Colture redditizie: la camomilla

coltivare la camomilla

Ormai conosciuta da tutti come la cosiddetta “pianta della buonanotte”, la camomilla trova la sua origine  nell’antica Grecia, da cui ne deriva anche l’etimologia del nome, dal greco chamáimēlon, parola formata da chamái, “del terreno” e mḗlon, “mela” per la somiglianza con l’odore della mela. La camomilla rientra tra le colture redditizie.

Anche il termine spagnolo che designa la mela, ovvero manzanilla, significa “piccola mela”.

Il suo utilizzo è documentato dai tempi degli Egizi, dove di fatto viene descritta costantemente negli antichi erbari.

Dioscoride, Galeno, Paracelso la utilizzavano perennemente per le importanti proprietà antiinfiammatorie ed antispastiche.

Presenza di tracce di camomilla sono state trovate anche all’interno del bendaggio di alcune mummie in Egitto.camomilla

Da notare, come anche che il nome del genere di questa pianta, ovvero Matricaria, proviene dal latino mātrīx,  che significa “utero”, con riferimento al potere calmante nei disturbi mestruali.

Per questo la camomilla è utilizzata all’interno di moltissimi farmaci e parafarmaci in commercio e utilizzati dalle donne durante il ciclo mestruale.

Indice

Ambiente ideale per la camomilla

La camomilla è una pianta che ama fondamentalmente il sole, l’aria ed il caldo, viceversa non ama le correnti d’aria ed il vento eccessivo, per questo motivo predilige i luoghi con inverni miti.

Trova il suo habitat ideale sia in collina che in pianura, non ama i terreni acidi, ma riesce a tollerare in modo soddisfacente i terreni salini e con un ph elevato.

In ogni caso possiamo considerarla una pianta “rustica” per le sue capacità di adattabilità a climi e ambienti

Un fattore da tenere in considerazione però è l’umidità.

La camomilla tutto sommato riesce a convivere in ambienti umidi ma bisogna fare attenzione ai luoghi dove l’umidità è eccessiva nelle ore notturne.

È molto importante evitare i ristagni idrici perché l’acqua stagnante potrebbe far marcire la pianta.

Da fare molto attenzione anche ai territori dove le precipitazioni sono abbondanti.

camomilla

Periodo di coltivazione camomilla

Innanzitutto, prima di procedere con la coltivazione è necessario effettuare un’aratura a 30/40 cm di profondità e eseguire poi un’erpicatura.

Il periodo di coltivazione della camomilla dipende dal clima del terreno su cui vogliamo agire; nei climi temperato-freddi la semina è consigliata nel mese di settembre, mentre nei territori con un clima sostanzialmente caldo è consigliata in ottobre/novembre.

Si potrebbe seminare la camomilla anche nei mesi primaverili ma la resa non sarebbe sostanziale ed adeguata.

Da precisare, che nel caso della coltura della camomilla, il seme non va interrato ma soltanto depositato sul terreno ben preparato.

Per quanto riguarda l’irrigazione è bene effettuarla con regolarità, in questo modo le piante cresceranno  floride e sane.

Sarà invece necessario, almeno inizialmente, ripulire il terreno dalle malerbe, per evitare un’eccessiva concorrenza quando la pianta è ancora indifesa e soggetta a rischi esterni.

Quando le piante di camomilla saranno in piena fioritura, è il momento giusto per la raccolta, che avviene appunto in piena primavera a partire dal mese di maggio.

 

camomilla

 

camomilla

È curioso pensare come in passato questa pianta venisse considerata dai giardinieri un aiuto a fortificare oppure risanare le piante indebolite o ammalate.

Gli addetti ai lavori piantavano così, cespugli di camomilla accanto a queste piante sofferenti e pare che in breve tempo si potesse verificare un effettivo miglioramento, cosa del tutto folle se la dovessimo fare ai tempi d’oggi.

La cosa però si dimostra del tutto vera, infatti l’infuso di camomilla  è capace di accelerare la fermentazione delle sostanze organiche.

Cosa del tutto folle sarebbe anche utilizzare i fiori di questa pianta come tabacco da pipa.

Eppure in passato, i nostri antenati fumavano le cosiddette “pipe ai fiori di camomilla”…

Quanto si guadagna con la camomilla?

Oltre ai fiori profumati e alle tisane da preparare in casa, la camomilla ha assunto negli ultimi anni un ruolo predominante tra le colture più redditizie.

Molti agricoltori, soprattutto agricoltori biologici, hanno sviluppato ettari ed ettari di coltivazione di camomilla con accordi specifici per la rivendita a erboristerie, grossisti, omeopatici e laboratori galenici. Proprio nel settore farmaceutico e nel parafarmaco, infatti, la camomilla trova una grandissima applicazione.

La resa di un terreno coltivato a camomilla è molto alta: da un solo ettaro si possono ricavare fino a 400 kg di capolino puro, più 400-500 kg di parte aerea fiorita setacciata. Il prezzo del capolino puro è di circa 6 euro al kg, mentre per il fiore setacciato di circa 3 euro.

Nelle migliori condizioni si possono ottenere quindi circa 4.500€ per ettaro all’anno.

A questi guadagni vanno ovviamente sottratti i costi di produzione, che nel caso della camomilla includono:

  • materie prime tra semi e concimi;
  • lavorazioni meccaniche per la semina, il terreno e la raccolta;
  • essiccazione;
  • stoccaggio e immagazzinamento post essicazione

per un totale annuale, per ettaro, di circa 2.500€ all’anno.

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Colture redditizie: la camomilla ultima modifica: 2017-06-21T14:39:58+00:00 da Giulia Corrias

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