Bergamotto: dalla coltivazione alle proprietà. Tutto quello che c’è da sapere

frutto del bergamotto

Il bergamotto è un frutto appartenente alla categoria degli agrumi che prende il nome dalla pianta Citrus bergamia, da cui ha origine. Trattasi di un vegetale sempreverde alto circa tre metri, con foglie lanceolate e corpose e fiori profumati a cinque petali di colore bianco.

Di forma rotonda leggermente compressa alle estremità, la sua buccia è rugosa e irregolare e si presenta un colore giallo dal tono deciso.

La sua coltivazione è diffusa prevalentemente in Calabria, nella fascia costiera, tuttavia non è possibile risalire con certezza alle origini geografiche del vegetale. L’agrume è una valida fonte di vitamina B1, vitamina C e vitamina B2, composto per l’80% di acqua.

Un frutto di medie dimensioni apporta approssimativamente 40 calorie: al suo interno si trovano per 100 gr di parte edibile circa 10 grammi di carboidrati di cui 8 gr di zuccheri, 1,5 gr di fibre, 0,65 gr di proteine e infine 0,25 gr di grassi saturi, polinsaturi e monoinsaturi.

Il frutto contiene inoltre magnesio, flavonoidi e acido citrico.

Indice

Come e dove coltivare il bergamotto

fiore del bergamotto

Il bergamotto è una fonte di vitamine importanti per il nostro organismo

Il bergamotto appartiene come tanti altri agrumi alla famiglia delle Rutacee. Le maggiori coltivazioni del frutto sono presenti nel Meridione d’Italia, in particolare nella provincia di Reggio Calabria, in cui si trovano le condizioni migliori per la crescita del frutto.

In Calabria la stagione invernale è mite e raramente si verificano eventi come le gelate, le estati sono afose e prive di umidità e gli autunni in genere moderatamente piovosi. È possibile coltivare il bergamotto altrove a patto che si rispettino determinate procedure che dovranno tenere conto del clima.

Nelle regioni più fredde, durante l’inverno, la pianta andrà coperta con del tessuto, così da proteggere il frutto dalle intemperie. C’è poi chi sceglie di custodire l’agrume all’interno di capienti vasi come accade con il limone. In genere ciò avviene nel Nord Italia, le cui condizioni climatiche sono sfavorevoli alla crescita del bergamotto nei campi.

Il terreno più adatto allo sviluppo delle piante contiene una buona percentuale di argilla e calcare. Questa tipologia di suolo garantisce al frutto una quantità notevole di oli essenziali, che apportano tutti i nutrienti necessari all’arbusto.

Se ci si trova su un terreno pesante è fondamentale intervenire con tecniche specifiche come baulatura e drenaggio.

Esistono principalmente tre diverse varietà della pianta:

  • Castagnaro: di tipo rustico. Presenta agrumi di grosse dimensioni, di colore verde e dalla buccia rugosa. Nelle annate migliori il vegetale può produrre quantità importanti di frutta, fino a 200 kg.
  • Femminello: la pianta si presenta come poco rustica. I suoi frutti sono di piccole dimensioni, dal colore giallo, con buccia liscia e regolare. Questa varietà contiene oli essenziali più pregiati rispetto al Castagnaro.
    L’arbusto nelle migliori condizioni può generare fino a 50 kg di frutta.
  • Fantastico: si tratta di una varietà molto produttiva con frutti a grappolo e piriformi, in cui si trovano oli essenziali di qualità eccellente. La fruttificazione può raggiungere fino a 120 kg per arbusto.

Il periodo migliore dell’anno per piantare il bergamotto è la primavera, stagione in cui non si verificano le gelate e e il terreno dovrà trovarsi al riparo dai venti freddi. Si dovrà garantire un’esposizione ottimale al sole.

Sarà necessaria una buca più profonda rispetto alla grandezza della zolla presente nella pianta. Una volta interrato l’arbusto si distribuirà una quantità generosa di letame o compost.

