Noi Siamo Agricoltura alla scoperta del Madagascar

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Il team di Noi Siamo Agricoltura in questi giorni si trova in Magadascar affiancando Aid4 Mada alla scoperta del territorio e delle risorse disponibili per il piano di coltivazione idroponica.

Il progetto, nato dall’associazione Aid4 Mada in collaborazione con noi e con la start-up Bloom Project, mira all’esportazione del know-how sulla coltivazione idroponica per creare nuove forme di agricoltura laddove il terreno e il clima non lo consentono.

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Prima dell’avvio del progetto, abbiamo accompagnato Aid4 Mada durante lo step di valutazione delle risorse territoriali, scoprendo nel Magadascar un bellissimo paese fatto da persone accoglienti, pronte a mettersi in gioco e desiderose di imparare qualcosa di nuovo.

Per la prima tappa abbiamo visitato Ambrosita, una località degli altopiani centrali famosa per la lavorazione artigianale del legno, nonché per le sue risaie, per la produzione del miele di montagna e per la presenza degli allevamenti di zebù, i bovini dalla doppia gobba che proprio in Madagascar si trovano nella loro forma più pura.

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Spostandoci verso il comune di Ambalavao ci siamo imbattuti in un gruppo di minatori. I minatori hanno ancora una grandissima importanza nell’economia locale: si fanno infatti carico dell’estrazione delle pietre con cui andranno costruite le case.

Ambalavao è ancora oggi il più grande centro di mercato dei zebù. Qui gli allevatori si incontrano per scambiare capi di bestiame, vendendo e acquistando da singoli zebù ad interi gruppi di vacche.

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La vera specialità di Ambalavao è però la produzione di carta, specialmente nel centro della città in cui risiede la fabbrica che produce carta antaimoro.

La carta antaimoro era un tempo la carta dei testi sacri, una pergamena su cui venivano riportate le gesta divine e i racconti da tramandare nel tempo.

Oggi viene decorata con disegni di fiori e venduta come souvenir, in ricordo dell’importanza di un tempo.

La produzione è ancora quella tradizionale: vengono prelevate le fibre dalla corteccia di avoha e bollite per diverse ore fino a ridurle in poltiglia. La pasta viene quindi diluita con acqua, stesa su un telaio e lasciata essiccare per ottenere strati sottili.

Ambalavao è rinomata anche per la produzione di canna da zucchero, patate americane e papaya.

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Proprio durante il nostro tragitto verso la città abbiamo incontrato un gruppo di donne e bambini intenti a vendere papaya al bordo della strada. Ci siamo fermati per regalare qualche palloncino e acquistare della frutta, con grande gioia da parte dei bambini e delle loro mamme.

Poco più avanti abbiamo lasciato la papaya ad un altro gruppo di bambini. La loro felicità è contagiosa e ci lascia sempre più convinti che il Madagascar sia un posto unico al mondo proprio per le persone che lo popolano.

Il nostro tour ci ha portato fino alla Riserva di Anja, un’area naturale in cui si possono incontrare lemuri, serpenti, camaleonti e zebù al pascolo.

Il cammino si è fermato a Rahonira, dove sosteremo per qualche giorno per visitare il deserto roccioso e il parco nazionale dell’Isola, il più frequentato del Magadascar.

Restate connessi per scoprire come prosegue il nostro viaggio!

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Noi Siamo Agricoltura alla scoperta del Madagascar ultima modifica: 2019-06-06T09:11:07+00:00 da Simona Ruisi

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