Albero di albicocche: come coltivarlo e renderlo produttivo

albero di albicocche

L’albero di albicocche è una pianta che viene dall’oriente, precisamente dalla Cina, anche se la sua presenza è stata documentata in tempi non sospetti anche nell’area persiana e in quella armena.

Si tratta di una pianta di grandezza media e che, in genere, non supera i 7 metri di altezza; le sue foglie sono molto sottili e lisce e presentano una caratteristica forma a cuore che le rende particolarmente riconoscibili.

Per quanto riguarda i fiori, invece, questi sono di un delicato colore bianco rosato che li rende una piacevole vista in ogni giardino.

L’albero di albicocche, come  facile immaginare e comprendere, è una coltura capace di produrre frutti, le albicocche, di forma ovoidale e la cui buccia varia a seconda delle varianti coltivate, dal giallo più chiaro all’arancione più acceso; la sua polpa è particolarmente tenera e succosa e si tratta di una tipologia di frutta ricca di vitamine, soprattutto la A.

In questo articolo vedremo come prendersi cura di un albero di albicocche fin dai primi passi: dalla messa a dimora fino a tutti i segreti per ottenere delle albicocche gustosissime e pronte per essere divorate.

Iniziamo!

Indice

Albero di albicocche: qualche caratteristica da conoscere

Le varietà di albicocco presenti in commercio (sia in vivaio che acquistate online) sono autofertili anche se, bisogna dirlo, la presenza di diverse varietà coltivate contemporaneamente aumenta drasticamente la produttività delle piante.

L’albero di albicocche adora il clima temperato, ma non teme in modo eccessivo il freddo, tanto da essere coltivato anche in zone il cui clima è più ostile.

albero di albicocche

L’albero di albicocche può essere coltivato in vari modi per valorizzarne la resa

Ciò che invece la coltura non tollera sono il vento e le raffiche: queste intemperie possono causare gravi danni alla vostra pianta, soprattutto in termini di fioritura.

Anche le gelate sono delle nemiche dell’albero: soprattutto se tardive, queste possono compromettere sia la fioritura che la produzione di frutti.

Per quanto riguarda la coltivazione, invece, possiamo dire che ci sono 2 forme che vengono usate abbastanza spesso:

  • quella a piano vento (una crescita del tutto naturale che porta alla formazione di una chioma molto folta e, di conseguenza gestita nel corso del tempo con notevole cura)
  • quella a vaso nano

Quali sono le cure giuste per l’albero di albicocche?

Per quanto riguarda il terreno (che deve essere fertile e drenante) in cui coltivare il vostro albero di albicocche, ciò che va ricordato è che un’occhio di riguardo va riservato alla concimazione.

In questo caso, ciò che deve essere usato sono concimi organici (letame o stallatico) e somministrato durante il periodo del riposo vegetativo.

Durante i mesi che vanno dalla primavera all’estate, si possono usare concimi a base di azoto, fosforo e potassio per rendere la pianta più protetta e produttiva.

Anche per quanto riguarda la sua potatura, l’albicocco non riserva grandi sorprese: gemme e fiori si trovano sui rami e questa pratica deve essere effettuata per rendere la pianta quanto più produttiva possibile.

Qui un articolo per approfondire l’argomento.

Riguardo l’esposizione, l’albero ha bisogno di esposizione diretta alla luce, ma, come detto nelle righe precedenti, necessita anche di riparo dal vento e dalle intemperie.

Dal punto di vista idrico, le necessità della pianta non sono tante: evitate di annaffiarlo in eccesso ed evitate di trascurarlo durante i mesi più caldi dell’anno e il gioco è fatto.

Quali sono i nemici dell’albicocco?

I principali nemici dell’albero di albicocco sono nella forma di parassiti animali capaci di causare gravi danni alla pianta.

La principale nemesi dell’albicocco è rappresentata sicuramente dagli afidi, che si attaccano alle parti più esterne dei germogli rendendo la pianta praticamente improduttiva.

Anche la cocciniglia è un naturale nemico della piata: nel caso in cui l’attacco da parte di questi parassiti sia uniforme e copioso, questo provocherà un notevole indebolimento dell’albero creando, di conseguenza, gravi danni anche ai frutti.

albero di albicocche

I parassiti dell’albicocco si notano per gli attacchi a rami, foglie e frutti

Al terzo posto della classifica dei parassiti più fastidiosi per questa coltura troviamo la tignola: questo insetto si insinuano all’interno delle gemme e dei germogli più giovani facendoli seccare in modo rapidissimo.

Se pensate che i parassiti animali siano l’unica minaccia, abbiamo una brutta notizia per voi: anche i patogeni fungini possono creare gravi ganni alla pianta.

Tra questi vanno menzionati:

  • il corineo (con macchie sulle foglie e successiva morte dei tessuti)
  • la monilla (che provoca danni sui rami e sui frutti facendoli marcire)

L’albero di albicocco e gli innesti

La pianta di albicocco può essere usata come ottimo alleato quando si tratta di realizzare innesti perché può essere innestate su tantissime altre piante come il franco, il susino, il pesco o il mandorlo.

Il portainnesto più di diffuso per l’albicocco è sicuramente il susino, che non ha grosse necessità dal punto di vista climatico o dal punto di vista del terreno in cui viene inserito. In più, il susino risulta essere la soluzione migliore quando si vuole avere uno sviluppo veloce e una buona affinità: le piante sono longevi e producono frutti in modo effettivamente precoce e copioso.

Quando innestato sul pesco, si ottengono invece piante effettivamente produttive (anche se poco longeve) e dalla maturazione particolarmente rapida.

 

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Albero di albicocche: come coltivarlo e renderlo produttivo ultima modifica: 2021-01-20T21:03:54+00:00 da Giulia Corrias

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