Fertilizzante naturale per piante acquatiche: ecco i nostri consigli

Fertilizzante naturale per piante acquatiche

Conoscere il miglior fertilizzante naturale per piante acquatiche è importantissimo nel caso in cui si sia scelto di sperimentare la tecnica agricola conosciuta con il nome di idrocoltura.

L’idrocoltura è un metodo di coltivazione che sta diventando sempre più diffuso, perché permette la creazione di un piccolo orto dentro casa, anche quando non si ha a disposizione un terreno o si vive all’interno di un piccolo appartamento. Sei alla ricerca di altre idee per creare l’orto su un posto piccolo come un balcone? Abbiamo alcuni articoli che fanno al caso tuo: puoi leggerli qui, qui e qui.

In questo articolo ti consiglieremo come occuparti della fertilizzazione delle piante coltivate in questo modo e, soprattutto, qual è il fertilizzante naturale per piante acquatiche.

Iniziamo!

Indice

Idrocoltura: cos’è?

Ma cos’è, nello specifico, l’idrocoltura? Si tratta di una tecnica agricola seguendo la quale sarai in grado di coltivare correttamente le tue piante utilizzando l’acqua e l’argilla espansa al posto del terriccio.

Fertilizzante naturale per piante acquatiche

Quando si parla di fertilizzante naturale per piante acquatiche, l’acqua è l’elemento più importante per una pianta, così come l’argilla espansa 

Funziona tramite l’utilizzo di due vasi:

  • nel vaso più piccolo, utile a far rimanere la pianta in posizione dritta, dovrai inserire il vegetale e l’argilla espansa
  • il vaso più grande contiene invece non solo l’acqua, ma anche la soluzione nutritiva utile alla pianta
  • in aggiunta, è necessario inserire all’interno del vaso più grande un misuratore del livello dell’acqua, in modo da sapere sempre quando è giunto il momento di riempire nuovamente il vaso

L’argilla, abbiamo visto, sostituisce il terriccio perché più vantaggiosa. Ecco quali sono i suoi punti di forza:

  • assorbe molta più acqua rispetto al terriccio, ma la rilascia più lentamente
  • il pericolo di propagazione di parassiti e funghi è ridotto
  • non si secca e non si compatta
  • permette un maggior apporto di ossigeno alle radici della pianta, rendendole più sane e autosufficienti per diverse settimane

In linea generale, è proprio l’idrocoltura ad avere dei vantaggi rispetto alla coltivazione tradizionale. La pianta non solo avrà bisogno di meno cure colturali, ma crescerà di più e in tempi più rapidi. A questo aggiungici il fatto che, grazie all’argilla, diminuisce il rischio di malattie e parassiti e migliora l’ossigenazione delle radici.

Fertilizzante naturale per piante acquatiche: perché è necessario?

Il fertilizzante naturale per piante acquatiche è fondamentale quando si parla di idrocoltura. Vediamo assieme perché.

Le piante acquatiche hanno bisogno che si realizzino una serie di condizioni per poter vivere e prosperare:

  • effettuare la fotosintesi clorofilliana
  • una corretta illuminazione
  • la giusta quantità di anidride carbonica
  • le appropriate quantità di fertilizzanti, in grado di svolgere la funzione di elementi nutritivi

In presenza di tutte queste condizioni avrà luogo il ciclo dell’azoto, essenziale per garantire alle tue piante acquatiche una crescita rigogliosa e sul quale abbiamo scritto questo articolo.

Una cosa importante che dovrai tenere a mente è che le piante acquatiche saranno in una forma ottimale solo se saranno attive e bilanciate due vie di nutrimento: quella che passa dalle radici e quella che passa dal fusto e le foglie.

Per questa ragione dovrai tenere in considerazione due tipologie di fertilizzanti: quelli liquidi solubili e i fertilizzanti da fondo.

Vediamoli entrambi.

I fertilizzanti liquidi solubili

I fertilizzanti liquidi solubili possono venir somministrati quotidianamente oppure settimanalmente e sono divisi in queste categorie:

  • macronutrienti, ovvero azoto, fosforo, potassio, zolfo, calcio e magnesio, indispensabili per la crescita della pianta
  • micronutrienti, come ferro, manganese, rame, zinco, molibdeno, cobalto e boro, necessari per produrre nuova materia organica

Esistono vari tipi di fertilizzanti liquidi solubili, miscelabili e concentrati a seconda delle caratteristiche delle piante, della loro quantità e dei volumi di acqua.

Puoi approfondire questo argomento qui.

I fertilizzanti da fondo

Il fondo del vaso può contenere altro oltre l’argilla l’espansa. L’importante è che siano presenti i nutrienti essenziali per lo sviluppo della pianta: ferro, manganese, rame, zinco e molibdeno.

Ti consigliamo di preparare il fondo in tre strati:

  • nel primo strato sistema della ghiaia, in modo da avere un alto livello di porosità e un ottimo flusso di acqua in grado di portare il nutrimento sino alle radici della pianta
  • nel secondo strato dovrai apporre i fertilizzanti da fondo presenti in commercio, caratterizzati dalla presenza di laterite ricca di alluminio e ferro, fertilizzante in stick, fondi allofoni, terre fertilizzate e fertilizzante in polvere. La sua caratteristica principale è che questo strato con il fertilizzante a lenta cessione è in grado di stabilizzare il ph
  • nel terzo strato potrai mettere sabbia, ghiaia oppure quarzo

Fertilizzante naturale per piante acquatiche: quali usare?

Come fertilizzante naturale per piante acquatiche è stato usato per molto tempo un semplice mix di letame e terreno, in tutto e per tutto uguale a quello usato per le piante canonicamente messa a dimora in suolo o in vaso.

Fertilizzante naturale per piante acquatiche

Cosa usare come fertilizzante naturale per piante acquatiche? Ecco qualche suggerimento

Ora invece le cose sono cambiate e, prima di passare alla fertilizzazione delle piante, dovrai assicurarti della presenza delle seguenti condizioni:

  • le piante devono avere abbastanza luce da poter svolgere la fotosintesi clorofilliana
  • il pH deve essere compreso tra 6.5 e 7

Molto importante è capire la giusta frequenza della fertilizzazione. Questa infatti dipende dal tipo di terreno, dalla temperatura dell’acqua e dalla grandezza della pianta.

Per quanto riguarda la temperatura dell’acqua:

  • se è inferiore ai 20°C la fertilizzazione deve avvenire almeno ogni quattro settimane
  • se è superiore ai 25°C la fertilizzazione deve avvenire ogni tre settimane

Questo vale se scegli di usare i fertilizzanti da fondo, disponibili sia sotto forma di compresse sia come polvere da miscelare; se però dovessi scegliere di usare un fertilizzante liquido, la frequenza diminuisce e diventa settimanale.

Per quanto riguarda i momenti migliori per intervenire e dare una maggiore spinta alle tue piante acquatiche, ti consigliamo di effettuare delle concimazioni durante la fioritura o a seguito di un periodo in cui la pianta abbia sofferto di mancanza di luce solare.

 

Sei pronto per fertilizzare al meglio le tue piante acquatiche. Ti sei incuriosito e vuoi conoscere le migliori piante da acquario che puoi coltivare? Ecco qui un articolo che può aiutarti a esplorare anche questo mondo.

Buon lavoro!

 

 

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Fertilizzante naturale per piante acquatiche: ecco i nostri consigli ultima modifica: 2020-03-02T17:34:45+00:00 da Giulia Corrias

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