Fertilizzanti liquidi: cosa sono e come usarli

fertilizzanti liquidi

Scoprire qualcosa di più sui fertilizzanti liquidi e sul loro utilizzo potrebbe tornarti decisamente utile nel momento in cui dovrai riprendere con le concimazioni delle piante nel tuo orto o nel tuo giardino.

Se hai già portato avanti diverse colture, saprai bene come le piante abbiano bisogno di un terreno fertile e di un certo sostegno alla ripresa del proprio ciclo vegetativo.

In questo articolo ti spiegheremo cosa sono i fertilizzanti liquidi, come puoi utilizzarli e a cosa dovrai prestare particolare attenzione.

Iniziamo!

NB: se vuoi approfondire il discorso fertirrigazione e concimi idrosolubili, leggi il nostro approfondimento.

Indice

Fertilizzanti: quali sono

Partiamo dalle basi. Cosa sono i fertilizzanti?

Sono dei mezzi tecnici molto utilizzati nell’agricoltura e nel giardinaggio che, rendendo più fertili i terreni, fanno in modo che le piante abbiano il sostentamento necessario a proseguire la propria crescita.

Azoto, fosforo e potassio: la ricetta per un buon fertilizzante

Devono insomma contenere i tre macronutrienti fondamentali per il nutrimento delle piante:

  • l’azoto (N), elemento che aiuta lo svilupparsi sia delle parti legnose sia delle vegetazione
  • il fosforo (P), elemento importantissimo per lo sviluppo dei tessuti della pianta e dei suoi frutti
  • il potassio (K), elemento che favorisce l’assorbimento non solo dei macro, ma anche dei micronutrienti

I fertilizzanti possono essere essenzialmente di tre tipi:

  • i fertilizzanti in pellet, su base organica e con delle integrazioni minerali; possono essere sia inglobati nel terreno sia distribuiti in superficie; il loro degrado dipende dall’umidità e dalla frequenza delle innaffiature
  • i fertilizzanti in granuli, anche questi da inglobare nel terreno o da distribuire superficialmente; sono caratterizzati da un degradarsi lento e costante che, di conseguenza, rilascia la giusta quantità di nutrienti e mantiene stabile il sostentamento
  • i fertilizzanti liquidi, da diluire nell’acqua dell’irrigazione in modo da disperderli in maniera uniforme; sono fertilizzanti a effetto rapidissimo, tanto che potrai riutilizzarli dopo una o, al più tardi, due settimane

Vediamo dunque come funzionano i fertilizzanti liquidi.

Fertilizzanti liquidi: caratteristiche

I fertilizzanti liquidi non sono altro che dei concimi in forma diluita utilizzati nelle operazioni di fertirrigazione. Questa è una pratica colturale che ha diversi vantaggi:

  • è comoda e pratica nei giardini o negli orti di piccole dimensioni
  • permette di irrigare e, nello stesso tempo, di somministrare fertilizzanti e pesticidi (chimici o naturali)

Come abbiamo visto in precedenza, i fertilizzanti liquidi devono avere una formula NPK, ovvero contenere azoto, fosforo e potassio, ma possono anche avere una formula più complessa con l’aggiunta di:

  • amminoacidi
  • ferro
  • rame
  • magnesio
  • zinco

La loro modalità d’uso, tuttavia, rimane la stessa: devono essere diluiti nell’acqua così da evitare che l’evaporazione lasci i cristalli di concime intatti e, così facendo, ne aumenti la concentrazione causando scompensi nutritivi alle piante.

Detto questo, un fertilizzante liquido vale l’altro? Assolutamente no.

Sebbene tutti vadano diluiti in grandi quantità d’acqua, il rapporto percentuale varia in base al concime scelto e alle piante a cui lo si deve somministrare. Per orientarti e conoscere il rapporto percentuale di questi fertilizzanti, dovrai controllare con attenzione le etichette o i numeri presenti sulla confezione:

  • se dovessi trovare 10-10-10 significa che i tre macroelementi NPK sono presenti nella stessa quantità
  • se invece dovessi per esempio trovare 5-25-0 avresti di fronte a te un fertilizzante liquido ad alto contenuto di fosforo, con pochissimo azoto e senza potassio

Vediamo ora come puoi utilizzare questo tipo di concime.

