La coltivazione del kiwano: tutti i segreti di questo esotico frutto

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Scoprire qualcosa di più in merito alla coltivazione del kiwano potrebbe esserti particolarmente utile se dovessi essere interessato a colture meno comuni e più esotiche.

La globalizzazione, infatti, tende a portare sugli scaffali dei nostri supermercati di fiducia prodotti sempre più particolari e lontani da noi. Cosa ne diresti di metterti alla prova e iniziare a coltivare qualcosa di diverso anche nel tuo giardino o nel tuo orto?

In questo articolo ti faremo conoscere meglio una pianta di origine africana e il suo frutto, il kiwano, dal particolarissimo sapore a metà tra un cetriolo e una banana.

Iniziamo!

Indice

Il kiwano: caratteristiche generali

Per prima cosa, conosciamo meglio questo frutto così particolare.

La sua forma allungata e con delle escrescenze esterne sulla spessa buccia, hanno fatto sì che venisse conosciuto anche con il nome di cetriolo cornuto africano o melone cornuto africano.

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Giallo all’esterno e verdastro all’interno: il kiwano ha un aspetto singolare

Il kiwano deriva da una pianta della famiglia delle Cucurbitaceae, la Cucumis metuliferus. Questa è una pianta rampicante molto vigorosa e con foglie leggermente spinose che, se coltivata in condizioni ideali, può raggiungere il metro e mezzo d’altezza. Ciò che rende questa pianta davvero interessante, l’abbiamo anticipato, è il suo frutto: la Cucumis metuliferus fruttifica da agosto a ottobre e il frutto, il kiwano, presenta un colore giallognolo all’esterno, mentre all’interno la polpa gelatinosa che ricopre i semi è verde.

È grande tra i 10 e i 15cm e ha una forma ovale.

La coltura, originaria dell’Africa, si sta al momento diffondendo anche in Europa. Negli anni 30 del secolo scorso il frutto iniziò a essere importato in Australia e in Nuova Zelanda; fu proprio qui che venne ribattezzato kiwano, a causa di una seppur vaga somiglianza con il più conosciuto kiwi.

Questo frutto esotico ha un sapore decisamente particolare, agrodolce e acquoso. Inoltre, è un’ottima fonte di vitamine A, C e B6, nonché di oligoelementi come il ferro, il potassio, il calcio e il magnesio.

Ma vediamo quali sono i passaggi per coltivare al meglio questa pianta.

Coltivazione del kiwano: semina

La pianta di kiwano, essendo una pianta esotica, ha bisogno di qualche attenzione particolare per crescere ed essere produttiva. Intanto, per quanto riguarda il clima e l’esposizione, ecco quali sono le sue caratteristiche:

  • ama i climi caldi e l’esposizione in pieno sole
  • reagisce bene ai periodi di siccità
  • mal tollera le gelate
  • è molto sensibile alle forti oscillazioni di temperatura

Dovrai dunque avere delle accortezze particolari nel momento della semina: anche se dovessi abitare nel sud Italia, ti sconsigliamo di piantare i semi direttamente nel terreno, perché così facendo potresti esporre le piante ancora giovani a sbalzi di temperatura che potrebbero danneggiarle.

La semina è fondamentale perché è l’unico modo in cui il kiwano può riprodursi. Per prima cosa, estrai dal frutto i semi, puliscili con attenzione e lasciali essiccare. In alternativa, potrai reperire i semi di kiwano nei vivai specializzati.

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Semina: l’unico modo in cui il kiwano si riproduce

Prima della semina, immergi per un giorno i semi ormai essiccati in una soluzione di sodio umorato. Potrai poi interrarli dentro dei vasetti e nebulizzarli con continuità, assicurandoti che il terriccio abbia un ottimo drenaggio.

Successivamente, durante le prime settimane di marzo, dovrai far geminare i semi in un semenzaio riscaldato o, in alternativa, in un posto al riparo dagli sbalzi di temperatura. Affinché la germinazione vada a buon fine, ricorda che la temperatura non deve essere inferiore ai 20°C e superiore ai 30°C. Se non ci saranno scossoni in tal senso, basteranno dieci giorni per completare il processo di germinazione.

Una volta che si saranno formate le prime foglioline, potrai travasarli in un vaso più capiente, oppure metterli a dimora nel tuo terreno. Ad ogni modo, ricorda di sistemarle in una zona del tuo orto decisamente soleggiata e, se la temperatura durante la notte dovesse scendere repentinamente, valuta di spostarle o di metterle all’interno di una serra.

Kiwano: cure colturali

Vediamo ora nel dettaglio di quali cure colturali ha bisogno la pianta di kiwano.

Partiamo dall’irrigazione. Il fatto che sia una pianta originaria dell’Africa non deve trarti in inganno: dovrai infatti innaffiarla almeno due volte a settimana, scegliendo sempre dei momenti della giornata in cui il sole non sia a picco. Se dovessi sperimentare nel tuo campo una siccità e un’arsura tali da formare delle crepe, ti consigliamo di irrigare questa pianta esotica quotidianamente finché l’emergenza non sarà passata.

Dedica del tempo alla sarchiatura (trovi tutti i dettagli in questo articolo): questa pianta, per crescere rigogliosa, ha bisogno di molti minerali e di sostanze nutritive che stimolano anche la crescita delle erbacce. Assicurati di pulire sempre la zona circostante al kiwano e di lasciarlo libero da presenze indesiderate.

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Semina, sarchinatura e potatura: poche, ma essenziali cure per il kiwano

Dovrai anche occuparti di piccoli interventi di potatura. Sarà infatti necessario eliminare dei germogli laterali, in modo da mantenere ordinato il cespuglio. Per aiutarti a salvare un po’ di spazio, dato che la pianta del kiwano tende a occuparne moltissimo durante la fase di crescita, puoi utilizzare un supporto da legare al ramo principale, in modo da non farlo sviluppare in maniera eccessivamente disordinata e mantenendo così il controllo della crescita.

Effettua la concimazione almeno due volte al mese, utilizzando del concime universale biologico.

Il momento finale e più atteso della coltivazione di questa pianta è senza dubbio la raccolta dei suoi frutti. Questa può iniziare già dal mese di agosto, ma in linea di massima ti consigliamo di aspettare che assumano un colore arancione. È infatti questo il momento della maturazione in cui il kiwano ha il sapore più delizioso e particolare.

 

Siamo sicuri che a questo punto non vedrai l’ora di assaggiarlo e di stupire i tuoi vicini con questi frutti dai colori brillanti e dall’aspetto così esotico.

Che tu preferisca mangiarlo addolcito con dello zucchero, all’interno di macedonie e insalate o da solo, non ci resta che augurarti buon appetito!

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La coltivazione del kiwano: tutti i segreti di questo esotico frutto ultima modifica: 2019-02-20T07:00:09+00:00 da Giulia Corrias

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