L’innesto del kiwi: come farlo e quali sono i vantaggi

innesto del kiwi

Imparare a praticare correttamente l’innesto del kiwi significa avere una marcia in più nella gestione e cura del tuo orto domestico o del tuo balcone.

Inoltre, l’innesto può essere un ottimo modo per aumentare la quantità delle tue coltivazioni risparmiando notevolmente da un punto di vista economico.

In questo articolo ti spiegheremo tutti i segreti per innestare correttamente la tua pianta di kiwi.

Pronto?

Iniziamo!

Indice

Innesto del kiwi (e non solo): cos’è

Iniziamo dalle basi. L’innesto è uno dei metodi di propagazione delle piante, ma è in buona compagnia.

 

Questi sono infatti i metodi tra cui puoi scegliere:

A differenza dei metodi qui elencati, l’innesto non è utile solo quando si vogliono ottenere delle nuove piante, ma anche in altre occasioni:

  • nel caso in cui la pianta fosse stata colpita da malattie
  • per infoltire la chioma
  • per sostituire una varietà di pianta
  • per ottenere più varietà in una stessa pianta

Ma in cosa consiste, praticamente, l’innesto? Semplicemente, nell’unione di due tessuti provenienti da due piante diverse. La parte inferiore, chiamata portainnesto, viene scelta per le caratteristiche del suo apparato radicale, mentre la parte superiore, chiamata nesto o marza, viene selezionata per le caratteristiche delle foglie, dei fiori o dei frutti.

Effettuare un innesto corretto richiede un po’ di pratica e di tentativi. Oltre a imparare la tecnica migliore per procedere, dovrai prestare la massima attenzione ad alcuni altri fattori importanti:

  • il periodo in cui effettuare l’innesto, correlato strettamente al ciclo vegetativo della specie in questione
  • l’affinità delle piante innestate

Quest’ultimo punto è molto importante: puoi innestare piante della stessa specie, ma mai piante di specie diverse. In questo caso, infatti, il nesto non riesce a saldarsi oppure viene rigettato. Ci sono comunque specie diverse, ma appartenenti alla stessa famiglia, che puoi innestare. Ecco qualche esempio:

Innesto e talea: quali differenze?

Le tecniche più diffuse e più consigliate per moltiplicare i tuoi alberi sono l’innesto e la talea. Vediamo brevemente quali sono le differenze tra queste tue modalità.

L’innesto, come abbiamo appena visto, consiste nell’unione di due parti provenienti da due piante diverse.

Con la talea, al contrario, dovrai prelevare una porzione di ramo dalla pianta che vuoi moltiplicare e far sì che emetta delle radici.

Rispetto alla talea, l’innesto consente di avere delle piante più resistenti alle malattie e in grado di produrre frutti qualitativamente superiori, nonché più veloci nell’entrare in fase produttiva rispetto alle piante moltiplicate per talea.

L’innesto può essere di diversi tipi:

  • a gemma
  • a francobollo
  • ad anello
  • a scheggia
  • a corona, di cui abbiamo parlato qui
  • a omega
  • a triangolo
  • a sella
  • a spalla inglese
  • a linguetta
  • a cavallo
  • a sperone
  • di approssimazione
  • di rinvigorimento

Innesto del kiwi: quale scegliere?

Ma veniamo al dunque. Quale innesto può essere utile per il tuo kiwi?

Puoi scegliere fra tre opzioni:

  • innesto a gemma
  • innesto a spacco
  • innesto a omega

L’innesto del kiwi avviene in primavera, tra il mese di aprile e quello di maggio.

Ricorda di equipaggiarti al meglio prima di procedere. Per l’innesto a spacco usa dei coltelli a fenditoio, squadrati; per quelli a gemma invece sono indicati dei coltelli con una sporgenza sulla parte opposta della lama; per quello a omega, puoi acquistare delle forbici innestatrici. Se marze o portainnesti dovessero avere un diametro uguale o superiore ai 2cm, ti consigliamo di munirti di una vera innestatrice professionale. Questi strumenti sono fondamentali per garantire la buona riuscita del taglio: se infatti non dovesse essere ben fatto, porterebbe l’innesto a non attecchire oppure la ferita a infettarsi.

