Spinosad: funziona davvero? Ecco quando e come usarlo

spinosad

Molti di voi già conoscono lo Spinosad. Ma funziona davvero questo insetticida?

Eccovi svelato quando e come usare lo Spinosad.

spinosad

Indice

Spinosad: origini e descrizione

Lo Spinosad è un insetticida naturale, estratto dai prodotti del metabolismo di un batterio tellurico (si trova nel terreno), il Saccharopolyspora spinosa.

Il Saccharopolyspora spinosa è un batterio appartenente all’ordine degli Actinomycetales o Actinomiceti, batteri con caratteristiche simili ai funghi.

Il principio attivo Spinosad è costituito dalla miscela di due tossine prodotte dal metabolismo di questo batterio, denominate spinosina A e spinosina B.

In quanto prodotto di fermentazione, Spinosad è ottenuto diversamente dai normali insetticidi di sintesi, pertanto i formulati a base di Spinosad sono stati inseriti dal maggio 2008 nell’allegato II B del Regolamento 2092/91 relativo alle sostanze attive ammesse in agricoltura biologica.

Proprietà fitosanitarie

Spinosad si attiva per contatto e ingestione. Le spinosine ha un’azione neurotossica, ossia danneggiano il sistema nervoso degli insetti che lo ingeriscono o semplicemente lo toccano.

Nel complesso, le spinosine interferiscono con le trasmissioni sinaptiche neurali e neuromuscolari, provocando un’ipereccitazione nervosa, per mezzo di convulsioni muscolari, seguita da paralisi.

L’effetto paralizzante si manifesta pochi minuti dopo l’assunzione e la morte nell’arco di 1-3 giorni.

L’attività biocida si espleta, secondo i gruppi sistematici, sugli stadi giovanili o sugli adulti.

spinosad

Organismi bersaglio

  • Tripidi (Frankliniella occidentalis, Drepanothrips  reuteri,  Thrips  major,  Thrips meridionalis, Thrips angusticeps, Thrips palmi),
  • Tignole della vite (Lobesia botrana e Clysia ambiguella),
  • Carpocapsa (Cydia pomonella),
  • Cydia molesta,
  • Anarsia lineatella,
  • Cydia funebrana,
  • Tortricidi ricamatori (Pandemis spp., Argyrotaenia pulchellana, Archips spp., Adoxophyes spp.)
  • Teleiodes decorella,
  • Fillominatori delle pomacee (Leucoptera scitella, Phyllonoricter spp. Cameraria ohridella),
  • Psilla del pero (Psyllapyri),
  • Nottue (Mamestra spp., Spodoptera littoralis e Heliothis armigera Agrotis ipsilon, Agrotis spp),
  • Pieris brassicae,
  • Pieris spp.,
  • Piralide (Ostrinia nubilalis),
  • Lepidotteri xilofagi (Cossus cossus e Zeuzera pyrina),
  • Minatori fogliari (Liriomyza trifolii e Liriomyza huidobrensis),
  • Mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata)
  • Mosca dell’olivo,
  • Verme rosso,
  • Capnode (Capnodis tenebrionis),
  • Dorifora (Leptinotarsa decemlineata),
  • Otiorrhynchus spp.,
  • Resselliella theobaldi,
  • Cecidomia del lampone (Lasioptera rubi),
  • Sesia del ribes (Sinanthedon tipuliformis),
  • Tentredine (Peteronidea ribesii) e Tentredine fasciata (Emphytus cinctus),
  • Tortrice dei germogli (Notocelia udmanniana),
  • Gortyna xanthenes,
  • Depressaria erinaceella,
  • Crioceris asparagi,
  • Napomyza gymnostoma,
  • Plutella xylostella,
  • Mosca del cappero (Capparimya savastanoi),
  • Cecidomia (Asphondylia spp.),
  • Nezara viridula,
  • Eurydema spp.,
  • Calocoris spp.,
  • Bagrada hilaris,
  • Acalles barbarus,
  • Cydia capparidan
  • Bega del garofano (Cacoecia pronubana)  o Lepidotteri defogliatori (Thaumetopoea  processionea, Thaumetopoea pityocampa, Lymantria dispar, Hyphantria cunea),
  • Metcalfa pruinosa,
  • Galerucella luteola.

Tossicità

Malgrado l’azione neurotossica nei confronti degli insetti, di efficacia paragonabile a quella dei vecchi fosforganici, lo Spinosad ha una tossicità bassissima nei confronti dei mammiferi.

Viste le sue cautele e le attenzioni per l’ambiente, dovete sapere che:

su bombi e api, il prodotto mostra un’elevata tossicità finché le superfici trattate sono umide, perciò si devono evitare irrorazioni durante la fioritura e, più in generale, ricorrere a trattamenti nelle ore serali. Anche la tossicità nei confronti dei pesci è leggera ma significativa.

spinosad

È’ indispensabile pertanto evitare l’applicazione di Spinosad nelle ore del giorno in cui le api sono in piena attività.

Nonostante questi limiti, l’impatto ambientale è basso perché il principio attivo è poco solubile in acqua, perciò non presenta rischi di inquinamento atmosferico per deriva e di inquinamento delle falde per lisciviazione.

Nel suolo si ferma nei primi centimetri del profilo e in superficie viene rapidamente degradato per via fotochimica.

All’interno dei vegetali viene altresì rapidamente metabolizzato, riducendo al minimo il rischio di accumulo di residui.

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


Spinosad: funziona davvero? Ecco quando e come usarlo ultima modifica: 2018-11-03T06:24:18+00:00 da Elia Valmori

Articoli correlati