QdC – Quaderno di Campagna e le banche dati IL: sono affidabili?

banche dati IL e QdC

Le regole che normano il settore primario e tutto il comparto agricolo nel nostro Paese sono davvero tante, soprattutto quando si parla di agricoltura biologica.

L’associazione di queste due parole, come sicuramente molti di voi sapranno, indica delle specifiche tecniche di coltivazione e allevamento in cui sono ammesse solo sostanze di tipo naturale (appunto, bio) e in cui sono assolutamente bandite sostanze di origine sintetica, come insetticidi o diserbanti.

Il motivo è semplice.

Ridurre l’uso di questi prodotti sintetici, infatti, aiuta a preservare il suolo, le colture e ha un impatto molto meno forte sugli elementi naturali come l’acqua e l’aria.

Ovviamente, lo status di agricoltura biologica non si guadagna solo a parole. È necessario seguire delle pratiche precise, osservare le normative vigenti (che cambiano spesso) e, soprattutto, poter dimostrare tutto in caso di verifica.

È in questo contesto che, appunto, dobbiamo inserire il Quaderno di Campagna.

Indice

Registro dei trattamenti: è obbligatorio?

Oramai lo abbiamo imparato: il registro dei trattamenti è uno strumento di cui tutti gli agricoltori devono dotarsi, proprio come dice la Legge Italiana con il comma 3 dell’art.42 del DPR n.290/01.

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E, proprio come dice la normativa, questo registro deve essere conservato almeno per i successivi 3 anni di modo da garantire una corretta tracciabilità e permettere la ricostruzione di tutto il processo produttivo.

Insomma, si tratta di tantissimi dati da avere sempre a disposizione in caso di controlli e che, ovviamente, devono essere redatti con una certa attenzione al dettaglio.

Se pensate, infatti, che compilare questo documento sia una semplice formalità, dovrete ricredervi. I controlli ci sono e le sanzioni sono piuttosto severe.

La presenza e correttezza del vostro registro dei trattamenti può essere verificata da:

  • Gli assessorati alla Sanità delle regioni e delle province autonome
  • Comando Carabinieri per la tutela della salute attraverso i NAS
  • Ispettorato centrale per la tutela della qualità e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari attraverso gli uffici periferici per le ispezioni e i laboratori dell’Ispettorato per i controlli analitici

Nello specifico, verranno richieste, queste informazioni:

  • I dati anagrafici relativi all’azienda
  • La denominazione della coltura trattata e la relativa estensione espressa in ettari
  • la data del trattamento, il prodotto e la relativa quantità impiegata, espressa in chilogrammi o litri
  • l’avversità che ha reso necessario il trattamento

Ora, però, una domanda potrebbe sporgere in maniera spontanea: al netto di tutto, come faccio a capire quale trattamento è effettivamente permesso e quale non lo è?

È qui che entra in gioco la conoscenza e la padronanza delle norme e dei regolamenti regionali e nazionali.

Registro  digitale: la garanzia degli aggiornamenti costanti

registro dei trattamenti

Ovviamente, in un contesto normativo che cambia, nel migliore dei casi, di anno in anno, è impossibile tenersi aggiornati sempre e comunque, ma è proprio con questi cavilli che, ogni anno, molti agricoltori vengono sanzionati.

La legge non impone all’agricoltore come questo registro dei trattamenti debba essere compilato, quindi potrà essere tenuto e redatto sia in formato cartaceo che avvalendosi dell’aiuto dei più moderni tool elettronici.

Nel primo caso, si deve far affidamento esclusivamente sulle proprie competenze e conoscenze, nel secondo caso, invece, si può contare su database completi e sempre aggiornati.

Per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli, quindi, è bene trovare uno strumento pratico e funzionale che vi garantisca un livello di affidabilità pressoché totale.

Quaderno di Campagna®, abbreviato QdC®, fa proprio questo garantendo tutta la conoscenza delle banche dati di Image Line, costantemente aggiornate da un team di 10 specialisti.

Così facendo, infatti, QdC® vi permetterà di compilare il registro in sicurezza ed effettuando oltre 50 controlli da etichette, disciplinari regionali e normativa sul biologico.

Ogni prodotto utilizzato deve essere utilizzato in base alle indicazioni di etichetta che cambiano costantemente nel tempo.

Per questo motivo, QdC® – Quaderno di Campagna®è integrato con le banche dati degli agrofarmaci, delle sostanze di base, dei corroboranti, delle trappole, degli ausiliari (FitoGest®), dei fertilizzati, dei biostimolanti, dei correttivi e degli ammendanti (FertilGest®) e dei vincoli legali territoriali (disciplinari di produzione regionali e vincoli ZVN).

In più, e questo è davvero di grande aiuto, ancor prima di eseguire il trattamento, Quaderno di Campagna® aiuta l’agricoltore a scegliere il prodotto giusto nel momento giusto, nel rispetto di vincoli, limiti e registrazioni.

Allora, vuoi provare questo tool e non rischiare spiacevoli inconvenienti? Scegli la versione giusta per te e inizia ora!

QdC® – Quaderno di Campagna®

via Giovanni Nicotera 29 00195 Roma

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QdC – Quaderno di Campagna e le banche dati IL: sono affidabili? ultima modifica: 2022-06-24T11:09:39+00:00 da Giulia Corrias

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