L’alberello andrà inserito nel terreno in modo diritto, e ricoperto poi alla base con terra e compostaggio. Per finire si premerà in modo delicato il terriccio con una pala o col piede irrigando successivamente il tutto così da favorire il radicamento.

Bergamotto: benefici e proprietà

L’elemento principale contenuto nel bergamotto è l’olio essenziale, ricca fonte di bergapteni e terpeni. Il bergaptene è una sostanza naturale impiegata nella cura di patologie come la psoriasi. I terpeni sono invece biomolecole in grado di conferire gusti e profumi agli arbusti.

L’olio di bergamotto è particolarmente utilizzato in ambito cosmetico grazie alle sue proprietà aromatiche. Stesso discorso per le bibite, il tè e le tisane. Impossibile non citare il tè al bergamotto, uno dei più apprezzati dagli amanti della bevanda calda per eccellenza.

L’olio essenziale si concentra nella buccia del frutto. Si estrae tramite un processo di pressione a freddo. Nel campo cosmetico si può trovare all’interno di fragranze e creme, facilmente riconoscibile grazie alle sue note specificatamente profumate. L’elemento trova facile impiego anche nella disciplina dell’aromaterapia.

L’olio di bergamotto è inoltre un valido alleato nella lotta agli stati ansiosi, efficace come antidepressivo. La sua essenza è in grado di conciliare il sonno e combattere gli sbalzi di umore provocati dai disturbi alla psiche, restituendo benessere.

Basterà versare qualche goccia all’interno del diffusore per aromi per beneficiare delle proprietà della sostanza. Inoltre l’olio essenziale può essere usato come deodorante per ambiente di origine naturale.

L’estratto di bergamotto è impiegato anche come rimedio per le vie respiratorie intasate grazie al suo effetto balsamico. Può essere utilizzato per la realizzazione di suffumigi insieme al bicarbonato di sodio per ottenere un’azione antibatterica e antisettica, così da combattere il raffreddore eliminando infiammazioni e virus.

Le proprietà del bergamotto sono numerose. Come se non bastasse il frutto è ottimo nella lotta alle micosi di unghie e dita e disturbi come la candida. In questo caso sarà sufficiente sciogliere un paio di gocce di olio essenziale nel bidet per ricavare delle lavande vaginali prive di elementi artificiali.

Frutto del bergamotto

Il bergamotto è usato per la preparazione di tanti cosmetici

Oltre a combattere la micosi, l’agrume funziona anche da cicatrizzante per la pelle. Si possono realizzare delle creme fatte in casa adatte allo scrub di pelli grasse e impure. Utile poi come rimedio anticellulite, da impiegare nei massaggi di gambe e glutei.

Infine, l’estratto può essere aggiunto allo shampoo se si vuole ottenere un effetto antiforfora. Usato in maniera regolare previene inoltre la perdita precoce dei capelli. Sì sconsiglia l’uso dell’olio di bergamotto durante l’esposizione ai raggi solari in quanto la sostanza è fotosensibilizzante, perciò si corre il rischio di ustioni della zona trattata.

Bergamotto: controindicazioni ed effetti collaterali

Il consumo del frutto in particolari condizioni può provocare effetti collaterali di cui tenere conto.

Chi soffre di reflusso gastrico dovrebbe evitare di bere il succo di bergamotto sia a stomaco vuoto che pieno. È risaputo che le persone affette da disturbi all’apparato digerente siano poco tolleranti agli agrumi, che possono causare acidità di stomaco negli individui più sensibili.

Inoltre il consumo del bergamotto è sconsigliato a coloro che presentano patologie come il glaucoma e l’asma bronchiale.

L’olio di bergamotto può interferire con l’azione di farmaci che incrementano la sensibilità della cute dovuta all’esposizione al sole, in particolare durante i mesi estivi.

In ogni caso è bene affidarsi al proprio medico o nutrizionista nel caso in cui si decida di inserire il bergamotto nella propria dieta.

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Bergamotto: dalla coltivazione alle proprietà. Tutto quello che c’è da sapere ultima modifica: 2021-10-13T14:34:12+00:00 da Giulia Corrias

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