Birgus latro: scopri tutto su questo incredibile animale

birgus latro

Il birgus latro, anche detto granchio del cocco, è uno degli animali più affascinanti e terrificanti che esistano.

Pur essendo un granchio, la sua forma ricorda tantissimo quella di un ragno gigantesco e le sue forti chele sono in grado di sollevare sino a 29kg di peso. Gli esemplari adulti, inoltre, sono in grado di spaccare il guscio del cocco, in modo da potersene cibare.

In questo articolo ti racconteremo le caratteristiche più interessanti di questo granchio.

Iniziamo!

Indice

Birgus latro: è pericoloso per l’uomo?

Partiamo intanto con una rassicurazione e cioè che il birgus latro non è pericoloso per l’uomo.

Questo avviene principalmente per due ragioni:

  • vive solamente in alcune isole comprese tra l’oceano Indiano e l’oceano Pacifico
  • non attacca spontaneamente l’uomo
birgus latro

Il birgus latro attacca le palme del cocco, ma non è una vera minaccia per l’uomo

Vivendo dunque in Italia, anche se con una piccola coltivazione di palme da cocco in giardino, non troverai mai un granchio gigante fuori casa. Allo stesso modo, però, se dovessi fare dei viaggi oltreoceano e ti capitasse di scorgerne degli esemplari, sii molto cauto e non avvicinarti, non disturbarli e non cercare di portare loro via il cocco.

Non hai una coltivazione di cocco in giardino? Puoi iniziare a informarti leggendo questo articolo.

Queste sono le isole in cui il birgus latro è più presente:

  • l’isola di Natale, dove si trova la popolazione più numerosi di granchi del cocco
  • le isole Andamane
  • le isole Seychelles
  • le isole Cook

In alcune di queste isole le popolazioni autoctone non solo hanno superato la paura nei riguardi di questo granchio, ma addirittura se ne cibano. Sebbene in alcuni casi il birgus latro possa essere velenoso a causa della sua dieta, alla sua carne sono ancora associati poteri afrodisiaci. Se volessi sfatare il mito di alcuni insetti velenosi per l’uomo, ti presentiamo gli imenotteri.

Ma vediamo assieme cos’è, nello specifico, il granchio del cocco.

Birgus latro: caratteristiche

Il birgus latro, conosciuto come granchio del cocco o anche granchio latro, è il più grande artropode del pianeta. Ma cos’è un artropode? Si tratta di un tipo di animali invertebrati provvisti di celoma, una cavità del corpo contenente del liquido. Gli artropodi, inoltre, vanno incontro a un periodico periodo di muta; durante questo lasso di tempo, l’esoscheletro troppo piccolo viene sostituito da uno nuovo.

Il granchio del cocco è classificabile come paguro, ovvero appartenente a una superfamiglia di crostacei con dieci zampe. A cosa servono i dieci arti del birgus latro?

  • il primo paio di arti ha delle chele molto grandi, asimmetriche, usate per frantumare il cibo e mangiarlo; sono inoltre in grado di sollevare oggetti o persone sino a 29kg
  • il secondo e il terzo paio di arti non presentano delle chele bensì degli unghioni, con i quali il paguro è in grado di spostarsi e arrampicarsi
  • il quarto paio di arti ha delle chele di dimensioni ridotte, usate anch’esse per spostarsi e trattenere oggetti
  • il quinto paio di arti è usato per pulire gli organi respiratori

Il granchio del cocco può raggiungere un peso medio di 4kg e una lunghezza di 40cm, anche se sarebbero stati misurati esemplari di 17kg e lunghi quasi 1m.

L’apertura delle zampe raggiunge il metro e questo crostaceo può arrivare a un’età compresa tra i 30 e i 60 anni. Il corpo del birgus latro è così diviso:

  • una parte frontale, dove si trovano gli arti deambulatori (cinque per lato)
  • un addome

I sensi maggiormente sviluppati sono il tatto e l’olfatto: il tatto è concentrato su arti e chele, grazie a dei peli sensoriali; l’olfatto invece viene stimolato dal movimento a scatti di antenne e antennule, in modo molto simile a quanto avviene per gli insetti.

Birgus latro: come si riproduce?

L’esemplare maschile di birgus latro, per riprodursi, parte da un rituale di accoppiamento con l’esemplare femminile. La femmina, dopo aver deposto le uova fecondate, le trasporta per alcuni mesi tenendole nella parte inferiore del suo addome.

Ecco i passaggi successivi:

  • durante i mesi di ottobre e novembre, la femmina di birgus latro si avvicina al mare rilasciando le larve con la complicità dell’alta marea
  • le larve, o zoee, si nutrono di plancton per circa 28 giorni, nuotando liberamente nell’oceano
  • migrano poi vicino alla costa, spostandosi di tanto in tanto sulla terraferma e utilizzando conchiglie vuote per proteggersi
  • dopo un altro mese lasciano definitivamente l’acqua, perdendo così la capacità di respirare sott’acqua. Il loro organo respiratorio, chiamato polmone branchiostegale, è infatti più adatto ad assorbire l’ossigeno dall’aria piuttosto che dall’acqua; per tale ragione, deve essere sempre mantenuto pulito e inumidito dall’ultimo paio di arti
  • per circa due anni questo paguro vive sulla terraferma, usando sempre conchiglie o noci di cocco per proteggere l’addome
  • il birgus latro potrà iniziare a riprodursi a sua volta solo dopo un periodo compreso tra i quattro e gli otto anni dalla nascita

Birgus latro: dieta

Il birgus latro, come abbiamo già accennato, si nutre di noci di cocco, ma non solo:

  • fichi (qui parliamo di come coltivarli, in questo articolo ti spieghiamo come difenderti dalla cocciniglia e se sei interessato anche ai fichi d’India abbiamo la guida giusta per te)
  • foglie
  • detriti
  • carcasse
  • insetti (vuoi scoprire quali sono gli insetti utili in agricoltura? Leggi qui)
  • uova di tartaruga
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Noci di cocco, ma non solo: la dieta del birgus latro è abbastanza variegata

Per rubare i frutti, il granchio si arrampica sugli alberi utilizzando le sue zampe fino a un’altezza di 10m. Una volta adocchiata la giusta noce di cocco, il birgus latro strappa con gli artigli gli strati esterni, più morbidi e semplici da togliere. I pori di germinazione del cocco, ovvero i tre cerchietti presenti sulla buccia della noce di cocco, sono l’escamotage usato dal granchio per compiere questa sua prima azione.

Nel caso di un esemplare giovane, uno dei pori di germinazione sarà anche il foro da cui riuscirà a tirare fuori la polpa e cibarsene; un esemplare adulto, invece, è in grado di esercitare una forza e una pressione tali per cui riuscirà a rompere il guscio della noce di cocco in piccoli pezzi, così da poter mangiare più facilmente.

Ricorda: mai cercare di sottrarre a un birgus latro le sue noci di cocco! Per il resto, puoi dormire sonni sereni.

Buon divertimento!

 

 

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Birgus latro: scopri tutto su questo incredibile animale ultima modifica: 2019-12-18T16:53:22+00:00 da Giulia Corrias

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