Caco vanigliato: caratteristiche e coltivazione

coltivare cachi vaniglia

Il caco vanigliato, o caco vaniglia, arriva sulle nostre tavole da meno tempo dei cachi classici e dei cachi mela, ma ha comunque conquistato un posto prevalente nella nostra alimentazione quotidiana.

Complice il gusto zuccherino e le proprietà benefiche, il caco vanigliato è diventato anche molto coltivato tra i giardini privati e i grandi orti.

Conosciamo insieme le proprietà di questa pianta, e scopriamo come si coltiva il caco vaniglia.

Indice

Caco vanigliato: caratteristiche botaniche

loti vaniglia

Il caco vaniglia viene coltivato soprattutto al sud Italia, dove trova le sue caratteristiche climatiche ideali, simili a quelle del suo paese di origine, l’Asia orientale.

E’ un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Ebenaceae, caratterizzato dalla chioma globosa, foglie caduche e prive di peluria, lucide sulla pagina superiore.

L’albero di caco vaniglia non supera i 20 metri di altezza.

I frutti sono simili a grosse bacche con buccia variabile dal giallo all’arancione, e polpa interna rosso acceso o bronzo.

Rispetto ai classici cachi hanno una forma un po’ più schiacciata e ovale. I semi sono contenuti all’interno.

Caco vanigliato: coltivazione

Terreno

Il terreno ideale per i cachi vaniglia è soffice, ricco di sostanza organica e drenante, per evitare la formazione di ristagni idrici che possano compromettere lo sviluppo della pianta.

Gli alberi vanno coltivati a distanza di almeno 5 metri uno dall’altro, onde evitare scontri di chiome, visto che la chioma globosa di quest’albero occupa davvero molto spazio.

Clima ed esposizione

Data la sua origine, il caco vaniglia può essere definita una pianta adatta a climi semitropicali.

Resistono bene alle alte temperature, quindi, mentre già a -10 iniziano a patire il freddo. Possono sopravvivere fino a -15°, sotto questa soglia saranno soggetti a gravi problemi.

L’albero di caco vanigliato è molto sensibile agli spostamenti: per questo va subito trapiantato sul terreno definitivo, avendo cura che questo non sia soggetto a gelate durante il primo anno di vita.

L’esposizione in pieno sole è da favorire.

Moltiplicazione

cachi vaniglia

L’albero di caco vaniglia si propaga solitamente per margotta o per innesto.

La margotta, utilizzata in alternativa alla talea, consiste nel far formare nuove radici da un punto qualunque del ramo senza distaccarlo dalla pianta madre.

Per l’innesto, invece, si scelgono solitamente varietà di portainnesto resistenti al freddo.

La messa a dimora della pianta si esegue in tardo autunno o dopo l’inverno, se il terreno è soggetto a gelate durante il primo anno.

Concime

Come tutti gli alberi da frutto, la concimazione da effettuare prima della messa a dimora, durante la fase di lavorazione del terreno, è la più importante nella vita di una pianta.

Il terreno per il caco vaniglia deve essere concimato con concimi ricchi di azoto, soprattutto nelle piante più giovani.

Le piante adulte avranno bisogno ogni anno di un concime completo con potassio, azoto e fosforo.

Irrigazione

Annaffiare regolarmente il caco vaniglia durante il suo primo anno di vita è importante per continuare a dare nutrimento alla pianta, fino alla sua crescita in albero.

Al caco vaniglia, una volta adulto, basteranno poi le normali piogge invernali per mantenere il suo stato idrico.

Resta fondamentale l’attenzione alla preparazione e alla scelta del terreno per evitare i ristagni idrici.

Potatura

Il caco vaniglia segue le indicazioni del caco e del caco mela per la potatura.

Questa va effettuata dopo l’inverno, e riguarda soprattutto i rami secchi, improduttivi o che intercettano altri rami, impedendo la produzione di frutti.

La potatura di produzione è molto importante in questo tipo di alberi dalla chioma globosa.

Raccolta

albero cachi vaniglia

Il caco vaniglia giunge a maturazione all’inizio dell’inverno, intorno al mese di novembre.

In questo periodo la buccia raggiunge un tono giallo o arancione molto caldo, simbolo dell’avvenuta maturazione.

Se fosse lasciato maturare sull’albero, il peso del frutto potrebbe causare il distacco del rametto e la sua caduta.

Per questo il caco vaniglia viene raccolto prima di aver raggiunto la piena maturazione, e viene quindi fatto maturare ponendolo tra mele profumate che, producendo acetilene ed etilene, favoriscono il processo di produzione dello zucchero all’interno del caco vaniglia.

Proprietà del caco vanigliato

Il caco vaniglia è un frutto molto zuccherino: per 100 grammi di polpa contiene ben 18 grammi di zucchero. Di contro contiene pochissimi grassi e proteine.

Il frutto è un vero e proprio concentrato di vitamina C e betacarotene, rivelandosi una vera arma di vantaggio contro influenze e raffreddore – e maturano proprio nella stessa stagione del picco influenzale.

Il caco vanigliato può avere effetti rilassanti per la motilità intestinale se mangiati maturi, mentre, se consumati ancora acerbi, possono essere astringenti.

E’ inoltre disintossicante per il fegato e costituiscono un carico di energia unico per bambini e sportivi.

Da evitare, invece, se si segue una dieta ipocalorica o se si è affetti da diabete.

Malattie del caco vanigliato

Il caco vaniglia è una pianta molto resistente agli attacchi endemici.

Tra i suoi nemici naturali troviamo la mosca mediterranea, da debellare con l’uso di insetticidi adatti.

Le piante più vecchie possono andare incontro al marciume dei frutti, colpiti da una macchia nera, e nell’ingiallimento delle foglie.

 

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Caco vanigliato: caratteristiche e coltivazione ultima modifica: 2019-02-16T08:30:26+00:00 da Simona Ruisi

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