Piante tossiche per l’uomo: quali sono?

piante tossiche per l'uomo

Le piante tossiche per l’uomo esistono ed è bene saperle riconoscere e identificare di modo da evitare brutte sorprese.

Tutto il mondo vegetale con la sua estrema varietà di fiori e piante di certo abbellisce notevolmente il nostro lussureggiante pianeta e allietano le nostre vite.

Tra i vari hobby, molti coltivano (è proprio il caso di dirlo) il giardinaggio per passione dimostrando di avere il cosiddetto “pollice verde”.

Molti amano arredare e abbellire le proprie case, balconi e terrazze con piante dai fiori di svariati colori, dalle più comuni a quelle più ricercate ed esotiche. Per poter avere ottimi risultati nella loro crescita e sviluppo, è necessario essere a conoscenza di informazioni inerenti ogni determinata pianta: in quale periodo seminarla, in quale terreno, quante volte innaffiarla, quali accorgimenti avere per permetterle la massima rigogliosità, per citarne solo alcune.

Ma c’è una particolare informazione altrettanto utile che molto spesso si ignora o non si immagina lontanamente: la loro eventuale tossicità.

Innanzitutto per tossicità si intende la capacità di una sostanza chimica, a determinate dosi o concentrazioni, di provocare disturbi o danni sugli organismi viventi ai quali è stata somministrata o con cui sono venuti a contatto.

In merito alle piante, sono molto più conosciute le loro proprietà benefiche per il nostro organismo e come possono essere utilizzate anche nella cucina per poterne godere. Comunque, c’è anche da sapere che spesso molte delle colture che si ama curare nei propri giardini o usare per abbellire il proprio appartamento acquistabili con grande facilità, sono pericolose per la salute dell’uomo.

Siamo letteralmente circondati da fiori, piante ed erbe velenose, tossiche che inconsapevolmente potremmo maneggiare e adornarci rischiando danni più o meno gravi. Avere in casa piante potenzialmente tossiche è molto più comune di quanto non si possa pensare.

Onde evitare spiacevoli incidenti, specie se abbiamo bambini in casa, è assolutamente importante conoscere anche quali sono i loro effetti collaterali, così da sapersi difendere in caso di contatto o ingestione accidentale.

Ecco un elenco delle piante tossiche e velenose per l’uomo più comuni che vanno trattate con molta cautela o da cui sarebbe meglio starci lontani.

la cicuta è una pianta tossica per l'uomo

La cicuta è una pianta tossica per l’uomo i cui effetti possono essere mortali

Indice

L’azalea, una delle piante tossiche per l’uomo più diffuse

Una delle prime piante da citare è forse la pianta più comune in tutti i giardini: l’Azalea. Questa pianta appartenente al genere Rhododendron adorna molti giardini, pubblici e privati, con i suoi bellissimi fiori rossi.

Non è forse molto risaputo che le sue foglie contengono sostanze tossiche definite andromedotossine, come le grayanotossine. Il contatto con esse può provocare irritazione alla gola mentre in caso di ingestione possono causare vomito, salivazione, diarrea, debolezza e depressione del SNC (Sistema Nervoso Centrale).

Nei casi più gravi si segnalano convulsioni, rallentamento del battito cardiaco e addirittura coma e morte per collasso cardiovascolare.

Glicine: tanto bello quanto pericoloso

Una delle più tipiche piante rampicanti presenti in molti giardini è il glicine con i suoi bellissimi fiori azzurrini tendenti al viola.

La parte tossica della pianta è data dagli stessi fiori e dai semi che creano disturbi come vomito, nausea e dolori addominali solo se ingeriti. Per questo è consigliato tenere i propri bambini lontani.

Anche il ciclamino può essere rischioso

Un’altra pianta tanto bella da vedere quanto pericolosa perché tossica in ogni sua componente, è il Ciclamino. Le sue foglie e fiori delicati dal color rosato contengono la ciclamina che provoca forti infiammazioni cutanee e mucose, crampi, paralisi muscolare e addirittura respiratoria.

Inoltre, i suoi bulbi possono provocare emolisi a motivo della presenza di saponine triterpeniche.

