Acero rosso nano: come coltivarlo e come curarlo?

acero rosso nano

L’acero rosso nano è una pianta vivace e dalla grande presenza, che sicuramente non mancherà di dare un innegabile tocco di colore al vostro giardino.

L’appellativo “nano” deriva dal fatto che le sue dimensioni siano effettivamente più contenute rispetto ad altri alberi, cosa che lo rende un’ottima soluzione per abbellire piccoli (ma non troppo) giardini.

In questo articolo vedremo insieme come scegliere la qualità giusta per voi, come coltivarla e come prendersi cura di questo piccolo, ma grande, capolavoro della natura.

Iniziamo!

Indice

Acero rosso nano: quali sono le sue caratteristiche?

L’acero rosso nano è una variante dell’acero rosso giapponese; oltre a questa, la pianta presenta circa altre 200 specie, sia a forma di albero che arbustive. Si tratta di piante prevalentemente decidue, la cui altezza può variare notevolmente: dai 2 ai 30 metri di altezza.

acero rosso nano

Esistono circa 200 varietà di acero rosso giapponese

Anche le sue caratteristiche visive variano molto, soprattutto in termini di fogliame (che assume colorazioni molto intense durante l’autunno), e in termini di legno e corteccia.

Le sue foglie sono di colori vari, ma le più diffuse sono le rosse a cinque lobi.

La pianta, in genere, è rustica e resiste alle basse temperature, tanto da non richiedere particolari esigenze climatiche. A livello di terreno, però, l’acero rosso nano e non, ama i terreni ricchi e ben drenati.

Questo farà in modo che l’albero di acero rosso nano si sviluppi in modo denso e compatto dal punto di vista della chioma, ma senza superare il metro e mezzo di altezza.

L’albero adatto per i bonsai

L’acero rosso nano viene apprezzato in toto: per le caratteristiche cromatiche del suo fogliame, per il portamento e, anche, per il suo formato ridotto.

Sia nei vivai che online, infatti, l’acero viene riprodotto per talea, ma, spesso è possibile acquistarlo anche come alberello per bonsai. 

Si tratta, infatti, di una pianta che vive bene anche in vaso e che, a livello di colori, può sicuramente fare una grande figura praticamente in ogni contesto.

Quello di acero rosso nano è un bonsai che non richiede molte cure che, comunque, rispecchiano la coltivazione dell’albero “a grandezza naturale”: l’essenziale, in pratica, è evitare il ristagno idrico a ogni costo e proteggerlo dalle correnti troppo fredde.

In aggiunta, evitate di esporlo eccessivamente al sole perché la troppa luce potrebbe danneggiarne le foglie; lasciatelo sotto la luce diretta solo per qualche ora al giorno.

per quanto riguarda la potatura, questa non deve essere troppo aggressiva o decisa, quindi è meglio affidarsi alle cure di un esperto per eseguirla nel migliore dei modi.

Acero rosso nano: oltre alle foglie c’è di più

Come intuitivamente suggerisce il nome, l’acero rosso nano ha una caratteristica principale: avere delle splendide foglie rosse.

Per quanto suggestive, però, queste non sono di certo l’unica dote della pianta, che viene apprezzato anche per la forma stessa del suo fogliame e per il grande equilibrio e razionalità della sua chioma.

Queste sue doti, infatti, lo rendono la pianta perfetta per adornare qualsiasi area e conferirgli un tocco “zen” sia in termini di colori che di regolarità e armonia.

acero rosso nano

L’acero rosso nano è perfetto per dare un senso di calma e relax all’ambiente che lo ospita

Che si tratti di un giardino o di un monolocale, infatti, questi mini-alberi sono un tocco di stile per ogni ambiente urbano.

Un albero da città che, facile da gestire, non da problemi né di cure eccessive, non sporca e non ingombra.

Quali cure?

Perché il nostro acero rosso nano stia sempre al meglio delle sue possibilità, le procedure da seguire sono poche, ma rigorose.

Il terreno, in primis, deve essere fresco, leggero, ben drenato, ma mai troppo asciutto; i ristagni d’acqua, infatti, creerebbero sicuramente problemi che potrebbero comprometterne la bellezza in pochissimo tempo.

Per quanto riguarda le irrigazioni, queste devono essere regolari, soprattutto quando la pianta si trova nel periodo di riposto vegetativo, di modo che le foglie non siano mai secche.

A fine autunno è suggerito eseguire una pacciamatura leggera con letame maturo e foglie, mentre altri tipi di concime possono essere usati a inizio primavera.

Anche il posizionamento della pianta è importante: il sole, per quanto benefico, non deve essere troppo e per periodi prolungati nel tempo. La soluzione ideale è quella dell’ombra luminosa nel pomeriggio e un po’ di luce mattutina.

La pianta, infine, va protetta dai venti freddi, che potrebbero danneggiare la chioma e favorire l’avvento di malattie.

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


Acero rosso nano: come coltivarlo e come curarlo? ultima modifica: 2021-04-06T15:55:44+00:00 da Giulia Corrias

Articoli correlati