Orto biointensivo: un nuovo modo di coltivare

orto biointensivo

Hai mai sentito parlare dell’orto biointensivo? Tra le nuove tecniche di coltivazione biosostenibili, l’orto biointensivo rappresenta una svolta per coltivazioni da piccole, medie e grandi estensioni che distribuisce in maniera puntuale e precisa le risorse per non sprecarle.

Continua a leggere per scoprire i principi che guidano l’idea di un orto biointensivo e come costruirne uno.

Indice

Cos’è un orto biointensivo

orto biointensivo

Un orto biodinamico è un metodo di coltivazione che combina tecniche antiche e moderne per ottenere raccolti abbondanti e sostenibili. Si basa sull’uso efficiente delle risorse naturali, come il suolo, l’acqua e l’energia, e sull’equilibrio degli ecosistemi.

Origine del nome

Il termine “biointensivo” è stato coniato dal pioniere dell’agricoltura biodinamica, Ernst Götsch, negli anni ’70. Götsch ha sviluppato un metodo di coltivazione che combina tecniche biodinamiche con tecniche moderne, come la rotazione delle colture e l’uso del compost, noto come agricoltura sintropica.

In cosa consiste un orto biointensivo

La realizzazione di un orto biodinamico è basata su alcuni principi che ben si sposano con l’idea di biosostenibilità, e vanno dalla cura del terreno alla razionalizzazione delle risorse, fino a una produzione sostenibile e adatta alle esigenze alimentari senza surplus.

Vediamo di seguito punto per punto i principi di questa tipologia di coltivazione.

Utilizzo efficiente delle risorse

L’orto biointensivo si basa sull’uso efficiente delle risorse naturali, come il suolo, l’acqua e l’energia. Questo significa che si cerca di ottenere il massimo raccolto con il minimo impatto ambientale, razionalizzando le risorse con tecniche in grado di contingentarne l’utilizzo.

Riduzione dei costi

Una coltivazione biointensiva richiede un minore effort energetico e un consumo inferiore di materiali rispetto all’agricoltura convenzionale. Per questo, è un metodo di coltivazione economicamente sostenibile, adatto a imprese start-up e a piccole produzioni agricole locali.

Salute del suolo

Uno dei principi della coltivazione ecosostenibile è il rispetto del terreno e della natura. L’orto biointensivo non solo tiene in considerazione le necessità del terreno e le asseconda, ma mira a migliorare la salute del suolo. Ciò è reso possibile grazie all’uso di tecniche che favoriscono la fertilità del terreno, come la rotazione delle colture, l’uso del compost e la copertura del suolo.

Biodiversità

Biointensivo si accompagna con biodiversità: nella coltivazione biointensiva non è previsto l’uso di pesticidi, insetticidi e prodotti chimici, bensì un controllo naturale delle infestati e degli insetti, preservando quelli utili alle colture stesse.

Autosufficienza

Il fine ultimo di un orto coltivato in maniera biointensiva è l’autosufficienza alimentare. Ciò significa fornire ciò che serve all’approvvigionamento alimentare, senza creare un eccesso che mette a dura prova la salute del terreno. Oltre che in città, questo tipo di coltivazione può essere impiegata anche in spazi piccoli, come un orto casalingo.

Come fare un orto biointensivo

orto biodinamico

Ora che sono noti i principi della coltivazione biointensiva, scopriamo come ricrearla all’interno di un orto o di un terreno coltivabile di un’impresa agricola.

Per mantenere sano e pulito un terreno biointensivo, ecco di cosa dovresti tener conto:

  • Scelta del luogo: l’orto biointensivo deve essere posizionato in un luogo soleggiato e con un buon drenaggio.
  • Preparazione del terreno: il terreno deve essere lavorato in profondità e arricchito con compost.
  • Realizzazione dei bancali: i bancali devono essere alti almeno 30 cm e larghi almeno 1 metro.
  • Scelta delle piante: le piante da orto biointensivo devono essere compatibili tra loro e con il clima della zona.
  • Coltivazione in consociazione: la consociazione è una tecnica che consiste nel coltivare insieme due o più piante che si aiutano a vicenda.
  • Irrigazione regolare e adeguata: l’irrigazione è fondamentale per il successo dell’orto biointensivo.
  • Pulizua dell’orto: è importante rimuovere le erbe infestanti e le foglie morte per prevenire la diffusione di malattie e parassiti.

Camminamenti e bancali

I camminamenti devono essere larghi almeno 40 cm per consentire il passaggio agevole. I bancali devono essere alti almeno 30 cm per facilitare il lavoro e ridurre la crescita delle erbacce.

Distanza tra le piante

La distanza tra le piante deve essere sufficiente per consentire alle piante di crescere e svilupparsi correttamente. In generale, le piante da orto biointensivo vengono coltivate a una distanza di circa 30 cm l’una dall’altra.

Lavorazione del suolo

La lavorazione del suolo deve essere minima per preservare la struttura del terreno. Si consiglia di lavorare il terreno una sola volta all’anno, in autunno, per incorporare il compost.

Cosa piantare in un orto biointensivo

Se pensi che un orto biointensivo possa contenere solo poche specie coltivabili, sappi che invece questo genere di terreno è ideale per un grandissimo numero di coltivazioni.

Tra gli ortaggi, ad esempio, puoi piantare con successo pomodori, peperoni, zucchine, melanzane, cetrioli, fagiolini, piselli, insalata, spinaci, ravanelli, carote, patate, cipolle, aglio, utilizzando il sistema di rotazione delle colture per nutrire il terreno con elementi sempre diversi.

Come erbe aromatiche sono indicati basilico, timo, rosmarino, salvia, menta, da disporre lungo i camminamenti per non subire l’influenza delle piante fruttifere. Infine, come frutta, è ideale per accogliere arbusti e alberi di dimensioni medie, come piante di fragole, mirtilli, more e lamponi.

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Orto biointensivo: un nuovo modo di coltivare ultima modifica: 2023-10-18T14:03:05+00:00 da Simona Ruisi

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