Fertilizzanti liquidi: usi

Quando si tratta di fertilizzanti liquidi è molto importante capire i diversi utilizzi che ne puoi fare.

Per prima cosa, ricorda che puoi usarli sia per le piante in vaso sia per quelle ornamentali o da frutto a terra, per aiutarli in caso di specifiche esigenze nutrizionali o per dare loro una mano durante alcune fasi dello sviluppo.

Vediamo i diversi usi dei fertilizzanti liquidi

Ecco qualche consiglio:

  • per le colture arboree ed erbacee usa un fertilizzante liquido ad alto contenuto di azoto e ammoniaca
  • un alto tasso di azoto è consigliato anche per i concimi liquidi destinati alle piante da frutto, alla vite o al frumento; così facendo aumenterai la qualità e la quantità della produzione
  • se hai un terreno eccessivamente calcareo usa un fertilizzante liquido con un’alta percentuale di fosforo e, al contrario, una bassa percentuale di azoto
  • puoi trovare in commercio anche dei concimi liquidi a base di calcio, da utilizzare su melo, pesco e noce dopo la fioritura, avendo cura di non mischiarli mai con altri prodotti

Fertilizzanti liquidi: vantaggi e svantaggi

Per quanto riguarda i vantaggi che derivano dall’utilizzo dei fertilizzanti liquidi, questi sono abbastanza intuitivi: il terreno sarà più ricco e fertile, le piante godranno di una salute migliore e di una produzione più abbondante e qualitativamente superiore. Inoltre, rispetto agli altri concimi, hanno il vantaggio di poter essere applicati direttamente sul terreno, senza bisogno di prepararlo in anticipo.

Gli svantaggi, invece, derivano da un’errata conoscenza dei prodotti e da un dosaggio errato.

Usare una quantità eccessiva di fertilizzanti, sia liquidi sia di altri tipi, può causare danni al terreno, alterando le sue caratteristiche originarie e, nel lungo periodo, rendendolo inospitale alla coltivazione di determinate piante.

Inoltre, distribuire una dose eccessiva di fertilizzante vuol dire renderne difficile l’assorbimento da parte delle piante, trascinandolo verso gli strati più profondi del terreno e creando così un danno ambientale in aggiunta a un tuo personale spreco economico.

Fertilizzanti liquidi fai da te

Una volta chiarito tutto questo, puoi provare i fertilizzanti liquidi in due modi: andando a comprare il prodotto già pronto oppure divertendoti con il fai da te e con in più la certezza di aver ricavato il concime da elementi naturali.

Dato che sia i macro sia i micronutrienti sono presenti in materiali vegetali o negli scarti della tua cucina, ecco una piccola lista di quello che ti occorre per realizzare il tuo fertilizzante liquido in casa:

  • pan grattato ormai inutilizzabile
  • acqua di cottura delle verdure
  • fondi di caffè
  • frutti marci o semplicemente la loro buccia
  • farina di frumento scaduta

La prima cosa che dovrai fare sarà frullare questi elementi o sminuzzarli quanto più possibile. Così facendo, saranno in grado di rilasciare i loro nutrienti una volta immersi nell’acqua. Potrai incorporare anche piante erbacee come fave e ortica, ottime perché ricche di nutrienti.

Utilizza il bicarbonato per stabilizzare il pH e verifica l’acidità della soluzione utilizzando delle cartine tornasole. Ecco come dovrai procedere:

  • tieni a mente le giuste proporzioni: per ogni chilo di materia solida avrai bisogno di dieci litri d’acqua
  • metti la soluzione in un barile che terrai sigillato o coperto da un telo di plastica
  • mescola il tutto vigorosamente
  • dopo una decina di giorni filtra la sostanza grossolana: ne ricaverai il tuo fertilizzante liquido
  • il contenuto solido rimasto nell’acqua può essere riutilizzato a sua volta e messo nella compostiera

 

Ecco fatto. Preparare un fertilizzante liquido potrebbe avere dei tempi d’attesa un po’ lunghi, ma ne sarà valsa la pena per avvicinarti sempre più a un giardino o a un orto biologico e con delle piante produttive e rigogliose.

Che aspetti? Buon lavoro!

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


Fertilizzanti liquidi: cosa sono e come usarli ultima modifica: 2019-06-12T07:25:47+00:00 da Giulia Corrias

Articoli correlati