Naturalmente, non dimenticare mai guanti spessi e occhiali protettivi.

Ma ora vediamo nel dettaglio come procedere per innestare il kiwi.

Kiwi: innesto a gemma

L’innesto a gemma è il più comune, il più facile e quello con maggiore probabilità di riuscire. Avrai bisogno solo del ramo da cui preleverai la gemma, una pianta compatibile su cui innestare la gemma, un nastro da innesto e le tue forbici o i tuoi coltelli.

Sebbene solitamente le gemme debbano essere prelevate con un certo anticipo e poi conservate in previsione dell’innesto, quelle del kiwi possono essere prelevate in concomitanza con l’innesto stesso. Abbi solo cura di prelevare le gemme da rami vigorosi, prolifici e con almeno un anno di età ed evita i succhioni basali.

Ecco come dovrai comportarti successivamente:

  • effettua un’incisione a T sul portainnesto, recidendo solo la corteccia e non il legno sottostante
  • la lunghezza del taglio verticale dovrà essere pari alla gemma scelta
  • inserisci la gemma nel taglio a T
  • fissa la gemma con del nastro da innesto o della rafia, in modo che la gemma sia perfettamente aderente ai lembi dell’incisione

Abbiamo approfondito l’argomento in questo articolo.

Kiwi: innesto a spacco

Per quanto riguarda invece l’innesto a spacco, dovrai prelevare le marze a fine inverno, ovvero quando inizieranno a comparire le prime gemme, sebbene ancora chiuse.

Dato che, come abbiamo visto prima, l’innesto del kiwi avviene tra aprile e maggio, le marze andranno conservate: puoi immergerle nella cera liquida, chiuderle in un sacchetto di plastica e lasciarle riposare in frigorifero o in un posto fresco.

L’importante è che per ogni marza ci siano due gemme sane.

Per eseguire un corretto innesto a spacco devi stare attento ad alcune regole importanti:

  • il portainnesto deve avere un diametro di massimo 10cm
  • opera sul portainnesto un taglio verticale che lo spacchi sino a una profondità di circa 3cm
  • la marza deve essere preparata a cuneo, in modo che la punta abbia la stessa lunghezza del taglio inciso
  • usa del mastice per innesti per evitare lo sviluppo di malattie fungine o l’ingresso di acqua

innesto del kiwi

Leggi qui per sapere qualcosa di più.

Kiwi: innesto a omega

L’innesto a omega è uno dei più complicati, ma è una tecnica spesso utilizzata per propagare il kiwi.

La marza prescelta deve avere le gemme stazionarie, ovvero che non abbiano ancora iniziato il processo di rigonfiamento. Preleva dunque i nesti in pieno inverno e conservali a una temperatura tra lo 0 e i 3°C.

Ecco come dovrai procedere:

  • sul portainnesto effettua un’incisione a forma di occhiello, in modo da agevolare la fuoriuscita linfatica e al contempo favorire il processo di cicatrizzazione
  • la marza dovrà essere formata da una o due gemme
  • inserisci la marza nel taglio del portainnesto
  • la parte incavata del taglio dovrà trovarsi nel portainnesto, mentre il taglio dovrà essere a una distanza di almeno 10mm dalla gemma
  • fascia il punto di taglio con una striscia di rafia o con del nastro isolante
  • spalma inoltre della paraffina nella parte terminale dell’innesto

innesto del kiwi

Questa è la stagione ideale per iniziare a pensare a quali innesti fare e, pian piano, iniziare a conservare le marze necessarie.

Il tuo kiwi è pronto per dar vita a varietà ancora più forti e produttive.

Ricorda però di proteggerlo sempre dalle malattie che potrebbero colpirlo.

Buon lavoro!

 

 

 

 

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L’innesto del kiwi: come farlo e quali sono i vantaggi ultima modifica: 2019-10-09T15:24:21+00:00 da Giulia Corrias

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