Produzione olio di oliva 2018: previsione e differenze con anni passati

produzione olio di oliva 2018

Siamo in piena raccolta ma già ci arrivano i primi dati della produzione olio di oliva 2018. Dati positivi o negativi? E la qualità?

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Indice

Premessa

Per l’olivicoltura italiana, la produzione olio di oliva 2018 si prospetta poco positiva a causa della scarsa quantità di prodotto disponibile.

Le cause sono dovute principalmente a:

  1. naturale alternanza delle annate di “carica” e “scarica”,
  2. alle condizioni climatiche che si sono susseguite dall’inverno in poi.

I danni da gelo dello scorso inverno sono stati denominatore comune in molte regioni italiane e hanno favorito attacchi di patogeni o, nel peggiore dei casi, la morte di molti olivi.

Sembra, secondo alcune analisi effettuate in campo, che l’aumento della presenza di rogna dell’olivo in molte regioni italiane sia proprio dovuto alle ferite causate dal gelo, attraverso le quali è entrato il batterio responsabile della malattia.

Situazione attuale

Una quota consistente degli oliveti nazionali è ancora gestita secondo modalità non professionali e raramente le aziende sono specializzate nella produzione olivicola.

Gli ultimi anni evidenziano, invece, che la gestione dell’oliveto è sempre più complessa e non può prescindere da professionalità, specializzazione e capacità di cogliere le opportunità offerte dall’innovazione.

Monitorare le produzioni e intervenire nei modi e nei tempi opportuni diventa una condizione necessaria per ottenere qualità, quantità ma soprattutto continuità produttiva e di reddito.

Si rileva infatti che un tipo di conduzione che si può definire “professionale” ha portato negli anni scorsi, nelle stesse zone, a perdite pari al 20% della produzione, mentre una conduzione “amatoriale” è stata gravata da perdite pari al 70% (ISMEA, ottobre 2018).

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Elaisian: alta professionalità in agricoltura

Senza ombra di dubbio, l’avanzamento e l’innovazione della tecnologia hanno migliorato, in questi ultimi anni, l’attività lavorativa di moltissimi settori professionali. Tra questi settori vi è anche l’agricoltura.

Migliorare la produzione di olio non vuol dire solo aumentare il quantitativo della resa, ma anche incrementare la qualità dell’olio prodotto grazie alla salvaguardia dei nostri olivi.

Elaisian è un servizio che raccoglie dati scientifici affinché possa essere incrementata l’efficienza dell’uso delle risorse naturali e si possa prendere per tempo le misure preventive contro i danni dei fattori ambientali.

Ormai l’agricoltore non si può permettere di ipotizzare l’andamento stagionale tramite la propria veterana esperienza, rischiando spesso di perdere l’intera produzione vegetale, ma raccogliendo dati sul fabbisogno idrico, sull’umidità dell’aria, sulla temperatura e molto altro, attraverso dei dispositivi specifici.

Elaisian permette di controllare costantemente tutto ciò che avviene all’interno dell’oliveta.

La conseguenza positiva di tutto questo è indubbiamente il risparmio economico e quindi l’abbattimento dei costi fissi di gestione.

Elaisian permette il controllo continuo delle informazioni riguardo lo stato dei propri possedimenti tramite l’utilizzo di una piattaforma informatica.

Così facendo, l’agricoltore viene a conoscenza di tutto ciò che sta avvenendo sul campo mediante la ricezione di SMS ed e-mail direttamente sul suo telefonino, con annessi tutti i suggerimenti per quanto riguarda i tempi e le modalità di intervento.

Il monitoraggio in tempo reale di tutte le colture, permette alla piattaforma Elaisian anche di prevenire le malattie, le fitopatologie e i danni che si potrebbero manifestare a causa di fattori ambientali avversi.

In questo modo si ottimizzano tutti i processi di coltivazione, compresi i trattamenti fitosanitari, l’irrigazione e la fertilizzazione e diminuisce considerevolmente il rischio di malattie.

Produzione olio di oliva 2018

Secondo le prime indicazioni provenienti dalla rete di monitoraggio ISMEA, la produzione olio di oliva 2018 si stima intorno alle 265 mila tonnellate, che significherebbe una diminuzione del 38% rispetto dell’anno precedente.

A livello territoriale, emerge una divisione netta tra Centro-Nord e Mezzogiorno.

In particolare, al Nord si prevede un recupero della produzione di oltre il 30% rispetto all’anno precedente, grazie alla buona situazione della Liguria, mentre nelle aree del Centro si stima una lieve flessione produttiva legata alle problematiche di alcune aree di Lazio e Abruzzo, non compensata dagli aumenti stimati in Umbria e Toscana.

A pesare sul risultato complessivo è, tuttavia, la situazione al Mezzogiorno, da dove peraltro arriva oltre l’80% della produzione totale nazionale (AGEA, 2018), che quest’anno potrebbe vedere praticamente dimezzati i volumi rispetto alla campagna passata.

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ELAISIAN
www.elaisian.com
Via Aurelio Saliceti n. 10, 00153 – Roma
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Produzione olio di oliva 2018: previsione e differenze con anni passati ultima modifica: 2018-11-06T16:50:09+00:00 da Elia Valmori

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