Come coltivare la bietola: tutto quello che ti serve sapere

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Tranquillo, noi di Noi Siamo Agricoltura siamo proprio qui per dirti tutto ciò che devi sapere.

Ecco che oggi parliamo di come coltivare la bietola e di come ottenere una resa proficua.

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Indice

La bietola (Beta vulgaris vulgaris)

Prima di vedere come coltivare la bietola è bene conoscere quali sono le sue origini e quindi le sue esigenze ambientali. La bietola è una pianta tipica delle regioni mediterranee. È originaria dell’Europa e dell’Africa del Nord. Appartiene alla famiglia delle Chenopodiacee, proprio come la barbabietola e lo spinacio. È in pratica considerata una sottospecie della barbabietola da radice, dalla quale sono state selezionate le varietà con le foglie maggiormente sviluppate. Si tratta di una pianta abbastanza facile da coltivare, a ciclo non molto lungo ed è possibile trovarla negli orti familiari un po’ in tutta Italia. Già a partire dal 1400, le due sottospecie, cioè quella da radice e quella di cui si utilizzano le foglie, erano ben differenziate e venivano coltivate separatamente negli orti, prima nei paesi dell’area mediterranea poi anche in quelli dell’Europa centro – settentrionale.

Esigenze ambientali

Vediamo adesso quali sono le esigenze ambientali per conoscere in tutto e per tutto come coltivare la bietola. Questa pianta ha uno sviluppo abbastanza rapido. Alcune varietà sono già pronte per la raccolta due mesi dopo la semina.

La germinazione avviene tuttavia piuttosto lentamente, richiedendo un arco di tempo da 10 a 15 giorni. La temperatura ottimale per lo sboccio è di 18° – 22 °C, con un minimo di 10 °C. Successivamente, la velocità della crescita di questo ortaggio dipende soprattutto dal calore ambientale, che deve essere compreso tra 18 e 24 °C, con un minimo di 5 °C.

Se le temperature sono basse, comprese tra 5 e 10 °C, molte varietà tendono a fiorire precocemente e ciò è negativo la quantità e la qualità della produzione. Per evitare questo fenomeno occorre pertanto, soprattutto nelle regioni centro – settentrionali, evitare le semine troppo precoci.

Se vuoi sapere tutto su come coltivare la bietola, devi sapere anche che questa è una pianta piuttosto rustica. Infatti, essa si adatta a condizioni climatiche diverse. In particolare, ha una discreta resistenza al gelo. Ciò fa sì che possa essere coltivata in tutte le regioni italiane, fino a circa 1000 m di altitudine.

Le bietole non richiedono particolari condizioni di terreno: infatti crescono bene anche in quelli piuttosto poveri. Tuttavia il suolo ideale per questo ortaggio è quello di buona fertilità, ricco di sostanza organica e contenente una quantità limitata di sabbia. Il pH del terreno ottimale per la bietola è compreso tra 6 e 7,2, ed è pertanto neutro o leggermente acido.

Lavorazioni del terreno

Cominciamo a vedere adesso a tutti gli effetti come coltivare la bietola. Il terreno, prima dell’impianto, deve essere lavorato accuratamente con un’aratura profonda 35 – 40 cm. Questa operazione deve essere eseguita all’inizio dell’autunno che precede l’avvio della coltivazione della bietola. Successivamente, prima della semina, si lavora più volte con una o più erpicature, in modo da sminuzzare le zolle e affinare il terreno. Dato che la bietola può essere coltivata anche su terreni argillosi, è bene non eseguire una rullatura per pareggiare proprio questi terreni.

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Come coltivare la bietola

Eccoci arrivati all’argomento centrale di questo articolo. Vediamo come coltivare la bietola partendo dalla semina. La semina di solito viene effettuata direttamente in pieno campo: la modalità di esecuzione di quest’operazione è sostanzialmente la stessa per tutti i tipi di bietola, tranne che per le distanze da rispettare, che sono più fitte per le varietà da erbette.

I semi vanno disposti in solchetti profondi 2-3 cm e vanno lasciati a gruppi di tre. Si lasciano circa 5 cm tra un gruppo di semi e l’altro per le varietà da erbette e circa 15 cm per quelle da coste. La semina viene effettuata in due epoche diverse: da metà marzo alla fine di maggio per le varietà da raccogliere durante l’estate, da metà giugno alla fine di agosto per le varietà da raccogliere durante l’autunno e all’inizio dell’inverno. In entrambi i casi, questa operazione viene normalmente effettuata in più riprese, cioè in modo scalare, così da poter effettuare la raccolta in un arco di tempo più lungo.

Quanto annaffiare

La bietola necessita di una discreta quantità di acqua, ma non tollera gli eccessi che possono portare alla formazione del ristagno idrico. Pertanto dovrai annaffiare sempre con moderazione. Ricorda di effettuare l’irrigazione all’atto della semina, in modo che il seme si leghi bene alle particelle di terra, e proseguila finché le piantine non hanno ben attecchito.

Durante l’estate, occorre bagnare il terreno frequentemente, ogni 3-5 giorni a seconda dell’andamento climatico. Distribuisci ogni volta dosi limitate ma fallo più frequentemente. Ciò favorisce la formazione di foglie e piccioli teneri croccanti. Adesso sai proprio tutto su come coltivare la bietola, condividi questo articolo con i tuoi amici.

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Come coltivare la bietola: tutto quello che ti serve sapere ultima modifica: 2018-04-12T07:05:36+00:00 da Elia Valmori

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