Rosa di Gerico: tutta la magia di una pianta unica nel suo genere

rosa di gerico: caratteristiche della pianta e coltivazione

La rosa di Gerico, anche conosciuta come rosa di Jericho o rosa del deserto, è un bulbo secco di origine desertica che, quando rinasce, assume il colore verde.

Indice

Rosa di Gerico: caratteristiche della pianta

Fa parte della famiglia delle Brassicacee ed è una specie unica del genere Anastatica; ha avuto origine nel Medio Oriente, trovando l’habitat ideale nei terreni aridi dell’Egitto, della Siria e dell’Arabia.

Il nome non deve ingannarci: quando pensiamo alla rosa ci viene in mente il romantico fiore dai petali colorati, ma non è questo l’aspetto della rosa di Gerico.

Il suo aspetto non è sicuramente attraente, ma appena la si bagna e la si mette a contatto con l’acqua, la sua apertura sembra quasi una magia.

Questa pianta è spesso definita “magica” sia per la sua particolarità e unicità sia per le numerose leggende e racconti mistici di cui è protagonista.

La pianta è adatta a tutti ed è perfetta per chi non possiede il pollice verde poiché non richiede le tipiche attenzioni e cure delle normali piante.

Una caratteristica speciale della rosa di Gerico è quella di rinascere con la pioggia dopo essere morta a causa della stagione secca.

Proprio per questo motivo è molto diffusa nelle aree desertiche.

rosa di gerico: miti e leggende

La rosa di Gerico è una pianta che resiste al caldo ed è diffusa nelle aree desertiche

Grazie a questa sua particolarità è conosciuta, fin dai tempi più antichi, come la pianta della resurrezione.

La struttura della pianta è molto piccola, la sua radice invece è lunga fino a 20 cm e da questa si sviluppano numerosi rami che rimangono rasenti il terreno.

La rosa di Gerico non ha molte foglie, le poche presenti sono molto piccole e di un colore tendente al grigio; all’interno della pianta si trovano i fiori dai quali si ricavano i semi.

La rosa di Gerico e il suo ciclo vitale

La rosa di Gerico ha un ciclo di vita annuale che si conclude con la stagione delle piogge. Durante i periodi di siccità, la pianta secca assume, con i suoi rami ripiegati, una forma sferica.

I semi presenti al suo interno, ricevono in tal modo tutta la protezione necessaria che garantisce loro di non disperdersi durante i lunghi spostamenti causati dal vento.

Proprio il vento, con la sua forza, è in grado di sradicare la pianta dal terreno e trasportarla per lunghe distanze.

Con l’arrivo delle piogge, la pianta entra in contatto con l’acqua provocando la riapertura dei rami e la successiva dispersione dei semi contenuti al suo interno.

L’azione potente della pioggia consente ai semi di spargersi e di germogliare in brevissimo tempo dando origine a nuove piante.

Proprio questo fenomeno di rinascita dopo una morte apparente, la rende nota come la pianta della resurrezione.

Rosa di Gerico: leggende e miti

Si ritiene che la rosa di Gerico sia originaria originaria della Terra Santa e che furono i crociati e i pellegrini a portarla in Europa.

Sono molte e differenti le leggende che hanno per oggetto la rosa di Gerico, vediamone alcune.

Sembra che la rosa di Gerico abbia la capacità di donare acqua ai pellegrini affinché possano essere confortati durante il loro percorso. Si narra che proprio la Vergine Maria, durante il suo viaggio verso Nazareth, si avvalse di tale pianta per dissetarsi; riconoscente per questo dono la benedì e la rese immortale.

Inoltre, questa pianta è spesso utilizzata come ingrediente per incantesimi e pratiche magiche.

In ambito europeo, la credenza relativa a questa speciale pianta, è relativa al saper attirare la felicità all’interno della propria abitazione.

Come già detto, alcuni la ritengono il simbolo per eccellenza di lunga vita proprio per la sua capacità di resurrezione.

Proprio in relazione a tale aspetto, la rosa di Gerico è citata addirittura nella Bibbia: si legge che durante la crocifissione di Gesù la pianta fioriva mentre lui era ancora in vita ma si seccò subito con la sua morte; la sua nuova fioritura avvenne proprio nel momento della risurrezione.

rosa di gerico: coltivazione in casa

Origine leggendaria e tanti significati

Molte sono le credenze legate agli effetti di questa pianta nei confronti del genere femminile: in alcune zone c’è l’usanza di portare queste rose secche nelle case delle donne in gravidanza, credendo che la loro magica apertura possa rendere più facile il momento del parto.

Rosa di Gerico: coltivazione

La rosa di Gerico è un bulbo dall’aspetto secco e sferico di colore marrone finché non viene posta in un ambiente abbastanza umido o a diretto contatto con l’acqua; il suo colore diventerà verde e i suoi rami si apriranno verso l’esterno.

Affinché la pianta fiorisca è importante che venga messa a contatto con acqua tiepida e venga nebulizzata quotidianamente se l’amiente non è abbastanza umido.

L’apertura totale sarà garantita esclusivamente dall’esposizione alla luce ma non direttamente ai raggi del sole.

In seguito ad un primo contatto con l’acqua, si assisterà ad una graduale apertura dei rami.

Dopo aver bagnato la vostra rosa per 3-4 giorni, è necessario lasciarla poi priva d’acqua per altri 20 giorni, ciò evita di farla ammalare o ammuffire.

Dopo questo periodo di siccità si può nuovamente riporre la pianta a contatto con acqua tiepida; attenzione a non utilizzare acqua fredda.

É bene ricordare che la rosa di Gerico è una pianta desertica, abituata ad un clima arido perciò è meglio tenerla all’interno della propria abitazione per garantirle sempre temperature calde.

Il processo caratteristico della rosa di Gerico di ripiegare e distendere i suoi rami è completamente reversibile e può ripetersi numerose volte.

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Rosa di Gerico: tutta la magia di una pianta unica nel suo genere ultima modifica: 2021-08-11T18:04:33+00:00 da Giulia Corrias

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