La coltivazione della segale: una storia lunga millenni

Coltivazione della segale

La coltivazione della segale è antichissima: risale infatti al 1000 a.C. e, dopo il declino subito nel secondo dopoguerra, gode ora di una diffusa rivalutazione grazie alle sue proprietà nutrizionali.

Questo cereale è ideale se cerchi una pianta resistente alle malattie e poco esigente per quanto riguarda le concimazioni o l’uso di pesticidi. Ha però anche dei difetti: può essere poco produttiva e difficile da raccogliere.

Con questo articolo ti aiuteremo a orientarti nella coltivazione della segale, partendo proprio dalle sue caratteristiche generali.

Indice

La coltivazione della segale: caratteristiche generali

La coltivazione della segale può essere una manna dal cielo per il tuo terreno: questa coltura infatti viene utilizzata come fertilizzante verde (puoi approfondire qui) e come curatrice del suolo. Il tuo orto, insomma, ne trarrà ampi benefici.

Coltivazione della segale

La segale e tutte le caratteristiche da conoscere

Ma vediamo prima qualche caratteristica generale di questo cereale.

Appartenente alla famiglia delle Poaceae è una pianta erbacea originaria dell’Asia Minore. La segale, in quanto appartenente al gruppo dei cereali, è molto simile al frumento, dal quale si differenzia per queste caratteristiche principali:

  • ha una forma più allungata
  • lo stelo è più forte
  • le foglie sono più strette e corte
  • la spiga ha un aspetto più ruvido
  • le cariossidi sono più lunghe, più sottili e hanno un colore più scuro

Così come il frumento, anche la segale può fornirti una farina utile per la panificazione, sebbene meno pregiata.

Questo cereale si divide in segale invernale e segale estiva. La prima differenza tra queste due diverse varietà riguarda il clima di coltivazione:

  • la segale invernale può sfruttare bene l’umidità dei mesi più freddi e resistere bene a eventuali siccità primaverili; viene dunque coltivata soprattutto nell’Europa centrale, regione da cui infatti proviene la maggior parte della produzione mondiale di segale
  • la segale estiva reagisce bene nelle regioni sottoposte a gelate tardive e riesce a prosperare anche in posizioni montuose esposte

Vediamo dunque nel dettaglio le caratteristiche della segale caratteristica dell’Europa centrale.

La coltivazione della segale: la segale invernale

La coltivazione della segale in Europa centrale si basa essenzialmente sulla semina della varietà invernale. Queste le sue caratteristiche principali:

  • resiste bene su terreni poveri e sabbiosi
  • tollera bene un’elevata acidità del terreno
  • non ha problemi con siccità primaverili o picchi freddi durante i mesi invernali (soprattutto se protetta dal manto nevoso)
  • entra in lieve sofferenza se esposta a temperature molto elevate
  • il periodo vegetativo dura dai 270 ai 350 giorni
  • va messa a dimora nel periodo che va dalla fine di ottobre a metà novembre

Ma ora entriamo nel dettaglio e scopriamo assieme di che tipo di terreno ha bisogno questo cereale e come deve avvenire la semina.

La coltivazione della segale: preparazione del terreno e semina

La coltivazione della segale non necessita di un terreno con caratteristiche eccessivamente particolare. Ciò nonostante, ricorda che è essenziale ararlo almeno un mese prima della messa a dimora della segale.

Coltivazione della segale

Come si semina la segale?

La semina, ancora molto frequente a spaglio, deve avvenire durante i mesi autunnali (a meno che la segale non ti serva per la produzione di foraggio: in questo caso puoi seminare durante il mese di agosto).

La segale deve essere seminata in file, distanziate almeno 15cm tra loro; la quantità di seme consigliata è di 150kg per ettaro, mentre la profondità cambia in base al tipo di terreno:

  • 3cm se il terreno è sufficientemente umido
  • 5cm se il terreno è leggero
  • 7cm se il terreno è asciutto

Se nel tuo orto coltivi anche delle patate, prima occupati della loro raccolta e successivamente della semina della segale. In linea di massima, solitamente la segale segue le seguenti colture:

  • lupino
  • avena
  • erba perenne
  • fibra di lino
  • mais

È molto importante che tu non vada a seminare la segale su un terreno che ospita solitamente legumi perenni e ricorda di non far mai ruotare, dopo questo cereale, rabarbaro o acetosa.

A seguito della semina, il tuo terreno sarà protetto dall’erosione e più ricco di azoto, potassio e sostanze organiche che favoriranno la permeabilità del terreno stesso; inoltre, la segale è utilissima nella lotta contro i parassiti e gli infestanti.

Vediamo ora come devi curare la tua segale una volta seminata.

La coltivazione della segale: cure colturali

La coltivazione della segale non può prescindere da adeguate cure colturali che, fortunatamente, sono molto più semplici rispetto a quelle necessarie per il grano.

Coltivazione della segale

Curare la segale: bastano pochi, ma essenziali, accorgimenti

Possiamo dividere le cure colturali in base alle stagioni.

In autunno, cioè subito dopo la semina, devi assicurarti di creare le condizioni essenziali per una buona germinazione. Utilizza dunque concimi organici e assicurati che il terreno non si indurisca troppo, rendendo così difficoltosa la nascita dei germogli.

In inverno utilizza una miscela di fosforo e potassio per rafforzare la segale ormai avviata. Se invece i germogli dovessero essere ancora troppo giovani, non utilizzare alcun fertilizzante azotato in quanto potrebbe comprometterne la resistenza al freddo

In primavera, evita che sul terreno si accumuli troppa acqua. In presenza di un manto nevoso anche in questa stagione, cerca di mantenerlo il più possibile: questa protezione aiuta la segale a sopravvivere alle gelate, anche se ormai i mesi più freddi sono alle vostre spalle.

In estate, puoi procedere con la raccolta e ti consigliamo di occupartene con lieve anticipo sull’epoca di piena maturazione: in questo modo eviterai le perdite dovute alla sgranatura delle spighe.

La coltivazione della segale: avversità

La coltivazione della segale, come hai avuto modo di vedere, è piuttosto semplice: il terreno non richiede particolari attenzioni, così come non le richiede questo cereale dopo la semina, durante il periodo di germinazione e successivamente.

Coltivazione della segale

Occhio alle avversità!

Anche per quanto riguarda le avversità o gli attacchi dei parassiti sei fortunato: la segale, infatti, è molto meno soggetta agli attacchi di infestanti esterni rispetto ad altri cereali (uno su tutti il frumento).

Ti consigliamo di fare particolare attenzione solo al parassita chiamato Claviceps purpurea. Puoi trovare questo parassita nell’ovario dei fiori e, se non eliminato immediatamente, può trasformarli in un corpo duro, nero-violaceo e di forma allungata.

A parte questo, però, coltiva tranquillamente la tua segale e usala in cucina. Sebbene l’antico detto, ricordando l’importanza della coltre nevosa a protezione del cereale, recitava che “sotto la neve c’è il pane”, la segale può essere usata anche in altri modi: nelle insalate, con le verdure e anche per fare la birra o il whisky, nonché per imbottire cuscini o per intrecciare borse e sedie.

 

Insomma, cosa aspetti?

 

 

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La coltivazione della segale: una storia lunga millenni ultima modifica: 2018-11-20T14:26:07+00:00 da Giulia Corrias

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