La semina del prezzemolo è un’operazione sicuramente importante: sapere come farla è, infatti, la base per la corretta coltivazione di questa preziosa erba aromatica, particolarmente utilizzata nella cucina italiana.
Versatile, resistente e ricco di proprietà benefiche, questa tipologia di cultura può essere facilmente gestita anche da chi è alle prime armi, ma proprio per questo la sua semina diventa il primo passo per avere a disposizione foglie fresche per mesi. Ecco perché nelle prossime righe analizzeremo tutto quello che bisogna sapere su questo argomento: quando e come seminare il prezzemolo, come curarlo e raccoglierlo, sia in vaso che in piena terra.
Indice
Quando seminare il prezzemolo?
Uno degli aspetti più importanti relativi alla coltivazione del prezzemolo è scegliere il momento giusto per la semina. Il prezzemolo è una pianta rustic e, proprio per questo motivo, può essere seminata più volte durante l’anno.
Parlando per grandi linee, il periodo migliore per la semina del prezzemolo va da marzo a settembre, ma in alcune regioni è possibile anticipare la semina già a febbraio, se le temperature superano i 10°C.
Se vuoi una raccolta primaverile, la semina deve essere fatta a fine inverno in un ambiente protetto. Se, invece, punti ad un raccolto estivo-autunnale, la semina si effettua direttamente in primavera in pieno campo. C’è anche una terza alternativa: in questo caso, il prezzemolo può essere coltivato anche in autunno, ma solo in zone dal clima mite.
Come preparare il terreno per la semina del prezzemolo
La buona riuscita della semina del prezzemolo in orto dipende fortemente dalla corretta preparazione del terreno. Questa pianta predilige un suolo ben drenato, fresco, ricco di humus e con un pH compreso tra 6 e 7.
Il consiglio che ti diamo è quello di lavorare il terreno in profondità prima della semina, rimuovendo eventuali zolle e incorporando concime organico maturo, come compost o letame ben decomposto.
Un consiglio essenziale è quello che riguarda l’evitare la formazione di ristagni d’acqua, che possono causare il marciume radicale. Nel caso di terreni argillosi o pesanti si può migliorare la struttura aggiungendo sabbia o torba.
Nel caso si scegliesse di seminare in vaso, è bene scegliere un terriccio universale ben drenante e contenitori con fori di scolo: in questo caso, l’aggiunta di un fondo di argilla espansa aiuterà a evitare eccessi di umidità.
Tecniche di semina: come seminare il prezzemolo correttamente
Il prezzemolo può essere seminato a spaglio o a file. La semina a spaglio è veloce e adatta ai piccoli spazi, ma rende difficile il diradamento, mentre la semina a file è invece più ordinata e facilita le operazioni di manutenzione e raccolta.
I semi, in questo caso, vanno interrati a una profondità di circa 1 cm, mantenendo una distanza di 25-30 cm tra le file. I semi di prezzemolo hanno una germinazione lenta e possono impiegare anche 15-20 giorni per emergere.
Un trucco utile? Mettere i semi in ammollo in acqua tiepida per 12-24 ore prima della semina per accelerare il processo.
Dopo la semina, ti consigliamo di compattare leggermente il terreno e innaffiare delicatamente, mantenendo il suolo umido ma non bagnato.
Germinazione e prime cure del prezzemolo
Una volta seminato, quello che serve quando si tratta il prezzemolo è solo un po’ di pazienza e la consapevolezza che la germinazione lenta è un fenomeno assolutamente normale. Durante questa fase, è fondamentale mantenere l’umidità costante e proteggere il letto di semina da sbalzi termici o eccessiva esposizione al sole.
Appena le piantine avranno emesso 2-3 foglie, sarà possibile effettuare il diradamento, lasciando una distanza di circa 10 cm tra le piantine per favorire lo sviluppo delle foglie.
Il prezzemolo è una pianta biennale: questo vuol dire che nel primo anno produce foglie, mentre nel secondo tende a montare a seme. Nel caso volessi coltivarlo per uso specificatamente culinario, ti consigliamo di raccoglierlo nel primo anno, quando le foglie sono più tenere e aromatiche.
Semina prezzemolo in vaso: consigli pratici
Coltivare il prezzemolo in vaso è ideale per chi non ha un orto, ma vuole avere sempre a disposizione foglie fresche sul balcone o sul davanzale. Fortunatamente, la semina in vaso si effettua esattamente come in piena terra: si distribuiscono i semi su un substrato umido e si coprono con uno strato sottile di terra.
I vasi devono essere profondi almeno 20 cm, preferibilmente in terracotta per favorire la traspirazione. È importante posizionarli in una zona soleggiata o a mezz’ombra, e irrigare con regolarità per mantenere il terriccio sempre umido, ma non inzuppato.
Un vantaggio della coltivazione in vaso è la possibilità di prolungare il ciclo produttivo anche in inverno, spostando i vasi in una zona protetta o utilizzando un telo di copertura.
Irrigazione e concimazione del prezzemolo
Il prezzemolo ha bisogno di irrigazioni regolari, soprattutto nei mesi estivi. Il terreno deve restare fresco ma mai saturo e proprio per questo è meglio annaffiare nelle ore del mattino, evitando di bagnare troppo le foglie per limitare il rischio di malattie fungine.
Per quanto riguarda la nutrizione, il prezzemolo risponde bene a una concimazione leggera ma costante. Se il terreno è stato arricchito con compost prima della semina, non saranno necessari molti interventi. In caso contrario, si può utilizzare un fertilizzante liquido per piante da orto ogni 3-4 settimane, oppure del compost maturo sparso sulla superficie del terreno.
Raccolta del prezzemolo: tempi e modalità
Dopo la semina del prezzemolo, ovviamente, inizia la raccolta: questo processo, in genere, inizia circa 60-70 giorni dopo la semina, quando le piante sono ben sviluppate. Le foglie si tagliano alla base, preferibilmente con delle forbici, prelevando sempre le foglie più esterne e lasciando intatto il cuore della pianta per favorire la ricrescita.
In condizioni favorevoli, si può continuare a raccogliere per diversi mesi. Per mantenere la pianta in produzione, è utile eliminare eventuali fiori o steli che tendono a svilupparsi nel secondo anno, evitando così la fioritura precoce e il decadimento della pianta.
Malattie e parassiti del prezzemolo
Il prezzemolo è generalmente resistente, ma può essere colpito da afidi, septoria del prezzemolo, o da malattie fungine come la peronospora. Per prevenirli, è consigliabile mantenere il terreno ben drenato, evitare l’eccesso di umidità e praticare una buona rotazione colturale.
In caso di attacco di afidi, si può intervenire con sapone molle o decotti naturali (come quello all’aglio o ortica). Evita prodotti chimici se raccogli frequentemente le foglie per uso alimentare.
Conservazione del prezzemolo
Finita la semina e completata la raccolta, arriva il momento di conservare il nostro prezzemolo. In genere, questa pianta si consume fresca, ma può essere anche messo da parte per i mesi invernali. Le foglie si possono tritare finemente e congelare, oppure essiccare all’ombra e conservare in barattoli ermetici. In alternativa, si può conservare sott’olio in piccoli vasetti, coprendolo completamente con olio extravergine d’oliva.
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!