Morso di vipera: cosa fare subito e cosa non fare mai

vipera nera

E’ uno degli incubi peggiori di agricoltori e campeggiatori: il morso di vipera può essere davvero pericoloso, addirittura mortale se non si interviene in tempo.

Ecco una breve guida da tenere sempre a mente per soccorrere le vittime di morso da vipera in maniera corretta.

Indice

Come riconoscere una vipera

Con il termine vipera si identificano diversi serpenti velenosi, appartenenti alla famiglia delle Viperidae, caratterizzati da morsi velenosi che provocano nelle vittime tumefazioni, stati di immobilità, intossicazione e, nei casi più gravi, alla morte.

In Italia esistono diverse specie di vipere, solitamente identificate in base alla regione di maggiore diffusione.

  • la vipera italiana si ritrova in tutta la penisola, ed è caratterizzata da una testa dalla forma triangolare, una coda molto stretta rispetto al resto del corpo, pupille verticali, come quelle dei gatti, e una lunghezza inferiore agli 80 cm. La loro tipica posizione è a S, e prediligono le zone assolate.
  • la vipera cornuta, o vipera del corno (Vipera Ammodytes) è diffusa soprattutto nel nord-est dell’Italia. A differenza della vipera italiana è più innocua e tende a mordere di meno; tuttavia, il suo morso è molto più pericoloso. E’ così chiamata perché sul suo muso risiede un piccolo corno.
  • la vipera Berus, detta anche marasso, arrivano a 60 cm di lunghezza. Sono diffuse soprattutto nel nord Italia e possiedono un corpo piuttosto grosso.
  • la vipera nera o vipera Aspis, detta anche vipera delle Alpi, si riconosce poiché l’intero corpo è nero, grigio o marrone. E’ molto robusta ed è diffusa in tutta Italia.

Per approfondire la conoscenza sulle vipere italiane, dai uno sguardo al nostro articolo “Vipera italiana: come riconoscerla e cosa fare se ci morde“.

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Cosa fare in caso di morso di vipera

testa della vipera

Le vipere, come abbiamo visto, sono fra i serpenti più velenosi presenti in Italia.

Un morso di vipera, se trattato nella maniera corretta, può restare come un brutto ricordo nel giro di qualche ora.

Viceversa, se trattato in modo scorretto, il rischio è quello di espandere il veleno accelerando i suoi effetti tossici e andando così incontro a problemi più seri.

Il morso di una vipera si riconosce abbastanza facilmente: sulla zona del morso compaiono due segni di puntura a distanza inferiore ad un centimetro.

Generalmente, al contrario di quanto si possa pensare, non tutti i morsi sono velenosi: il veleno occorre alla vipere per vivere, quindi non amano sprecarlo a meno che non abbiano ragione di credere che la preda sia per loro commestibile.

L’uomo non è, infatti, l’animale prediletto delle vipere. Tendono a morderlo, più che altro, per difesa personale.

Nel veleno delle vipere italiane, oltre ad un’alta percentuale di acqua, è presente un elemento in grado di rallentare la coagulazione del sangue, rendendo il sangue più “liquido” e rallentando la guarigione della ferita. Inoltre, grazie ad alcune tossine, la vittima può essere immobilizzata del tutto. E’ il metodo che le vipere usano per garantirsi una preda.

Ecco cosa fare in caso di morso di vipera.

Questi consigli sono utili come primo soccorso in caso di morso di vipera; dopo aver prestato aiuto al malcapitato, è sempre necessario l’aiuto di un medico rivolgendosi al pronto soccorso più vicino.

  1. Mantenere la calma. In questi momenti è necessario non farsi prendere dall’agitazione e non far agitare la vittima di morso di vipera. Questo perché l’adrenalina e lo stato di eccitazione accelerano la diffusione delle tossine nel sangue.
  2. Stringere la pelle vicino al morso. Si può fare uscire il veleno iniettato dai buchi rimasti sul punto morso premendo sulla ferita o stringendo con una fasciatura se si tratta di un braccio o una gamba.
  3. Sciacquare con acqua. L’alcool o i disinfettanti a base alcoolica accelerano la diffusione delle tossine nel sangue. Il veleno dei serpenti si scioglie, invece, con acqua; è un trucco che non tutti conoscono, ma si rivela a volte un vero e proprio salvavita.
  4. Muovere l’arto il meno possibile. Se il morso avviene su un braccio o una gamba, immobilizzarlo come se fosse rotto è la soluzione migliore per evitare che il veleno si diffonda rapidamente.

Successivamente, una volta raggiunto il primo ospedale più vicino, i medici identificheranno la gravità del morso e somministreranno i farmaci più adatti, generalmente cortisone, antibiotici e anticoagulanti.

Cosa NON fare in caso di morso di vipera

Nell’enfasi del momento, alcuni metodi validi per curare altri tipi di ferite potrebbero essere utilizzati nel tentativo di annullare gli effetti del veleno di morso di vipera.

Purtroppo, proprio alcuni di questi metodi possono rivelarsi dannosi o addirittura fatali.

Ecco cosa non fare in caso di morso di vipera:

  1. Succhiare il veleno. Tentare di rimuovere il veleno attraverso le ferite del morso con la bocca è uno degli errori più comuni, quanto sbagliati. Il veleno potrebbe entrare in circolo attraverso micro ferite della bocca.
  2. Pulire con l’alcool. Come abbiamo già visto, l’alcool accelera il processo di diffusione delle tossine. Il miglior modo per eliminare il veleno dal morso di vipera è l’acqua.
  3. Stringere eccessivamente la fasciatura. Se è stato possibile fasciare l’arto, è bene non stringere troppo per evitare che la riduzione del flusso sanguigno porti a peggioramenti della condizione della vittima.

Il morso di vipera è letale in pochissimi casi. Le vittime più a rischio sono i bambini e gli anziani. Si è già detto che la vipera non sempre rilascia veleno; quando lo fa, la quantità è davvero esigua e le morti per morso di vipera sono generalmente associate ad altre patologie preesistenti.

La cosa più importante è non farsi prendere dal panico e chiamare i soccorsi… e tornare presto in montagna a passeggiare!

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Morso di vipera: cosa fare subito e cosa non fare mai ultima modifica: 2018-09-08T08:00:18+00:00 da Simona Ruisi

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