Altra pianta tossica per l’uomo: bucaneve

Il Galanthus, chiamato comunemente Bucaneve, è un genere di piante bulbose dai fiori bianchi candidi che cresce spontanea nei boschi e prati.

Questa pianta è interamente velenosa, specie nei suoi bulbi che contengono alcaloidi come la narcissina, la galantamina e la scillitossina.

Una loro ingestione crea seri disturbi al tratto gastro-intestinale e l’assunzione di una dose eccessiva può comportare perfino la morte.

La stella di Natale

Chi non ha mai acquistato uno dei simboli del periodo natalizio come questa tipica pianta dalle grandi foglie rosse.

L’Euphorbia pulcherrima originaria del Messico contiene all’interno del suo tronco e dei suoi rami una sostanza lattiginosa, il lattice, il cui complesso terpenico risulta irritante per la pelle tanto da provocare prurito, bruciore, rossore e comparsa di eritemi.

Da evitare un eccessivo contatto e ingestione anche delle sue foglie e fiori che portano a irritazione alla bocca, alla gola, vomito e diarrea.

Lo stramonio

Questa pianta originaria dell’Asia dai suoi fiori penduli biancastri producono strani frutti ricoperti di aculei.

I semi in essi contenuti sono velenosi perché sono ricchi di alcaloidi, come l’atropina, la iosciamina e la scopolamina. Non a caso viene anche comunemente chiamata l‘Erba del Diavolo a motivo del fatto che la sua ingestione porta a allucinazioni, gravi nausee, crampi, dolori addominali e perfino alla morte.

Aconito: una delle piante tossiche per l’uomo

La pianta erbacea tra le più diffuse nelle zone montagnose dai tipici fiori violacei a forma di elmo antico, l’Aconiutm napellus, è anche tra le più tossiche di tutta la flora italiana.

Le sue sostanze tossiche risiedono nelle radici, fiori e foglie ed una loro eventuale ingestione provoca bruciori, vomito, diarrea, irregolarità della pressione e del battito cardiaco, nonché coma e perfino morte nei casi estremamente gravi.

Caladio: fate attenzione!

Caladio, bello ma pericoloso

Caladio, bello ma pericoloso

Le grandi foglie dalle venature e parte interna di color rosa e parte periferica bianco-verde, distingue questa pianta erbacea originaria delle foreste tropicali.

Comunque, essa risulta essere tossica a causa della presenza al suo interno di cristalli di ossalato di calcio e asparagina. In caso di ingestione e assunzione di una grande quantità causa forti bruciori, edemi orali e del tratto gastro-intestinale.

Belladonna

Una pianta molto conosciuta e utilizzata anche in cosmetica e fitoterapia è la Belladonna.

Essa, però, contiene sostanze tossiche nelle sue foglie e produce bacche assolutamente da non ingerire, dato che provocano aridità della bocca, vomito, sensibilità alla luce, prurito, allucinazioni e, in casi più gravi, coma e morte.

Infine, la cicuta

Molto probabilmente è la pianta più tristemente rinomata per le sue proprietà velenose per l’uomo, dato che fu storicamente utilizzata come mezzo di omicidio e suicidio per personaggi storici famosi dell’antichità come Socrate e Annibale.

La Conium maculatum, o Cicuta, è notevolmente tossica e può portare fino alla morte per la presenza di almeno 5 alcaloidi differenti, come la coniina, la conidrina, la pseudoconidrina, la metilconicina e la coniceina.

La neurotossina coniina, comunque, è la più attiva agendo a livello delle sinapsi neuromuscolari che ne causa la paralisi.

È bellissimo adornare i nostri giardini con un corredo di piante ornamentali che ci attraggono per colori dei loro fiori, profumi, forme e dimensioni provenienti da parti differenti del mondo.

Per poter continuare a godere dei sensi della vista e olfatto, altrettanto importante è accertarsi attentamente delle caratteristiche di tali piante così da evitare sgradite sorprese per noi, i nostri bambini e i nostri cari amici a quattro zampe.

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Piante tossiche per l’uomo: quali sono? ultima modifica: 2022-08-08T17:49:26+00:00 da Giulia Corrias

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