Concimazione ortensie: come nutrirle per fioriture abbondanti e colori intensi

ortensie di vari colori

Chiunque abbia avuto almeno una volta un’ortensia in giardino lo sa: poche piante sanno dare tanta soddisfazione. Le sue grandi infiorescenze colorate, la generosa fioritura estiva e la capacità di arredare anche gli angoli più ombrosi del verde ne fanno una delle regine dei giardini. Ma per ottenere tutto questo, c’è una regola fondamentale da seguire: una buona concimazione delle ortensie.

Nutrire correttamente queste piante è il segreto per ottenere fiori grandi, foglie lucide e colori intensi. Tuttavia, non basta usare un concime qualsiasi: occorre capire quando concimare le ortensie, che tipo di fertilizzante usare, e come adattare la nutrizione alle esigenze della pianta e del terreno.

Indice

Di cosa hanno bisogno le ortensie?

Le ortensie sono piante robuste, ma molto esigenti dal punto di vista nutrizionale. Per sviluppare fusti solidi, fogliame vigoroso e infiorescenze abbondanti, hanno bisogno di una buona quantità di nutrienti, in particolare azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), ma anche di microelementi come ferro, magnesio e calcio.

Ogni elemento ha un ruolo specifico: l’azoto favorisce la crescita delle foglie, il fosforo sostiene la formazione dei fiori e delle radici, mentre il potassio aiuta la pianta a essere più resistente e a migliorare la qualità della fioritura. È fondamentale mantenere un equilibrio: troppo azoto, ad esempio, può favorire solo la crescita vegetativa a discapito dei fiori.

Quando concimare le ortensie: il calendario ideale

ortense blu

La concimazione delle ortensie va fatta in diversi momenti dell’anno, con obiettivi diversi a seconda della stagione. La prima concimazione, spesso definita “di partenza”, si fa in primavera, quando la pianta riprende a vegetare dopo il riposo invernale. Questo intervento serve a fornire la spinta necessaria alla nuova crescita.

Un secondo intervento è consigliato tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, proprio nel momento in cui l’ortensia sta formando i boccioli. Questo aiuta la pianta a sostenere la produzione dei fiori, evitando stress e carenze.

Infine, un’ultima concimazione leggera può essere fatta a fine estate, prima che la pianta entri in riposo. In questo caso si usano fertilizzanti a basso contenuto di azoto, che rafforzano i tessuti e preparano l’ortensia all’inverno.

È importante sospendere le concimazioni tra l’autunno inoltrato e l’inizio della primavera, quando la pianta è in fase di riposo vegetativo.

Concime per ortensie: quale scegliere e come usarlo

Sul mercato si trovano numerosi prodotti specifici per ortensie, sia concimi granulari a lenta cessione, sia fertilizzanti liquidi da diluire nell’acqua dell’irrigazione. Entrambe le soluzioni vanno bene, ma hanno utilizzi diversi: i granulati si somministrano ogni 2-3 mesi, mentre i liquidi richiedono interventi più frequenti, ma agiscono più velocemente.

Per chi preferisce una gestione più naturale del giardino, ci sono anche concimi organici per ortensie, come il compost, il letame maturo o il sangue secco. Questi prodotti arricchiscono il terreno nel lungo periodo, migliorandone la struttura e la capacità di trattenere nutrienti e umidità.

Un’opzione interessante, soprattutto in vaso, è quella di alternare fertilizzanti organici e minerali, così da garantire un apporto costante e bilanciato di elementi nutritivi.

Il colore delle ortensie dipende anche dal pH: come intervenire

Una delle caratteristiche più affascinanti delle ortensie è la loro capacità di cambiare colore in base al pH del terreno. Le varietà “Hydrangea macrophylla”, in particolare, possono produrre fiori rosa o azzurri a seconda dell’acidità del suolo.

In un terreno acido (pH inferiore a 6), l’alluminio presente nel suolo diventa disponibile e dà ai fiori una tonalità azzurra o blu. Se invece il pH è neutro o leggermente alcalino, l’alluminio si blocca e i fiori tendono al rosa o al fucsia.

Per chi desidera ortensie azzurre, il consiglio è quello di acidificare il terreno, ad esempio con torba acida, solfato di ferro o fondi di caffè. Esistono anche fertilizzanti appositi per “ortensie blu”, che contengono solfato di alluminio.

Al contrario, per ottenere fiori rosa, si può aggiungere cenere di legna o calcare agricolo, che alza il pH e limita la disponibilità di alluminio.

Ortensie in vaso: come gestire la concimazione

ortensie viola

Coltivare ortensie in vaso è una scelta sempre più diffusa, soprattutto per chi vive in città o ha solo un terrazzo. Ma proprio per questo, la concimazione in vaso richiede ancora più attenzione. Il substrato disponibile è limitato e tende a esaurirsi rapidamente, per cui le piante vanno nutrite con regolarità.

In questi casi, meglio optare per fertilizzanti liquidi da diluire ogni 15 giorni in primavera e inizio estate. Importante anche rinnovare almeno una parte del terriccio ogni anno e controllare che il pH sia adatto alla varietà coltivata. Un buon terriccio per ortensie in vaso dovrebbe essere leggermente acido, ben drenante e ricco di sostanza organica.

Errori comuni da evitare

Uno degli errori più frequenti è concimare troppo o troppo poco. Un eccesso di fertilizzante, soprattutto se ricco di azoto, può portare la pianta a produrre tante foglie ma pochi fiori. Al contrario, una pianta affamata sarà debole, soggetta a malattie e con fioriture scarse.

Un altro errore è non considerare il pH del terreno, pensando che basti un buon concime per ottenere fiori colorati. In realtà, il colore dipende da un delicato equilibrio chimico, che può essere facilmente alterato da irrigazioni, trattamenti o fertilizzanti inadatti.

Infine, attenzione a non concimare nei periodi sbagliati, ad esempio in pieno autunno o durante l’inverno: si rischia solo di stressare inutilmente la pianta.

La concimazione delle ortensie è un passaggio fondamentale per ottenere piante sane, vigorose e fioriture spettacolari. Non si tratta solo di “dare da mangiare” alla pianta, ma di farlo nel modo giusto, con i prodotti adatti, nel momento più opportuno e tenendo conto delle esigenze specifiche della varietà e del terreno.

Chi sa osservare la propria ortensia, capire quando ha bisogno di una spinta e agire con consapevolezza, verrà sempre ricompensato da una pianta generosa e decorativa. Perché alla fine, come ogni buona relazione, anche quella con il proprio giardino è fatta di ascolto, equilibrio e cura costante.

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Concimazione ortensie: come nutrirle per fioriture abbondanti e colori intensi ultima modifica: 2025-08-26T10:10:04+00:00 da Giulia Corrias

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