La coltivazione della liquirizia: guida pratica

coltivazione della liquirizia

Imparare qualcosa di più in merito alla coltivazione della liquirizia potrebbe esserti molto utile nel caso in cui fossi un amante del suo inconfondibile sapore e aroma.

I bastoncini di liquirizia, infatti, non sono che la radice essiccata della pianta. Ed è sempre da questa radice che si estrae la liquirizia presente nelle caramelle e in altri dolci.

In questo articolo ti spiegheremo come coniugare il tuo amore per la liquirizia con il tuo pollice verde, in modo da coltivare nel tuo giardino questa pianta officinale.

Iniziamo!

Indice

La liquirizia: caratteristiche generali

La liquirizia, o Glycyrrhiza glabra, appartiene alla famiglia delle Fabaceae ed è una pianta erbacea perenne.

È una pianta originaria dell’Asia sudoccidentale ed è particolarmente diffusa nelle zone mediterranee. In Italia è presente nelle zone centrali e meridionali, soprattutto in Calabria e in Abruzzo.

La liquirizia può arrivare fino a 2m di altezza ed è formata da un rizoma, cioè una modificazione del fusto che cresce sotterraneamente e presenta una forma ingrossata e orizzontale. È proprio questa radice che può essere consumata, previa estrazione ed essicazione.

Dal rizoma, la pianta sviluppa poi altre radici e stoloni, ovvero dei rami laterali che nascono da una gemma alla base della pianta.

coltivazione della liquirizia

La liquirizia è una pianta estremamente resistente

La liquirizia potrebbe sembrare a prima vista una pianta fragile ed esile, ma è in realtà molto più resistente di quanto appaia.

Vediamo assieme i primi passi da compiere prima di iniziare questa coltivazione.

Coltivare la liquirizia: terreno e clima

Come sempre, prima di iniziare a misurare il tuo pollice verde con qualcosa di nuovo, dovrai assicurarti che il clima e il terreno del tuo orto o del tuo giardino siano in linea con le caratteristiche piante che vorresti iniziare a coltivare.

Per quanto riguarda la pianta di liquirizia, il primo fattore da considerare è il clima. È infatti una pianta che ama i climi miti, caldi e asciutti. L’esposizione dev’essere in pieno sole, in quanto la liquirizia non teme i forti caldi estivi, anzi.

Per tutte queste ragioni, se dovessi trovarti nel nord Italia, la coltivazione di questa pianta potrebbe risultarti decisamente difficoltosa.

Per quanto riguarda invece il terreno, ecco quali caratteristiche sono necessarie per coltivare al meglio la liquirizia:

  • il terreno deve essere soffice e sabbioso
  • deve essere ricco di fosforo e potassio
  • non devono esserci ristagni idrici
  • assicurati che il terreno sia ben lavorato prima di procedere con la semina
  • sempre prima della semina, procedi con una concimazione azotata

Coltivare la liquirizia: quando e come piantarla

Innanzitutto, le tempistiche: pianta la tua liquirizia tra febbraio e marzo.

Puoi piantare questa pianta in tre diversi modi:

  • puoi seminarla
  • per talea
  • puoi coltivarla in vaso

Vediamole brevemente tutte e tre.

La semina

Iniziamo dalla semina: se nella tua regione dovesse fare molto caldo, ti consigliamo di procedere con la semina nel mese di febbraio; se dovessi avere un semenzaio protetto, potresti anticipare addirittura al mese di gennaio. Naturalmente, potrai acquistare i semi in un vivaio o su siti specializzati online.

Puoi procedere in due modi:

  • disponi i semi in un substrato già umido di terra e ricoprili con un altro strato di terreno soffice; ricorda che i semi devono essere piantati a 1cm di profondità
  • fai germinare la liquirizia in alcune vaschette e poi trapianta direttamente la piantina già formata

Ad ogni modo, che tu scelga di partire dal seme o dalla messa a dimore delle piantine, ti consigliamo questo sesto d’impianto:

  • distanzia le piante tra loro di almeno 60cm
  • distanzia le file di 100cm

Dovrai avere pazienza per almeno tre anni prima di poter procedere con la raccolta.

Per talea

Il secondo metodo per coltivare la liquirizia prevede lo sviluppo della pianta per talea.

Seguendo questo procedimento, non dovrai far altro che piantare nel terreno un rizoma, prelevato da un’altra parte lungo almeno 10cm; in questo modo, questa porzione di pianta si radicherà dando vita a un nuovo esemplare.

Questo è forse il metodo più semplice e veloce per dare avvio alla coltivazione di liquirizia: così facendo, infatti, eviterai di dover attendere la germinazione della pianta.

In vaso

L’ultimo metodo di coltivazione è quello in vaso.

coltivazione della liquirizia

La liquirizia può essere coltivata anche in vaso, ma le condizioni devono essere ideali per il suo sviluppo

Tuttavia, coltivare una pianta come la liquirizia in vaso dovrebbe essere l’ultima opzione da percorrere e se proprio non si ha lo spazio per farla radicare nel terreno. Questa pianta ha infatti bisogno di vasi molto grandi: ricorda che la liquirizia può sviluppare stoloni alti sino a 2m e soprattutto che la radice utilizzabile è quella che cresce oltre i 30cm di profondità. ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­

Ti consigliamo dunque di utilizzare la coltivazione in vaso come ultima risorsa e di scegliere un vaso che abbia almeno 60 cm di profondità.

Liquirizia: cure colturali

Come abbiamo anticipato prima, la liquirizia non richiede cure colturali particolarmente impegnative. Nonostante questo, però, ha bisogno di essere seguita durante la crescita.

Vediamo come.

L’irrigazione non sarà un problema: la pianta di liquirizia ha bisogno di essere irrigata solo in caso di siccità prolungata. Dovrai, al contrario, assicurarti che nel terreno non si formino ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici e far sviluppare malattie fungine.

Dovrai prestare particolare attenzione, soprattutto nei primi anni di vita della tua pianta, agli interventi di sarchiatura (trovi qui un approfondimento). È infatti fondamentale che la liquirizia riesca a crescere libera da erbacce o piante infestanti. Quando la pianta sarà adulta e si sarà rafforzata, il tuo carico di lavoro da questo punto di vista diminuirà notevolmente.

Durante l’autunno, la pianta andrà in stasi vegetativa. Questo sarà il momento migliore per eliminarne le parti ormai secche.

Dovrai ovviamente occuparti anche della raccolta delle radici, a partire dal terzo anno di vita della pianta. Il momento della stasi vegetativa è anche quello in cui ti consigliamo di procedere con la raccolta. Ti ricordiamo che dovrai prelevare la parte di rizoma che supera i 30cm di profondità: per questo ti sarà necessario scavare in profondità, almeno sino a mezzo metro. Non raccogliere tutti i rizomi: alcuni ti saranno necessari per far ripartire la produttività della liquirizia.

Una volta prelevate le radici, dovrai pulirle e farle essiccare. Così facendo otterrai dei bastoncini che potrai consumare subito, anche all’interno di tisane.

 

Insomma, la coltivazione della liquirizia è semplice e non ha controindicazioni. Buon divertimento!

 

 

 

 

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La coltivazione della liquirizia: guida pratica ultima modifica: 2019-02-18T17:48:33+00:00 da Giulia Corrias

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