Emergenza Xylella Puglia: aggiornate le zone delimitate

La Xylella fastidiosa, più comunemente nota solo come Xylella, continua a tormentare gli agricoltori pugliesi alle prese con questo batterio ormai da dieci anni.

L’emergenza Xylella in Puglia è sempre attiva, tanto da costringere il governo ad allargare le zone di delimitazione rivedendone i confini.

ulivi puglia

Ancora Xylella. La regione Puglia, attraverso un aggiornamento di legge del 23 agosto, ridefinisce ancora le aree di contenimento e di infestazione del batterio spostando i confini verso Nord e marcando interi comuni delle province pugliesi da Bari a Lecce.

L’unico modo per eliminare il batterio della Xylella, purtroppo, è il peggiore: abbattere l’albero e bruciarne ogni parte. Ne abbiamo già parlato nel nostro articolo “Xylella fastidiosa: la vera cura in una storia infinita“.

Secondo i dati del Servizio Fitosanitario regionale Puglia, la Xylella fastidiosa ha infettato più di 3000 alberi, di cui 800 già abbattuti. L’epidemia, purtroppo, non sembra conoscere punti di arresto, nonostante l’implementazione di nuove misure di sicurezza.

Indice

Xylella Puglia: le misure di prevenzione

In accordo con la Comunità Europea e il governo italiano, la Regione Puglia fa fronte all’emergenza Xylella aggiornano costantemente i dati e delimitando comune per comune le aree di infestazione.

Le aree in cui risiedono ulivi infetti da Xylella rientrano nella cosiddetta “zona di contenimento”: qui si attuano le misure di eliminazione del batterio abbattendo gli alberi.

Al di fuori di questa area, nella cosiddetta “zona cuscinetto”, non risiedono piante infette. Tuttavia, essendo vicine alla zona di contenimento, queste aree sono costantemente sorvegliate.

In virtù dei nuovi controlli effettuati, attraverso l’atto dirigenziale n. 674 del 9 agosto 2018, sono stati aggiornate le nuove zone di contenimento e zone cuscinetto con nuovi confini.

E’ da sottolineare che, anche se il provvedimento dovesse spostare i limiti delle aree di contenimento, ciò non annulla i provvedimenti già emanati in passato.

Se per alcune aree è stato disposto l’abbattimento degli alberi, questo deve avvenire anche se quelle aree non fanno ora più parte della zona di contenimento.

Xylella Puglia: le nuove zone di contenimento

malattia degli ulivi

Vediamo quindi come la nuova legge ha aggiornato le zone di contenimento e cuscinetto.

Zona infetta: all’interno della zona infetta da Xylella rimangono le intere province di Lecce e Brindisi, il comune di Locorotondo e alcuni comuni nella provincia di Taranto, inclusi tutti quelli confinanti con la provincia di Brindisi. Nella zona infetta sono stati individuati i focolai del batterio.

Zona di contenimento: nella zona di contenimento rientrano i comuni di Fasano, Cisternino e Locorotondo. Per altri comuni nelle province di Taranto e Brindisi si verifica uno stato di coesistenza fra zona contenimento e cuscinetto: in questi casi, è meglio consultare le mappe catastali continuamente aggiornate sul sito ufficiale dell’Emergenza Xylella. E’ possibile ricercare la tipologia di zona in base alle particelle catastali.

Zona cuscinetto: nella zona cuscinetto non è stata ritrovata un’infezione di Xylella, ma è continuamente tenuta sotto controllo per via della vicinanza alla zona di contenimento. Rientrano in questa zona i comuni di Massafra e Alberobello e alcune frazioni di Palagiano, Mottola, Monopoli, Putigliano, Castellana Grotte e Noci.

Come proteggere gli ulivi dalla Xylella

 

Negli ultimi dieci anni la Xylella ha causato perdite di proporzioni enormi sugli uliveti pugliesi.

Gli ulivi della Puglia, nella loro tradizione secolare, sono stati decimati da un batterio con una velocissima diffusione e un’enorme capacità di danneggiare la produzione locale.

Cosa si può fare per prevenire l’infestazione da Xylella? 

emergenza xylella

Nelle linee guida tracciate dal ministero e dalla regione Puglia sono presenti alcuni accorgimenti che possono limitare l’infestazione da Xylella per le piante non infette.

Tutto parte da una corretta gestione della pianta, e ciò include una buona lavorazione del terreno, una buona concimazione e una potatura effettuata nel periodo e nel modo giusto.

Lavorazione del terreno

Nella delibera ufficiale che include la descrizione completa delle misure fitosanitarie, la corretta lavorazione del terreno riguarda il controllo delle erbe infestanti, da effettuare con adeguata trinciatura e interramento delle erbe stesse.

Concimazione

Gli ulivi hanno bisogno di un concime bilanciato, per evitare stress e carenze nella crescita della pianta. Il miglior concime per gli ulivi è quello organico, e in alternativa quello chimico deve comunque contenere tutti i macro e micro elementi di cui la pianta ha bisogno.

Irrigazione

Un’irrigazione eccessiva produce abbondanza di acqua e quindi crescita smisurata di erbe infestanti, terreno fertile di cui la Xylella è ghiotta. Il controllo dell’irrigazione è fondamentale per evitare questo pericolo.

Potatura

Della potatura dell’ulivo abbiamo già parlato in questo articolo: “La potatura dell’olivo: suggerimenti pratici“.

In aggiunta a quanto detto, possiamo dire che è meglio evitare di potare l’ulivo nei giorni successivi alla pioggia, sempre per il problema che nasce dall’abbondanza di acqua.

Per prevenire la diffusione della Xylella si consigliano due tipi di potatura: quella ordinaria, da effettuare ogni due anni, e quella straordinaria, volta ad eliminare la lunghezza di alcune branchie.

Nel caso degli ulivi infetti da Xylella si osservano due ulteriori tipi di potatura: severa, con l’eliminazione di tutta la parte vegetativa e la conservazione di solo tronco e branche primarie prive di vegetazione; conservativa, con cui si eliminano solo le branche terziare e la loro vegetazione. In ogni caso, le parti infettate e rimosse vanno sempre bruciate completamente.

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Emergenza Xylella Puglia: aggiornate le zone delimitate ultima modifica: 2018-09-09T12:50:35+00:00 da Simona Ruisi

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