Pungitopo pianta: tutto quello che bisogna sapere per prendersene cura

pungitopo pianta

Sicuramente conosciuto e impiegato durante il periodo natalizio, il pungitopo è una pianta che tutti noi conosciamo e apprezziamo.

Appartenente alla famiglia delle Asparagaceae, è un arbusto sempreverde, il cui tratto distintivo sono le classiche e iconiche bacche rosse.

In questo articolo scopriremo compre prendersi cura di questo tipo di pianta di modo da avere un esemplare di pungitopo sempre in salute e rigoglioso in ogni momento dell’anno.

Indice

Pungitopo pianta e le sue caratteristiche generali

La pianta di pungitopo (Ruscus aculeatus) è un arbusto a crescita bassa e ordinato che va dai 30 agli 80 centimetri d’altezza.

In genere, si diffonde attraverso le folate di vento e non ha troppe difficoltà a ricoprire grandi aree di terreno.

In generale, possiamo dire che si tratti di una pianta molto particolare: le foglie non sono effettivamente foglie, ma steli modificati chiamati cladodi.

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Credits Indigo Herbs

I fiori, in genere di piccole dimensioni, sono bianchi e si trovano proprio al centro del suddetto cladode.

È una pianta dioica (divisa quindi in esemplari maschili e femminili) che richiede elementi di entrambi i generi per dare frutti.

Le bacche sono lunghe circa 1 centimetro e sono di colore rosso brillante; anch’esse sono situate al centro dei cladodi creando complessissimi effetti di colore durante i mesi autunnali.

Il pungitopo è una pianta tollerante all’ombra profonda ed è originaria dell’Europa, ma diffusa praticamente in tutto il mondo.

Piantare il pungitopo: le basi

Per fare in modo che il pungitopo cresca rigoglioso, un buon punto di partenza è quello di capire con che terreno avete a che fare.

Prima di tutto, quindi, bisogna testare il livello di pH; determinarne l’acidità o l’alcalinità infatti vi aiuterà a capire come gestire sia la pianta che le cure da destinargli.

Per preparare al meglio il suolo, assicuratevi che sia ben drenante (evitando quindi i ristagni di acqua) ed eliminate i detriti e le erbacce dalle aree destinate ad accogliere la pianta.

Dopo che sono passati 10 giorni dalla semina, il consiglio è quello di aggiungere del letame invecchiato o compost per migliorarne la fertilità; in più, se si nota una certa difficoltà da parte del terreno, è bene usare anche uno strato rinforzante di terriccio e materia organica.

I semi devono essere piantati a circa 50 cm di profondità per le piante perenni.

Piantare il pungitopo

Per piantare il pungitopo quello che si dovrà fare è scavare una buca che vi permetta di piantare simultaneamente l’arbusto e un contenitore che lo contenga.

A questo punto, si dovrà rimuovere con attenzione l’arbusto dal contenitore e separare delicatamente le radici posizionandolo al centro del foro. Infine, si può passare alla pacciamatura e all’irrigazione.

Potare la pianta di pungitopo

Potare la pianta di pungitopo è importante per due motivi principali:

  • Aumentare il flusso di aerazione della pianta attraverso la rimozione di legno vecchio o danneggiato e quindi eliminando il rischio di eventuali malattie
  • Aumentare la produzione di fiori 

In genere, gli arbusti che possono essere potati sono ascrivibili a 4 gruppi diversi:

  • Quelli che richiedono una potatura minima (rami morti, malati o danneggiati)
  • Quelli destinati alla potatura primaverile (procedura essenziale per avere fiori estivi)
  • Quelli destinati alla potatura estiva (dopo la fioritura, sarà necessario tagliare i germogli ed eliminare la parte della vecchia crescita)
  • Quelli da potare a causa della tensione matriciale

Luce, ombra ed irrigazione del pungitopo

La pianta di pungitopo, come detto in apertura, ama l’ombra, soprattutto quella che si trova sotto i rami degli alberi; non tollera troppo il sole se non quello delle ore mattutine.

In questo senso, dobbiamo fare una distinzione tra ombra completa e ombra parziale.

La prima può essere il risultato di un bosco fittissimo o di ombre proiettate da una casa o da un edificio. Le piante che richiedono l’ombra completa sono generalmente suscettibili alle scottature e risultare carenti di acqua e nutrimenti; con ombra parziale, invece, parliamo di una piccola quantità di luce che filtra dai rami delle piante.

Per quanto riguarda l’irrigazione, invece, il terreno deve essere mantenuto uniformemente umido e irrigato regolarmente, a seconda delle condizioni.

Alla maggior parte delle piante piacciono circa 2 centimetri di acqua a settimana durante la stagione della crescita, ma bisogna sempre far attenzione a non esagerare.

Le bacche del pungitopo

Credits: Gardening Know How

Il primo anno è fondamentale che l’irrigazione sia regolare, quindi è meglio annaffiare una volta alla settimana in modo profondo e curato.

Quali sono le minacce per la pianta di pungitopo?

Le principali minacce per la pianta di pungitopo sono date da funghi o batteri.

Gli attacchi, in genere, vengono resi espliciti dalla presenza di macchie marroni o nere, di forme irregolari o circolari, sulle foglie.

Insetti, pioggia, attrezzi da giardino sporchi o persino persone possono aiutarne la diffusione.

Qualora si notassero queste anomalie, è bene intervenire con prontezza rimuovendo le foglie infette quando la pianta è secca.

In più, le foglie che cadono intorno alla pianta devono essere raccolte e smaltite per evitare il propagarsi di altri pericoli.

 

Ora sai tutto su come prenderti cura del pungitopo: buon lavoro!

 

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Pungitopo pianta: tutto quello che bisogna sapere per prendersene cura ultima modifica: 2020-10-05T19:43:53+00:00 da Giulia Corrias

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