La calibrazione degli agrumi: dove, come, perché

calibrazione degli agrumi

La calibrazione degli agrumi è l’ultimo passaggio a cui devi prestare attenzione al momento della vendita dei tuoi agrumi.

Dopo aver infatti coltivato le tue piante, dopo esserti dedicato a loro nel miglior modo possibile e dopo aver raccolto i frutti del tuo lavoro, potresti doverti occupare della vendita o della sistemazione degli stessi. L’Unione Europea stabilisce le norme di qualità degli agrumi, cioè le caratteristiche minime, la loro classificazione o la disposizione in merito di calibrazione.

In questo articolo scoprirai tutto quello che c’è da sapere sulla calibrazione e sulle misurazioni che devono avere i tuoi agrumi. Partiamo!

Indice

Coltivare gli agrumi: un veloce ripasso

Prima di iniziare, però, facciamo una veloce panoramica sugli agrumi e la loro coltivazione.

Con il termine agrumi si fa riferimento a tutte quelle piante che fanno parte del gruppo Citrus e che appartengono alla famiglia delle Rufacee. Sono delle piante arboree sempreverdi e la loro altezza non è mai inferiore al metro; in alcuni casi riescono persino a raggiungere i nove metri d’altezza.

Ecco a cosa devi stare particolarmente attento quando decidi di coltivare un agrume (al netto, ovviamente, delle differenze interne alla specie):

  • la temperatura deve sempre rimanere compresa tra i 7°C e i 28°C
  • il terreno deve essere fertile, sciolto, leggero e drenante
  • l’albero deve essere sempre posto al riparo dal vento che, se troppo forte, potrebbe distruggere tutti i fiori e i frutti appena formati, arrivando addirittura a far cadere le foglie
  • assicura al tuo agrume una posizione illuminata
  • utilizza dei concimi equilibrati, ricchi di manganese e zinco; concima le tue piante negli ultimi giorni della stagione invernale e successivamente a intervalli regolari di circa 8-10 giorni
  • stai sempre attento alle tante patologie che possono colpire gli agrumi: la clorosi ferrica, l’ingiallimento e la torsione delle foglie
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Agrumi: qualche consiglio su come coltivarli

Dopo questo brevissimo ripasso, passiamo ad analizzare con più attenzione la calibrazione degli agrumi.

La calibrazione: cos’è

La calibrazione altro non è che il processo di misurazione del frutto. Se prima il calibro veniva misurato in base a quanti agrumi potevano essere stipati nelle casse in uso, adesso la calibrazione è invece determinata in base al diametro massimo della sezione normale dell’asse del frutto. In questo modo, vengono escluse le arance che hanno un diametro inferiore ai 53mm e i limoni con diametro inferiore ai 45mm.

15La calibrazione delle arance

Per quanto riguarda le arance, il calibro può essere espresso secondo due standard:

  • il calibro CE, il quale stabilisce attraverso un numero la categoria dei diametri, e dove lo zero indica il diametro più grande
  • il calibro nazionale, che si basa sul numero di arance che possono stare dentro una cassa 49x33x20
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Dimensione standard delle arance

Ci sono tre diversi modi in cui si può mantenere l’omogeneità di calibrazione all’interno di un imballaggio.

Il primo è che, per i frutti presentati in strati ordinati, la differenza tra il frutto più piccolo e quello più grande non può andare oltre i seguenti massimi:

  • 11mm per i calibri 0-2
  • 9mm per i calibri 3-6
  • 7mm per i calibri 7-13

Il secondo è che, per i frutti presentati non in strati, la differenza tra il frutto più piccolo e quello più grande non deve superare la dimensione del calibro risultante dalla tabella di calibrazione.

Il terzo invece riguarda le arance spedite alla rinfusa, le cui dimensioni non possono andare al di sotto del calibro minimo.

Caratteristiche minime delle arance

Le arance, per rientrare nelle norme di qualità stabilite per legge, devono soddisfare dei requisiti minimi. Eccoli:

  • devono essere intere e sane
  • non devono presentare danni o alterazioni dovute al gelo
  • devono essere pulite
  • devono essere prive di umidità esterna considerabile come anormale
  • devono essere prive di odori o sapori non riconoscibili
  • il grado di colorazione deve essere arrivato a un punto per cui, una volta giunte a destinazione, le arance possano assumere il colore della loro varietà
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Arance: ecco come calibrarle

Le arance possono essere divise in tre categorie:

  • la categoria extra, cioè di qualità superiore e dunque prive di difetti
  • la categoria I, cioè di buona qualità; sono ammessi piccoli difetti di forma o di colorazione, nonché lievi segni causati da grandine o sfregamento
  • la categoria II, cioè le arance non classificabili come extra o come categoria I, ma comunque in possesso dei requisiti minimi.

La calibrazione dei limoni

Per quanto riguarda l’omogeneità di calibro dei limoni in uno stesso imballaggio, attieniti a queste linee guida:

  • la differenza di calibro tra i frutti non deve superare i 10mm se il diametro del frutto più piccolo è inferiore ai 60mm
  • la differenza di calibro tra i frutti non deve superare i 15mm se il diametro del frutto più piccolo è maggiore o uguale a 60mm e inferiore agli 80mm
  • la differenza di calibro tra i frutti non deve superare i 20mm se il diametro del frutto più piccolo è maggiore o uguale a 80mm e inferiore ai 110mm
  • non ci sono invece limiti per quanto riguarda la differenza nel caso in cui il diametro dei frutti dovesse superare i 110mm
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Calibrare i limoni: sono i dettagli che fanno la differenza

Anche i limoni si dividono nelle stesse categorie utilizzate per le arance: la extra, la I e la II. Le tre categorie possono essere presenti in diverse quantità negli imballaggi:

  • se l’imballaggio è costituito da limoni di categoria extra, è prevista una tolleranza del 5% (in numero o in peso) di agrumi conformi invece alle caratteristiche della categoria I; all’interno di questo 5% solo lo 0,5% può essere conforme alla categoria II
  • se l’imballaggio è costituito da limoni di categoria I, è prevista una tolleranza del 10% (in numero o in peso) di agrumi conformi alle caratteristiche della categoria II; all’interno di questa soglia di tolleranza, solo l’1% può essere costituito da limoni che non raggiungono i requisiti minimi
  • se l’imballaggio è costituito da limoni di categoria II, il 10% (in numero o in peso) può essere costituito da limoni che non raggiungono le caratteristiche minime o che sono affetti da marciumi

 

Insomma, coltivare gli agrumi non è un’impresa difficile, ma se vuoi iniziare a vendere i frutti che produci nel tuo orto stai attento a fare tutto in regola e ad assicurarti che calibrazione e imballaggio siano fatti a regola d’arte.

Noi, da parte nostra, speriamo di averti aiutato. Buona fortuna!

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La calibrazione degli agrumi: dove, come, perché ultima modifica: 2018-12-23T15:30:32+00:00 da Giulia Corrias

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