Innesto dell’olivo: tutto quello che devi sapere per farlo bene

L’innesto dell’olivo, così come per tante altre piante, è una pratica che consente di salvaguardarne la salute e la produttività.

Si tratta di una delle principali tecniche di propagazione dell’ulivo e può essere usata per le piante che si trovano in ogni condizione, come vivai, orti o giardini.

Per dirla in modo molto sintetico, l’innesto è una tecnica che consiste nell’unire i tessuti di due piante della stessa specie tra loro; data la sua importanza, è bene conoscerne tutti i dettagli per renderla il più efficace possibile.

In questo articolo, vedremo come innestare l’olivo, quando farlo e perché.

Se vuoi partire dalle basi, puoi ripassare le tue nozioni in materia di coltivazione dell’olivo.

Indice

 In cosa consiste l’innesto dell’ulivo?

L’innesto, come abbiamo detto, è una modalità di propagazione delle piante che deve essere effettuato da coltivatori esperti poiché molto delicato.

L’innesto dell’olivo è un ottimo modo per migliorare la qualità delle olive

L’obiettivo specifico dell’innesto dell’ulivo è quello di migliorare la qualità della produzione di olive (e di conseguenza migliorare la qualità dell’olio) e dare vita a varietà più resistenti sia alle condizioni climatiche che alle caratteristiche del terreno.

Quando si parla di innesto dell’ulivo (ma non solo), i termini che dobbiamo tenere a mente sono pochi:

  • Il portainnesto, ovvero la pianta selezionata su cui si andrà ad eseguire l’innesto
  • La marza/nesto, ovvero la porzione di legno che si preleva e da cui parte la riproduzione

Per passare alla parte pratica, invece, ci serviranno i seguenti elementi:

  • Pianta di ulivo
  • Innesto
  • Coltello affilato
  • Marze
  • Mastice
  • Corda
  • Cesoie

Quando si effettua l’innesto e quali piante scegliere?

Per ottenere un buon risultato, bisogna scegliere con cura e attenzione il momento giusto per effettuare l’innesto dell’ulivo.

Tendenzialmente, la primavera è il momento migliore: la linfa scorre con maggiore intensità nelle piante (cosa che renderà più agevole il distacco della corteccia) e la temperatura si aggira intorno ai 20-25° con un’umidità del 50%, fattore che scongiurerà l’ipotesi di una eventuale disidratazione della pianta.

Gli innesti possono essere eseguiti fra piante appartenenti a famiglie differenti, ovvero che non hanno alcun tipo di correlazione filogenetica.

Quale tipo di innesto eseguire?

L’innesto dell’ulivo può essere eseguito seguendo 3 modalità diverse:

  • A corona
  • A linguetta/spacco
  • A pezza/tassello

Nelle prossime righe esamineremo ciascuna tipologia di innesto, spiegandone nel dettaglio l’esecuzione.

Innesto dell’ulivo a corona

Come detto in precedenza, la stagione migliore per l’innesto dell’ulivo è la primavera; quando si vuole praticare l’innesto a corona, il consiglio è quello di aspettare i mesi di marzo e aprile, momento in cui le piante sono “in succhio” e la corteccia del portainnesto è facilmente staccabile.

Quello che bisogna fare, quindi, è tagliare diagonalmente una porzione di circa 10 cm e dotata di 2 o 3 gemme di un ramo intagliando la parte finale a forma di V; successivamente, si dovrà fare un’incisione verticale di circa 6 centimetri sul portainnesto in una zona dove non di sono nodosità e, dopo aver sollevato la corteccia, inserirvi la marza facendo attenzione a far coincidere tutti i tessuti.

Per assicurarsi il massimo contatto tra marza e portainnesto, sarà necessario legare tutto con una corda e coprire i tagli con del mastice per innesti o, in alternativa, con un sacchetto di plastica.

Innesto dell’ulivo a linguetta

L’innesto a linguetta presenta molte somiglianze con quello a corona:

  • Deve essere praticato tra marzo e aprile
  • La marza deve essere un ramo dotato di 2 o 3 gemme e lunga una decina di centimetri

In questo caso, però, marza e portainnesto devono essere dello stesso diametro e questo si ottiene praticando un taglio inclinato del 30% su entrambi e applicando un’incisione “a linguetta” sulle due parti.

Queste dovranno combaciare perfettamente tra loro per poi essere legate con della corda o nastro.

Nota bene: nell’innesto dell’ulivo a corona e a spacco le marze dovranno avere delle gemme ferme che possono essere prelevate anche durante la tradizionale potatura invernale.

In questi casi è bene trattarle con specifici funghicidi a base di rame. Successivamente sarà possibile avvolgerle in un panno per mantenerle umide e trasferirle in un sacco di plastica che può essere conservato a circa 4° fino a quando non dovranno essere innestato (il frigo o una cantina andranno benissimo).

Quello di cui bisogna assicurarsi è che le marze siano state prelevate da un ramo sano, di almeno un anno e già lignificato.

Ci sono 3 modi per innestare l’olivo

Innesto dell’ulivo a tassello

Questo tipo di innesto si esegue più tardi rispetto agli altri, tra aprile e maggio.

La gemma deve essere circondata da una porzione di corteccia di forma quadrangolare che deve riportare le stesse misure della corteccia staccata dal portainnesto.

Il meccanismo è semplice: bisognerà incastrare la gemma con corteccia nel portainnesto assicurandosi la perfetta aderenza attraverso una legatura con dello spago per circa 2 settimane.

Poche, ma fondamentali raccomandazioni

Qualunque sia il metodo di innesto che scegli per il tuo ulivo, le raccomandazioni da fare sono poche, ma di fondamentale importanza.

La prima, riguarda la stagione che scegli per effettuare questa operazione: la primavera è l’unico momento dell’anno che può assicurarti di ottenere un risultato ottimale e non rovinare quanto fatto fino a ora.

La seconda, riguarda invece gli attrezzi che userai per l’innesto: questi devono essere sempre ben affilati e disinfettati per evitare il diffondersi di malattie e batteri, come quello della rogna dell’ulivo.

La terza, invece, riguarda il monitoraggio dell’innesto anche dopo la sua esecuzione: bisognerà controllare la pianta di olivo ogni due settimane per accertarsi che tutto proceda per il verso giusto e che la legatura non stia creando danni alla crescita della pianta.

 

Ora che hai tutte le informazioni che ti servono sull’innesto dell’ulivo, non devi fare altro che metterle in pratica per ottenere una produzione di olive mai vista prima.

Buon lavoro!

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Innesto dell’olivo: tutto quello che devi sapere per farlo bene ultima modifica: 2019-05-21T11:42:36+00:00 da Giulia Corrias

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