Impianto vigneto: tutto su cosa fare e segreti per far fruttificare al meglio le viti

impianto vigneto

Impianto vigneto: la parte più importante dell’arte della viticoltura. Farlo al meglio è il primo passo per un’ottima produzione.

Vediamo insieme come farlo.

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Indice

Impianto vigneto: dove tutto ha inizio

Dire tutto in un articolo è praticamente impossibile, ma cercherò di essere tanto riassuntivo quanto preciso nello spiegarvi come fare l’impianto di un vigneto.

La prima scelta da fare è indubbiamente quella che riguarda la scelta del tipo di suolo.

Esistono principalmente 3 tipi di suolo, a seconda della grandezza delle particelle che li compongono:

  • Argilloso
  • Limoso
  • Sabbioso

Il terreno argilloso è quello che ha le particelle più piccole. Se da una parte questa caratteristica è un vantaggio per la crescita delle piante, in quanto riesce a trattenere meglio l’acqua e la sostanza organica, dall’altra parte è quello che mette più a rischio la vita della stessa.

Il terreno argilloso, infatti, tende a “gonfiarsi” dopo una pioggia e a compattarsi quando si asciuga, così da tendere a soffocare la parte radicale della vite.

È indubbiamente, però, uno dei suoli migliori su cui piantare le nostre viti: basterà prendere solo qualche precauzione affinché queste possano crescere al meglio.

Il suolo argilloso favorevole alla crescita della vite per eccellenza è senza dubbio il Galestro.

Il terreno deve essere ben triturato e ammorbidito prima di mettere a dimora le barbatelle.

Si può pensare anche, nel caso di terreni declivi, a dei drenaggi. I drenaggi, utili per portare via in modo ordinato l’acqua di troppo (che altrimenti danneggerebbe la vigna), possono essere realizzati con sassi di grandi dimensioni o con dei tubi.

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Impianto vigneto: quando farlo

Come abbiamo detto, l’impianto di un vigneto è un’operazione piuttosto complessa, che richiede quindi una particolare attenzione durante l’esecuzione.

Anche un piccolo errore può comportare l’attecchimento delle radici delle piantine (barbatelle).

L’impianto va eseguito prima che inizi il periodo delle gelate, altrimenti diverse piantine potrebbero morire senza aver attecchito, provocando notevoli perdite nella coltivazione.

La stagione migliore per effettuare l’impianto del vigneto è l’autunno, esattamente nel periodo compreso tra l’inizio di ottobre e la fine di novembre.

Se in inverno fa molto freddo, si può effettuare questa operazione anche in primavera, non appena la temperatura della notte si è stabilmente assestata su valori superiori ai 3-4 °C.

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Impianto vigneto: come farlo

In linea di massima, si possono seguire le indicazioni qui riportate:

  1. Si scavano alcune fosse nel terreno ad una profondità di 15 – 20 cm e ad una distanza l’una dall’altra di 1,5 – 3 m.
    Le distanze dipendono dalla vigoria della pianta di vite e dalla forma di allevamento scelta.
    Le dimensioni delle fosse dovranno essere un po’ superiori a quelle del pane di terra che avvolge le barbatelle da impiantare.
  2. Si dispongono le barbatelle nelle fosse, ad una distanza di 0,8 – 2,5 m l’una dall’altra, a seconda della forma d’allevamento scelta in fase di progettazione.
    La base delle piante deve essere poi ricoperta con la terra, finché la superficie del suolo non risulti ben pareggiata.
  3. Si comprime quindi leggermente il terreno intorno alla pianta, in modo da farlo aderire bene alle radici della barbatella e si apporta altra terra per colmare gli eventuali dislivelli.
    L’operazione va ripetuta più volte, finché il suolo non risulterà perfettamente livellato.

 

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Impianto vigneto: tutto su cosa fare e segreti per far fruttificare al meglio le viti ultima modifica: 2018-11-04T06:29:38+00:00 da Elia Valmori

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