Sarchiatura: cos’è e come viene eseguita

sarchiatura

Cos’è la sarchiatura? Perché viene fatta? È davvero così utile?

Indice

Sarchiatura

La sarchiatura è la tecnica agronomica più conosciuta e diffusa. Consiste nello smuovere lo strato più superficiale del terreno (2-8 cm). Viene eseguita con coltura in atto e si deve prestare molta attenzione affinché le piantine non vengano danneggiate.

Può essere eseguita in due modi:

  1. Manualmente: in questo caso si utilizzano zappe o zappette, infatti prende il nome di zappettatura o più semplicemente zappatura. È la pratica agricola assolutamente più antica che ormai viene eseguita solamente nel proprio orto di casa o al limite per lavori di rifinitura, soprattutto in serra.
  2. Meccanicamente: è una pratica più moderna, eseguita con attrezzi elittrico-meccanici da attaccare al trattore.

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Obiettivi

Il primo e più importante obiettivo della sarchiatura è molto simile a quello della estirpatura, cioè la distruzione delle erbacce. Le erbacce possono entrare in competizione con le piante che abbiamo coltivato perché possono toglierle acqua e nutrienti. Se questo succede, la nostra coltura è compromessa e potrebbe produrre meno di quanto ci si aspetti.

L’utilità di questa lavorazione, per quanto riguarda l’apporto di acqua e nutrienti, ha sempre suscitato grande interesse da parte degli agronomi e degli agricoltori, tanto da creare il detto:

“Una sarchiatura vale più di una irrigazione”

Questo aforisma è certamente molto antico se si pensa che, soprattutto oggi, le malerbe possono essere eliminate anche con prodotti chimici, quali gli erbicidi.

Ma allora la sarchiatura è veramente utile?

La risposta a questa domanda è “Sì”, in quanto questa opera agronomica può influire sull’apporto idrico anche indipendentemente dalla presenza di erbacce.

Ecco allora che ne nasce un secondo obiettivo per il quale viene adottata questa tecnica agronomica, cioè quello di aiutare la coltura a risparmiare acqua.

Infatti, smuovendo lo strato di terra più superficiale, si provoca una minor evaporazione di acqua dal terreno e una minor risalita di acqua dagli strati leggermente più profondi. Questo porta a due effetti assolutamente positivi:

  • Si crea ai piedi della pianta una sorta di pacciamatura che attenua il fenomeno della crepacciatura.
  • Si causa una interruzione della risalita di acqua dal suolo, prima che questa arrivi a contatto con l’atmosfera e quindi possa essere presa dalle radici delle piante.

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Altri effetti positivi della sarchiatura sono:

  • Rottura della crosta
  • Arieggiamento del terreno
  • Riscaldamento del terreno (specialmente in autunno-inverno)
  • Stimolo alla nitrificazione primaverile
  • Interramento di concimi (distribuiti durante la coltura, come per esempio l’urea)
  • Aumento della permeabilità superficiale (e quindi diminuzione delle perdite di acqua per scorrimento in superficie)

Quando eseguire la sarchiatura

La sarchiatura può essere eseguita quanto la coltura viene seminata in file, sia che esse siano arboree o erbacee. Le piante che si avvantaggiano più di altre della sarchiatura sono la bietola, il mais, il pomodoro, il tabacco e la patata.

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Sarchiatura: cos’è e come viene eseguita ultima modifica: 2017-11-13T13:37:23+00:00 da Elia Valmori

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