Bignonia resistente al freddo: come prendersene cura

bignonia resistente al freddo

La bignonia resistente al freddo è una spettacolare pianta rampicante con dei fiori simili alla rosa e che si presenta vigorosa, interessante e ideale per rivestire muri o pergolati.

Questo esemplare è perfetto per ogni stagione, e quindi puoi godertela tutto l’anno purché te ne prenda cura seguendo attentamente quanto descritto nei vari passi della presenta guida.

Indice

Le principali caratteristiche della bignonia

La bignonia rossa

La bignonia rossa è una delle tante varietà disponibili per il tuo giardino

La bignonia e in particolare quella rosa è senza dubbio una pianta da tenere in considerazione. Con la sua crescita agile (può raggiungere più di 5 m di altezza) vestirà qualsiasi parete in un ragionevole lasso di tempo, sempre a condizione che l’aiuti con qualche sostegno.

Questo esemplare che appartiene alla famiglia delle Bignoniacee come quella rossa di cui ne è molto simile sia nell’aspetto che nei requisiti di cura ha un tronco corto, legnoso e contorto che conferisce al cespuglio un aspetto invecchiato nel tempo.

Le sue foglie sono invece decidue, composte e disposte in modo bizzarro; infatti, ne sono da sette a undici lanceolate od ovate. Ci sono tra l’altro varietà che si caratterizzano per avere foglie sempreverdi, semplici e composte e a seconda di quelle che scegli puoi trovare fiori nei colori rosso, rosa, giallo, bianco e di tante altre tonalità.

La bignonia rossa ad esempio è una delle specie più belle e coltivate, e si distingue per la sua crescita fino a 10 metri di altezza, con un tronco grosso e radici corte. Le sue grandi foglie sono pennate, i fiori sono rossi a forma di campana e la sua capacità di arrampicarsi è davvero sorprendente.

Se tuttavia intendi optare per altre specie, devi sapere che la bignonia gialla originaria del Texas, in Argentina e in paesaggi tropicali e subtropicali, è una specie di piccolo albero che raggiunge un’altezza dai 5 agli 8 metri.

Il suo legno è duro, con foglie composte e margini seghettati lunghe fino a 20 cm, oblungo-lanceolate. I suoi fiori gialli leggermente profumati e con numerosi semi sono lunghi meno di 2 cm e larghi 7 mm. Infine se la tua scelta ricade sulla bignonia bianca, va detto che è una specie conosciuta anche come Pandorea Jasminoides originaria della Malesia e dell’Australia.

Questa varietà di pianta rampicante con fusti legnosi raggiunge un’altezza dai 5 ai 6 metri. Le sue foglie sono di un verde scuro lucide, pennate e da giovani possono essere dentate con 3-7 foglioline, ovato-lanceolate. I fiori invece sono rosa pallido e più scuri al centro o bianco-rosati nel mezzo.

Come e dove coltivare la bignonia resistente al freddo

Il cespuglio di Pandora, questo il soprannome che i botanici hanno dato alla bignonia per il suo aspetto a forma di vaso indipendentemente dal suo luogo di origine, si sviluppa nell’area mediterranea e di conseguenza in qualsiasi altro luogo con condizioni simili. Resiste infatti in una certa misura alla brezza marina, quindi non è raro vederla nelle città costiere.

Inoltre si adegua molto bene alle basse temperature e quindi può reggere fino a circa quattro gradi sotto zero. La cosa importante è tuttavia di coltivarla esposta a sud o almeno dove ha abbastanza luce ed in un luogo protetto dal vento.

Una buona pratica in inverno, è eseguire la pacciamatura del terreno (alla base del tronco) utilizzando materiale vegetale secco come ad esempio resti di potatura, in modo che le radici vengano protette in caso di gelate eccessive.

La bignonia non ha particolari esigenze in termini di suolo; infatti, ti sarà sufficiente un substrato universale utilizzato per la maggior parte delle piante. Tuttavia, assicurati che il terreno abbia un drenaggio soddisfacente ed evita quello argilloso.

Per quanto riguarda invece le annaffiature, quelle estive dovrebbero essere abbondanti, ma senza allagare il terreno o soffocarne le radici, e con l’abbassamento delle temperature la frequenza delle irrigazioni va diminuita.

Infine. devi sapere che pur non avendo grandi fabbisogni nutritivi, i fertilizzanti organici sono appropriati per curare la bignonia resistente al freddo, specie se aggiungi humus di lombrico in primavera; infatti, con questa accortezza migliorerai le condizioni fisiche del substrato e aggiungerai anche ottimi minerali che renderanno la fioritura molto più rigogliosa.

Come prenderti cura della bignonia

Le cure della bignonia

Le cure della bignonia sono poche, ma essenziali

Il grande vigore di questa pianta rampicante resistente al gelo, ti costringerà a tenerla sotto controllo.

Non solo dovrai guidarla, tagliando e legandola qua e là per evitare che le sue diramazioni pendano male, ma sarà consigliabile potarla di più di tanto in tanto.

Il momento migliore per questa pratica (ogni due o tre anni) è subordinato alle dimensioni del tuo giardino, e deve essere comunque effettuata a fine inverno ossia prima che i suoi rami inizino a germogliare e nello specifico devi abbassarla in altezza.

Se invece hai optato per la coltivazione in vaso di piccole piantine di bignonia, devi sapere che crescerà adeguatamente e risulterà ideale per decorare patii e terrazzi. Tuttavia bisogna controllare le radici per fare in modo che si sviluppino regolarmente e sane, verificando la quantità di acqua e sole che ricevono.

Dopo 20 giorni, togli le radici con cura dal vaso e piantale in una buca profonda 9 cm e a non meno di 20 l’una dall’altra, quindi aggiungi dell’altro terriccio per coprirle.

Malattie e parassiti della bignonia

La bignonia resistente al freddo, in particolare nella varietà rosa, tende ad evitare magistralmente i parassiti, anche se con l’arrivo dell’estate e quando il clima è troppo secco, possono comunque comparire alcuni ragnetti rossi.

Tuttavia dovrai stare attento ad alcune malattie; infatti, specie se tendi a intasare il substrato, c’è il rischio di far generare dei funghi, per cui devi prestare attenzione quando procedi con le annaffiature.

Se dopo aver letto questa guida sei convinto di coltivare nel tuo giardino la bignonia resistente al freddo, miglior scelta non potevi fare poiché è sicuramente una pianta da utilizzare all’aperto.

Inoltre, una volta che le giovani piantine diventano adulte, le puoi inserire nel terrapieno del tuo giardino e sfruttarle come tende o barriere per impedire la visibilità in una determinata zona della casa in modo da regalarti una maggiore privacy.

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Bignonia resistente al freddo: come prendersene cura ultima modifica: 2021-12-23T17:34:34+00:00 da Giulia Corrias

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