma è adatta anche alla coltivazione nell’acquaterrario.

Vuoi saperne di più sulla coltivazione di questa pianta? Leggi qui. In questo articolo invece ti spieghiamo come affrontare l’eventuale comparsa di foglie gialle sul tuo falangio.

Qual è la differenza tra acquario e paludario?

Prima di procedere oltre, è importante fare una specifica terminologica:

• si parla di acquaterrario quando le piante sono coltivate in acqua, ma emergono durante la crescita
• si parla di paludario quando la coltivazione delle piante è totalmente immersa

Il chlorophytum bichetii è una pianta palustre. Il che significa che può essere coltivata sia in un terrario, ma anche in un acquario, avendo cura di sistemare nell’acqua solo la parte corrispondente alle radici e, magari, alcune parti del fusto.

Il discorso cambia invece quando si parla di piante acquatiche vere e proprie: queste hanno bisogno di stare costantemente immerse nell’acqua per poter continuare a crescere e abbellire il tuo acquario.

Potresti essere tentato, vista la bellezza del chlorophytum bichetii di provare a sistemarlo all’interno dell’acquario. Questa soluzione è del tutto sconsigliata. Sebbene inizialmente la pianta potrebbe sembrare perfettamente a suo agio immersa nell’acqua e nonostante il risultato estetico possa essere superiore a quello dato dalle piante acquatiche vere e proprie, il tuo chlorophytum bichetii non reggerà a lungo e deperirà in fretta.

Il chlorophytum bichetii nell’acquario

Coltivare il chlorophytum bichetii nell’acquario è facilissimo. Innanzitutto, dovrai preparare l’acquaterrario:

• utilizza del fondo fertilizzato
• mettici della ghiaia oppure della sabbia
• aggiungi qualche centimetro d’acqua

Non ti resta che pulire le radici del tuo chlorophytum bichetii e sistemarlo nel punto dell’acquario che più preferisci. È fondamentale che solo le radici risultino immerse nell’acqua, mentre il resto della pianta deve emergere. In questo modo le permetterai di crescere rigogliosa e di mantenere un livello costante di umidità.

L’importante è che l’acquario sia sistemato in una posizione tale per cui arrivi al tuo falangio abbondante luce naturale.

Se ti interessa la coltivazione di piante acquatiche puoi approfondire l’argomento qui.

Chlorophytum bichetii nell’acquario: quali vantaggi?

Ma perché coltivare il chlorophytum bichetii nell’acquario, quando è una pianta che può essere tranquillamente coltivata in vaso?

La coltivazione nell’acquario è una soluzione conveniente e vantaggiosa soprattutto se hai già un acquario in casa.

Il falangio è una delle piante purificatrici per eccellenza: quando coltivata in vaso depura l’aria di alcune sostanze nocive come lo xilene e il monossido di carbonio. Allo stesso modo, la sua presenza in un acquario aiuta a eliminare inquinanti come i nitriti e i nitrati, i fosfati e l’ammonio. Questo è molto importante nel caso tu abbia dei pesci particolarmente sensibili alla presenza di agenti inquinanti.

Se cerchi esempi di piante antismog, leggi questa piccola guida.

Coltivare il chlorophytum bichetii in acquario può dunque aiutarti a ritardare operazioni di routine come il dover cambiare l’acqua o i filtri.

Non sottovalutare poi il risultato estetico: le piante da appartamento risultano armoniose all’interno dell’acquaterrario e la loro bellezza non ha niente da invidiare alle piante acquatiche.

Sei alla ricerca di piante da appartamento resistenti? Ecco un articolo perfetto per te.

Qualche consiglio per l’allestimento

Se non hai un acquario in casa e stai pensando di allestirne uno, ecco qualche pratico consiglio:

• dotati di un riscaldatore da immergere nell’acquario e che sia in grado di mantenere la temperatura costante
• utilizza dei filtri interni o esterni
• prepara delle aree emerse in sughero o a struttura fissa
• posiziona una lampada al neon che emetta raggi UVB e una lampadina spot per riscaldare la parte emersa
• sistema le piante più alte verso il fondo e quelle più piccole in primo piano
• lascia in funzione l’impianto completo per almeno trenta giorni prima di sistemarci all’interno gli eventuali pesci

Spesso, chi ha un acquaterrario alleva al suo interno le tartarughe di terra. Se ti incuriosisce l’argomento, puoi trovare tutte le informazioni in questo articolo.

 

Insomma, un acquario è sempre un bel vedere all’interno delle case e il chlorophytum bichetii è una pianta perfetta per i principianti e per chi voglia iniziare a prendere confidenza con il suo pollice verde.

Buon divertimento!