Rogna del frassino: identifichiamo la causa

rogna del frassino_copertina

Lo Pseudomonas savastanoi subsp. savastanoi è l’agente patogeno della rogna dell’olivo. Il patogeno è anche responsabile della rogna del frassino.

Malattia del tutto simile, determinata dallo stesso patogeno su ligustro, forsizia e altri generi appartenenti alla famiglia delle Oleacea e sull’oleandro appartenete alle Apocynaceae.

Le popolazioni del patogeno differiscono tra loro per la patogenetica, la biochimica e per alcuni aspetti di tipo genetico.

Sostanzialmente la patogenetica è quella disciplina che studia i modi e i processi fisiopatologici attraverso cui si hanno le alterazioni dello stato fisiologico che porta allo stabilirsi e allo svilupparsi di una malattia.

Di recente però gli specialisti, hanno riconosciuto e classificato come Pseudomonas savastanoi pv. savastanoi il patogeno della rogna dell’olivo, Pseudomonas savastanoi pv. nirii il patogeno dell’oleandro e Pseudomonas savastanoi pv. fraxini il patogeno del frassino.

Lo Pseudomonas savastanoi pv. fraxini come abbiamo visto è l’agente responsabile della batteriosi del frassino, ha un comportamento ubiquitario e predilige ambienti umidi, sono le condizioni che favoriscono lo sviluppo del patogeno.

rogna_escrescenze

Le vie d’ingresso del batterio possono essere svariate, riesce a trasmettere la sua infezione attraverso le ferite, naturali o accidentali, e si diffonde principalmente nell’ambiente con l’acqua.

È un batterio Gram negativo, possiede una parete cellulare il cui polimero di peptidoglicano non supera il 5%.

La carenza del polimero che costituisce la parete cellulare, al momento dell’applicazione della colorazione Gram, lascia penetrare nelle cellule dapprima il cristalvioletto e poi il liquido di lugol, colorandola di blu o viola.

A seguire poi i batteri vengono sottoposti a decolorazione, ad esempio alcool etilico. Se al trattamento col decolorante il batterio non perde la colorazione viene detto Gram positivo.

I Gram negativi, invece, sono quei batteri che rimangono colorati di rosa dopo aver subito la colorazione di Gram.

Indice

Rogna del frassino: i sintomi sulla pianta

Lo Pseudomonas savastanoi pv. fraxini riesce ad entrate nella pianta attraverso le ferite, ad esempio quelle potature, od anche attraverso vettori, che nutrendosi della linfa delle piante, trasmettono cariche batteriche.

I sintomi dell’infezione si noto principalmente sui rami giovani, che sviluppano delle escrescenze, protuberanze tumorali piuttosto tondeggianti ed evidenti, nonché rugose.

Queste strutture tendenzialmente tondeggianti, misurano alcuni centimetri di diametro sui rami più giovani, i rami dell’anno, fino ad arrivare a misure diametri più importanti sulle branche principali della pianta.

Inizialmente di colore verdastro, con il progredire del tempo assumono colorazioni che tendono più al marrone scuro e lignificano.

Le protuberanze tumorali portano anche su di esse delle fenditure irregolari attraverso le quali in primavera essuda un liquido giallastro.

Nei casi in cui le infestazioni siano davvero consistenti, gravi infestazioni, le strutture tumorali possono confluire tra loro, fino ad abbracciare completamente la branca o il ramo, causandone il deperimento.

Al deperimento segue poi la defogliazione ed infine l’avvizzimento della pianta.

Il comportamento del batterio non è solo epigeo, riesce ad attaccare anche la parte ipogea della pianta, le radici, con un repentino deperimento del vegetale.

Le foglie non sono esulate dalla possibilità dell’attacco del batterio, con formazione di piccole bolle tumorali marroni.

rogna su foglia

Ciclo biologico della rogna del frassino

I batteri in base alla loro sintomatologia, al danno, possono essere classificati in

  • Batteriosi parenchimatiche: quando si determinano rotture, lisi, delle lamelle mediane, disgregazione dei tessuti, marciumi molli
  • Batteriosi vascolari o tracheobatteriosi: si hanno quando ad essere danneggiati sono i vasi, determinando avvizzimenti
  • Batteriosi iperplastiche, quando causano tumori

Il batterio causa della rogna del frassino è un batterio polifago, responsabile di una batteriosi di tipo iperplastico, che determina la formazione dei tumori, localizzati in diverse zone sulla pianta, al colletto, alle radici lungo il fusto.

Una volta penetrato nei tessuti vegetali, che come abbiamo visto può avvenire con ferite da potature oppure danni da grandinate, che determinano lesioni come pure gelo ed insetti vari.

Penetrato nei tessuti, quindi ad infezione avvenuta, il batterio in questione, Pseudomonas savastanoi pv. fraxini, si diffonde all’interno della pianta, lasciandosi trasportare dal flusso linfatico.

La manifestazione della sintomatologia non è immediata, dal contagio al momento in cui la batteriosi si manifesta, occorre un periodo che va da un minimo di 30 giorni fino a qualche mese.

A determinare l’evoluzione della malattia ed il suo palesarsi con i relativi sintomi e segni sulla pianta è certamente il clima.

Sono ottime, al proliferarsi della malattia, temperature comprese tra i 25° C e i 30° C.

Si riproduce nei vasi linfatici attraverso quella che viene definita una scissione binaria, è un tipo di riproduzione asessuata, dove la cellula madre si divide attraverso la formazione di un setto.

Altro non è, il setto, che l’inflessione della membrana plasmatica e della parete cellulare che si estende da parte a parte, verso il centro della cellula.

Il risultato è una divisione simmetrica della cellula madre in due cellule figlie, più piccole e uguali nelle dimensioni.

Il tempo necessario ad un batterio per svolgere la scissione è funzione di diversi fattori: nutrizionali e genetici.

Rogna del frassino: cause

La principale causa di contagio è la contaminazione da pianta a pianta, attribuibile a diversi fattori, attrezzature infette, vettori ovvero insetti, ma anche il contatto fisico tra pianta e pianta determinato dello spostamento dello stesso per azione del vento, in particolare quando si hanno forti temporali e grandine.

Metodi di prevenzione dalla rogna del frassino

Per evitare il contagio tra pianta e pianta si possono mettere in pratica diversi accorgimenti di tipo agronomico.

Tra questi, la sterilizzazione e la manutenzione delle attrezzature è tra le prime attenzione da riservare per limitare il diffondersi del contagio.

Altri accorgimenti sono il trattamento dei punti di interesse dei tagli di potatura, dove si riscontrano le possibilità, di determinare attraverso queste azioni, delle grosse ferite.

Altre porte d’entrata dei batteri sono le ferite causate da forti grandinate.

L’eliminazione e la successiva distruzione dei rami colpiti e la prevenzione dall’azione di vettori che attaccano il frassino, sono altri metodi di prevenzione.

La scelta di varietà resistenti è altro metodo di prevenzione dall’azione del batterio causa di rogna, lo Pseudomonas savastanoi pv. fraxini.

rogna su fusto

Rogna del frassino: lotta

Per la lotta alla rogna del frassino, si consigliano trattamenti preventivi con prodotti rameici da applicare prima della potatura e immediatamente dopo danni da freddi invernali e da grandinate.

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Rogna del frassino: identifichiamo la causa ultima modifica: 2019-08-13T15:19:56+00:00 da Francesco Mauriello

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