Le fattorie urbane sui tetti delle case, l’esempio della Brooklyn Grange

Avete mai pensato di sfruttare i tetti delle case in modo che questi potessero aiutare  l’ambiente e gli abitanti di un quartiere? Qualcuno ci ha già pensato e l’idea è risultata davvero innovativa: le fattorie urbane sui tetti delle case.

L’idea che sta alla base è quella di sfruttare al meglio questi edifici utilizzando l’idea che da sempre viene definita “suburbana” in un contesto prettamente urbano in una delle metropoli più grandi al mondo: New York.

Il progetto in questione prende il nome di Brooklyn Grange ed è nato precisamente nel 2010.

fattorie urbane - Brooklyn Grange

Proprio a New York, in un quartiere di Brooklyn l’idea che si è sviluppata è quella di avvicinare i tetti di due edifici creando proprio una fattoria a regola d’arte.

L’idea che ha preso forma a New York non è la prima in questa ottica, ma anche altri stati si sono mossi su questo fronte, in primis tra tutte la Germania, che su questo fronte risulta molto attiva. Si conta di fatto che sono nella capitale tedesca siano già state riprodotte 10 fattorie urbane sui tetti delle case.

Tra le più famose fattorie urbane troviamo anche la Lula Farms di Montreal e la fattoria brasiliana Deu Horta Na Telha.

fattorie urbane

Indice

Perché l’esempio di New York è così importante?

Le fattorie urbane come abbiamo detto sono molteplice dislocate nelle metropoli più famose ma a Newy York è stata creata la fattoria urbana più grande in assoluto.

La superficie totale di cui si parla è davvero incredibile e sorprendente. La totalità dell’area che è impiegata nella coltivazione raggiunge un ettaro. Ovviamente questa superficie è distribuita tra i due edifici impiegati nella costruzione della fattoria.

Cosa coltiva la Brooklyn Grange?

La Brooklyn Grange sfrutta per le sue coltivazioni delle cisterne raccolte di acqua piovana e il terreno in questione ha uno spessore di circa 25 cm. Ciò che viene coltivato principalmente sono verdure. In particolare all’interno della fattoria urbana vengono coltivati funghi e altri ortaggi, tutti destinati alle attività locali e ai ristoranti che impiegano prodotti biologici.

All’interno della Brooklyn Grange sono presenti anche trenta arnie, tutte destinate alla produzione di miele.

Come accennato, tutti i prodotti coltivati dalla Brooklyn Grange vengono venduti nei rioni locali, diventando così dei veri e propri prodotti a km 0.

Un altro importante progetto oltre a quello ambientale è quello educativo e rivolte ai più piccoli. La Brooklyn Grange di fatto, organizza un progetto di educazione ambientale per i bambini. Questi corsi prevedono e permettono ai bambini di conoscere ad esempio i cicli della natura e le principali funzioni delle piante.

Ovviamente anche in questo caso la fattoria urbana può avere diversi vantaggi ma al tempo stesso anche qualche critica. L’inquinamento di una metropoli di fatto potrebbe essere eccessivo e creare qualche problema.

D’altro canto però la Brooklyn Grange offre lavoro e soprattutto offre la possibilità agli abitanti della Grande Mela di degustare frutta e verdura prodotti nel loro territorio e completamente biologici. Come detto poi, offre un ampio spazio di discussione e di indagine sia per i più piccoli che per studi universitari in generale.

Ovviamente imitare la tradizionale campagna e le distese libere è impossibile ma grazie a questi progetti si posso rivalutare zone che in realtà sarebbe inutilizzate.

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Le fattorie urbane sui tetti delle case, l’esempio della Brooklyn Grange ultima modifica: 2018-01-28T10:34:19+00:00 da Nicole

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