I principali fertilizzanti potassici

fertilizzanti potassici

Conoscere i principali fertilizzanti potassici è uno dei primi passi che devi compiere se vuoi che il tuo orto (qui trovi una guida su come organizzarlo), il tuo giardino o semplicemente il tuo balcone (ecco la guida su quali piante introdurvi) risultino degli angoli di verde ben curati e, soprattutto, rigogliosi.

In questo articolo ti spiegheremo i benefici e gli utilizzi dei fertilizzanti a base di potassio, particolarmente indicati se il tuo scopo è che le tue piante e i tuoi fiori fioriscano e fruttifichino abbondantemente e abbiano colori particolarmente vividi.

Pronto? Iniziamo.

Indice

Potassio: perché è così importante?

Iniziamo dalle basi: il potassio è un metallo alcalino tenero, facilmente infiammabile e corrosivo.

Assieme al fosforo e all’azoto, il potassio è uno degli elementi fondamentali durante la crescita delle piante, soprattutto per quanto riguarda il processo di fruttificazione (in questo articolo troverai anche un approfondimento sulla concimazione, parte essenziale del processo produttivo).

Eccoti qualche informazione utile a riguardo:

  • la crosta terrestre contiene un quantitativo di potassio che si aggira intorno al 2,3%
  • è presente in molti minerali, ma è spesso difficile estrarlo perché si trova sotto forma di sali insolubili
  • le piante riescono ad assorbirne una quantità molto elevata, talvolta persino eccedente le sue reali necessità
  • è un elemento mobile all’interno della pianta: viene trasferito dagli organi più vecchi a quelli più giovani
  • aiuta gli organismi vegetali ad assorbire meglio l’acqua
  • influenza il processo di traspirazione, aumentandone il potenziale osmotico
  • aiuta a rendere le tue piante molto più resistenti al freddo e alle malattie
fertilizzanti potassici

Il potassio è un elemento essenziale per la crescita sana delle piante

In caso di carenza di potassio, saranno le tue piante a mandarti dei segnali. Ecco alcuni esempi:

  • clorosi, ovvero un ingiallimento degli organi verdi della pianta
  • presenza di zone necrotiche lungo i margini delle foglie
  • indebolimento del fusto
  • maggior sensibilità agli agenti patogeni
  • incapacità di resistere alle gelate

In natura, il potassio è presente in tre forme:

  • il potassio solubile, direttamente assorbibile dalle piante perché presente nell’acqua disciolta nel terreno
  • il potassio adsorbito, formato da una parte solubile e da una parte fissata; la porzione fissata si trova all’interno dei minerali che, presenti nel terreno, la trattengono e non la lasciano assorbire dalle piante
  • il potassio fissato che, prima di poter essere usato dalle piante, deve essere estratto dalle rocce e lavorato

Concimazione: cos’è

Per crescere e proseguire nel loro ciclo vitale, le piante hanno bisogno di assorbire le sostanze nutritive dal terreno, ma non sempre ne sono in grado; il terreno potrebbe infatti essere carente di una particolare sostanza oppure quest’ultima, sebbene presente, potrebbe non essere estraibile dalle piante.

La concimazione non è altro che la somministrazione manuale delle sostanze che non sono presenti nel terreno o la cui presenza ha bisogno di essere potenziata.

Ma quali sono questi elementi? Li dividiamo in due gruppi:

  • i macroelementi, ovvero il potassio, il fosforo e l’azoto
  • i microelementi, ovvero il ferro, il boro, il calcio, il magnesio e lo zinco

La concimazione potassica

I fertilizzanti potassici, utili come abbiamo visto a far assorbire questo macroelemento dalle tue piante, sono prodotti usando sali di potassio prelevati dai giacimenti di carnallite o kainite.

Per scegliere il concime potassico più adatto a te, devi pensare al tipo di terreno e al tipo di piante. Per esempio, se coltivi tabacco, vite, pomodoro, cipolla o patata ti consigliamo il solfato di potassio e il nitrato di potassio. Se invece il terreno su cui coltivi è argilloso, dovrai essere molto prudente nell’impiego di fertilizzanti potassici, che puoi al contrario impiegare tranquillamente nei terreni poveri di questo elemento, come quelli sabbiosi e calcarei.

Stai tuttavia attento a non esagerare troppo con i concimi potassici: un uso eccessivo causa la diminuzione delle riserve di magnesio, elemento importantissimo per garantire alle tue piante una corretta fotosintesi clorofilliana.

Per quanto riguarda il momento ideale per la concimazione potassica, anche questo dipende dalle tue coltivazioni:

  • gli alberi da frutto devono essere concimati in primavera (qui trovi un’importante distinzione sulle tipologie più diffuse)
  • tutto il resto, appena prima del riposo vegetativo

Ma vediamo nel dettaglio le diverse formulazioni di fertilizzanti potassici disponibili in commercio.

Il cloruro di potassio

Per quanto riguarda il cloruro di potassio, si tratta del fertilizzante più economico e più utilizzato.

Viene venduto allo stato granulare ed è ottenuto attraverso la triturazione di sali minerali come la silvinite e la carnalite. Il suo utilizzo è consigliato in terreni molto permeabili in grado di disperdere velocemente il cloro; in caso contrario, ti sconsigliamo di usarlo perché potrebbe compromettere la vita delle tue piante.

I principali tipi di fertilizzanti potassici vanno maneggiati con cura

Il solfato di potassio

Il solfato di potassio, invece, è un preparato industriale che deriva dalla reazione tra acido solforico e cloruro di potassio.

Si presenta sotto forma di polvere giallastra, pura e inodore, ed è utilizzabile su diversi tipi di piante e di terreni perché non causa eccesso o carenza di potassio. Grazie alla sua formulazione chimica, è in grado di disperdere da sé il cloro presente.

Il nitrato di potassio

Il nitrato di potassio è il fertilizzante potassico più costoso.

È un fertilizzante NK, dove N sta per azoto, presente al 13%, e K per potassio, presente al 46%. Estremamente solubile in acqua, è un ottimo fertilizzante perché combina al suo interno due dei macroelementi necessari al benessere delle tue piante ed è facilmente assimilabile.

Per questi motivi e a causa soprattutto del prezzo elevato, è utilizzato soprattutto nelle colture specializzate.

Gli altri fertilizzanti a base di potassio

Oltre al cloruro di potassio, al solfato di potassio e al nitrato di potassio, che rimangono i più importanti fertilizzanti a base di questo elemento, possiamo citarne qualche altro:

  • lo stallatico, ideale se hai a disposizione un giardino di grandi dimensioni
  • la farina di rocce silicee, ottenuta mediante la frantumazione di lave e altre rocce di origine vulcanica; oltre al potassio, in questo fertilizzante sono presenti anche magnesio, calcio e altri oligoelementi
  • il Patentkali, costituito da solfato di potassio, magnesio e zolfo

 

I fertilizzanti possono insomma essere un aiuto indispensabile nella cura del tuo giardino, ma ricorda sempre di usare quelli più adatti al tuo terreno e alle tue piante, senza esagerare con le dosi.

Buon lavoro!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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I principali fertilizzanti potassici ultima modifica: 2019-04-03T07:30:08+00:00 da Giulia Corrias

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