Patate da semina: quali sono le varietà su cui si deve puntare per un raccolto facile da gestire e, allo stesso tempo, redditizio? Del resto, coltivare patate è un’attività gratificante, che può dare grandi soddisfazioni importanti sia che venga fatta nell’orto di casa che su superfici più ampie.
Tutto, però, parte da un punto fondamentale: quello delle scelta della tipologia di patate da semina giusta perché, ovviamente, esistono numerose varietà di questo tubero e non tutte si adattano allo stesso terreno, allo stesso clima o allo stesso utilizzo culinario.
Per fugare ogni dubbio, in questo articolo capiremo come orientarsi tra le tante possibilità, vedendo come scegliere la varietà più adatta alle tue esigenze, quando piantarle e come prendertene cura fino al raccolto.
Indice
Scegliere la varietà di patata giusta: cosa tenere in considerazione
Quando si parla di patate da semina, è importante capire che non esiste una varietà “migliore” in termini assoluti. Molto dipende da ciò che cerchi e dal tuo obiettivo finale: vuoi una patata da friggere o da lessare? Coltivi in un terreno sabbioso o più pesante? Ti interessa una raccolta precoce o puoi aspettare qualche settimana in più?
Tutte queste domande ti aiuteranno a fare una scelta più consapevole. Ad esempio, le varietà a pasta gialla come Monalisa o Spunta sono perfette se cerchi tuberi consistenti, ideali per friggere o arrostire. Se invece vuoi una patata più farinosa per purè o gnocchi, potresti orientarti verso una varietà a pasta bianca come Kennebec o Majestic.
Esistono poi le patate a buccia rossa, come Desirée o la tipica Rossa di Colfiorito, molto resistenti e adatte anche ai climi più freschi. E se ti piace stupire in cucina, puoi provare con varietà particolari come la Vitelotte, dalla polpa viola, che unisce bellezza e proprietà antiossidanti.
Un consiglio importante: acquista sempre patate da semina certificate. A differenza di quelle da consumo, sono controllate e garantite, libere da malattie e con una maggiore resa produttiva.
Quando piantare le patate?
Il periodo migliore per la semina delle patate varia a seconda della zona in cui vivi. In generale, nelle regioni del Sud si può iniziare già tra fine gennaio e febbraio, mentre al Centro-Nord si aspetta marzo o aprile. In montagna, invece, spesso si semina tra fine aprile e maggio.
La regola fondamentale è aspettare che il terreno sia asciutto e abbia raggiunto una temperatura minima di almeno 8-10°C. Se il terreno è troppo freddo o umido, i tuberi rischiano di marcire prima ancora di germogliare.
La preparazione dei tuberi: un passaggio da non trascurare
Prima di piantare, è buona pratica preparare i tuberi per facilitare la germinazione. Una tecnica semplice ed efficace è la pre-germogliazione: basta disporre le patate in cassette, in un luogo luminoso ma non troppo caldo, per un paio di settimane. Quando vedrai comparire dei germogli robusti e lunghi circa un centimetro, sarà il momento giusto per piantarle.
Se i tuberi che hai scelto sono molto grandi, puoi tagliarli in più pezzi, facendo attenzione che ogni porzione abbia almeno un occhio germogliato. Dopo il taglio, lascia asciugare le superfici esposte per un giorno o due, così da ridurre il rischio di infezioni una volta interrate.
Come seminare: distanze e profondità
Per una buona riuscita della coltivazione, anche il modo in cui interri le patate è importante. Scava dei solchi profondi tra i 10 e i 15 centimetri. Ogni patata o porzione di tubero va posizionata con il germoglio rivolto verso l’alto, mantenendo circa 25-30 centimetri tra una pianta e l’altra sulla fila. Tra le file, invece, è bene lasciare uno spazio di almeno 60-75 centimetri per agevolare la rincalzatura e la manutenzione.
Una volta interrati i tuberi, ricoprili con terra leggera e compatta delicatamente. Nel giro di due o tre settimane, se le condizioni climatiche sono favorevoli, vedrai spuntare i primi germogli.
La coltivazione: rincalzatura, irrigazione e manutenzione
Le patate non richiedono cure complicate, ma ci sono alcune operazioni fondamentali per garantirne una buona crescita. Una di queste è la rincalzatura, ovvero il sollevamento della terra alla base della pianta per coprire i tuberi in crescita. Questo evita che prendano luce e diventino verdi, condizione che li rende tossici.
La rincalzatura si esegue almeno due volte durante il ciclo colturale: la prima quando le piantine raggiungono i 15-20 centimetri di altezza, la seconda un paio di settimane più tardi.
L’irrigazione è utile solo in caso di siccità prolungata. In un terreno ben preparato, le patate sanno cavarsela anche con le piogge naturali. Tuttavia, durante la fase di ingrossamento dei tuberi, è bene che il suolo sia mantenuto moderatamente umido.
Infine, tieni sotto controllo le erbe infestanti: sarchiature leggere e regolari bastano per mantenere il terreno pulito e arieggiato.
Malattie e parassiti: come difendere il raccolto
Le patate possono essere soggette ad alcune malattie, tra cui la più temuta è la peronospora, che attacca le foglie e i tuberi. Un altro nemico è la tignola della patata, un insetto le cui larve scavano gallerie nei tuberi, rendendoli inutilizzabili.
Un modo efficace per difendere le piante è adottare la rotazione colturale, evitando di coltivare patate (o altre solanacee come pomodoro e melanzana) nello stesso terreno per almeno 3-4 anni consecutivi. È anche utile scegliere varietà resistenti e, se necessario, intervenire con trattamenti preventivi naturali, come i prodotti a base di rame.
La raccolta: come e quando farla
La raccolta delle patate dipende dalla varietà che hai scelto. Le precoci si raccolgono già dopo 70-90 giorni dalla semina, mentre quelle a ciclo medio o lungo possono richiedere fino a 130 giorni.
Un buon indicatore è l’essiccazione della parte aerea: quando la pianta inizia a seccare, significa che i tuberi sono maturi. Puoi facilitare la raccolta tagliando gli steli qualche giorno prima, lasciando che la buccia si indurisca leggermente. Questo aiuterà anche la conservazione.
La raccolta va fatta in giornate asciutte e preferibilmente soleggiate. Dopo aver dissotterrato i tuberi, lasciali al sole per qualche ora per farli asciugare, poi conservali in un luogo fresco, buio e ben ventilato.
Scegliere le patate da semina varietà più adatte alle tue esigenze è il primo, fondamentale passo per coltivare con successo. Che tu voglia patate da friggere, da lessare o varietà particolari per stupire in cucina, troverai sicuramente quella giusta per te.
Con un po’ di attenzione nella scelta, nella semina e nella cura delle piante, potrai raccogliere patate sane, saporite e abbondanti, godendo della soddisfazione di portare in tavola un prodotto coltivato con le tue mani.
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