Pianta mangiafumo: consigli, coltivazione, cura di questa coltura

Pianta mangiafumo

La pianta mangiafumo è oggi molto popolare e tra le più note c’è sicuramente quella con il nome botanico di Beaucarnea recurvata (piede di elefante) appartenente alla famiglia delle Asparagaceae ed originaria del Sud America.

Questa pianta può crescere fino a otto metri di altezza nelle zone di origine anche se si svilupperà meno rapidamente in casa o in ufficio. La Beaucarnea recurvata ha bisogno tra l’altro di spazio, poiché se le foglie sfregano contro un muro, sulla loro superficie tendono a formarsi dei punti marroni.

Indice

Le principali caratteristiche della pianta mangiafumo

La Beaucarnea è una delle migliori piante mangiafumo e si erge su un fusto semi legnoso molto simile ad una bottiglia; infatti, alla base presenta un rigonfiamento che non nasce a caso in quanto serve per accumulare acqua.

Il fusto tra l’altro all’apice forma un ciuffo di foglie di una tonalità verde intenso e che strutturalmente si presentano lunghe, sottili e leggermente curve verso il basso. La pianta mangiafumo in oggetto può proporre sporadicamente anche dei fiori, ma questa è una prerogativa soltanto negli esemplari in età avanzata.

Alcune specie di questa pianta mangiafumo come ad esempio la Beaucarnea recurvata, talvolta generano dei fiori abbastanza grandi di una tonalità sul giallo pallido.

Per quanto riguarda invece altri importanti dettagli della Beaucarnea, in primis è importante sottolineare che è un esemplare della specie dioica, e cioè presenta semi maschili e femminili che producono solo fiori del rispettivo sesso.

In secondo luogo va detto che la Beaucarnea produce anche dei frutti simili a delle bacche e che contengono da due a tre semi.

Perché la Beaucarnea viene definita una pianta mangiafumo?

Quali sono le piante mangiafumo?

Le specie di pianta mangiafumo sono tante, ma tutte assorbono gas e fumi di vario tipo

La Beaucarnea è nota con l’appellativo di pianta mangiafumo in quanto per natura vanta la capacità di assorbire qualsiasi tipo di gas e fumo senza che il suo fogliame subisca danni strutturali, e lo stesso dicasi per l’apparato radicale.

Questa peculiarità rende quindi la pianta mangiafumo in oggetto ideale per arredare con gusto un qualsiasi ambiente, e con il vantaggio che assorbe i fumi compreso quello generato dalla combustione del tabacco.

Tuttavia in quest’ultimo caso è doveroso aggiungere che la capacità di assorbimento del fumo di sigarette è limitato ad un paio ogni giorno.

Pianta mangiafumo: come si coltiva?

Le piante mangiafumo sono degli esemplari che vale la pena regalare anche a coloro che non vantano il cosiddetto pollice verde; infatti, riescono a proliferare a qualsiasi avversità compresa quella ambientale.

Tuttavia per farle crescere sane e rigogliose è opportuno posizionarle in un contesto abbastanza luminoso e non esposto a fredde correnti d’aria. Lo stesso discorso vale per l’eccessivo calore, per cui bisogna tenerle lontane da stufe e radiatori. La collocazione ideale è quindi in una stanza con una temperatura compresa tra i 10 e i 20 gradi.

Un altro valido motivo per considerare la pianta mangiafumo come componente d’arredo della propria casa o come regalo ad amici e parenti, è legato al fatto che non necessita di frequenti annaffiature grazie soprattutto alla sacca alla base del fusto che funge da serbatoio dell’acqua.

A tale proposito va altresì aggiunto che nel periodo invernale è sufficiente irrigarla una volta al mese, mentre in estate due volte a settimana.

Irrigazione, concimazione e potatura della pianta mangiafumo

In genere fornire annaffiature moderate nel periodo di crescita che va da marzo ad agosto e un po’ di più rispetto all’inverno è un ottimo modo per curare qualsiasi tipo di pianta mangiafumo.

Tuttavia, non bisogna mai lasciare le radici nell’acqua, poiché ne provoca la putrefazione. Premesso ciò, va altresì aggiunto che questo è il motivo per cui può stare senza acqua per diverse settimane nel periodo invernale.

Se vai in vacanza puoi tuttavia riempire il sottovaso (quasi a metà) in modo da garantire alla pianta mangiafumo una corretta idratazione per circa tre settimane. Per massimizzare il risultato, puoi anche optare per la creazione di un substrato aggiungendo nel suddetto contenitore della ghiaia in modo che l’acqua tracimi lentamente nell’apparato radicale attraverso il foro sottostante il vaso.

Per quanto riguarda invece la concimazione delle piante mangiafumo, va detto che per quasi tutte le specie compresa la Beaucarnea recurvata non c’è bisogno di molta nutrizione. Dopo l’acquisto la pianta può infatti rimanere senza cibo anche per mesi.

Da ciò si evince che è sufficiente fornirgli un minimo di nutrimento solo in primavera o in estate e senza mai eccedere nel dosaggio, poiché può comportare la combustione delle radici. Una volta che la pianta mangiafumo diventa adulta e tendenzialmente si sviluppa in altezza, è sicuramente una buona idea trapiantarla in un vaso più grande.

Tale operazione che va eseguita in primavera ne stimolerà la crescita, ma il vantaggio principale è legato al fatto che un maggior quantitativo di terriccio fa in modo che l’acqua sia più diffusa e ci siano meno possibilità di marciume radicale.

A margine va aggiunto che se la pianta mangiafumo diventa troppo grande, è possibile optare per una piccola potatura. In questo caso basta segare il tronco all’altezza desiderata.

Dopo la suddetta operazione, il tronco rimanente consuma pochissima acqua, ma è tuttavia meglio sigillare la parte tagliata con della cera vergine o della resina per evitare il rischio di infezioni batteriche.

Pianta mangiafumo: malattie e parassiti

La pianta mangiafumo in appartamento

La pianta mangiafumo è perfetta per la vita in appartamento

La pianta mangiafumo in genere non soffrirà facilmente di foglie scolorite né tantomeno è soggetta all’attacco di parassiti. Quello che tuttavia può succedere riguarda le foglie inferiori che fisiologicamente moriranno, per cui puoi semplicemente rimuoverle tirandole via.

Eseguendo questa operazione non dovrai tra l’altro preoccuparti se l’arbusto dovesse risultare spoglio; infatti, ben presto nasceranno nuove foglie nella parte alta. Se la pianta d’appartamento in oggetto appare invece troppo scura o ha ricevuto eccessiva acqua, non produrrà foglie fresche.

A margine è importante sottolineare che ai gatti piace masticare le foglie della pianta mangiafumo, per cui ti conviene prestare attenzione a ciò, anche se va sottolineato che l’alimento non è per nulla tossico.

Curiosità sulla pianta mangiafumo

Tra le principali curiosità che caratterizzano gran parte delle piante mangiafumo tra cui la stessa Beaucarnea, una particolare è la classica presenza di una sorta di sacca in prossimità della base che si rivela un eccellente serbatoio idrico.

Sempre in riferimento al suddetto esemplare di pianta mangiafumo ma comune anche ad altre specie della stessa natura, va aggiunto che strutturalmente si presenta come un albero e con un apparato fogliare arricciato quasi come se volesse agguantare il fumo presente in un ambiente in cui viene posizionata.

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


Pianta mangiafumo: consigli, coltivazione, cura di questa coltura ultima modifica: 2021-12-10T16:08:41+00:00 da Giulia Corrias

Articoli correlati