Fertilizzante naturale per orchidee: consigli pratici su cosa utilizzare

Fertilizzante naturale per orchidee

di dott. Giuseppe Pepe

 

Le orchidee rientrano senza dubbio alcuno tra i fiori più belli e particolari che la natura abbia mai generato.

Come tutte le piante anche le piante di orchidee necessitano di fertilizzante e oggi parleremo proprio di come crearsi da soli un fertilizzante naturale per orchidee.

Per prima cosa parleremo e descriveremo questo splendido fiore; capiremo poi che genere di fertilizzante naturale richiede, quali sono le richieste nutritive e necessità colturali e vedremo come riuscire ad utilizzare qualche prodotto naturale, magari di recupero, come fertilizzante naturale per orchidee.

Buona lettura!

Fertilizzante naturale per orchidee

Indice

Breve descrizione e caratteristiche botaniche delle orchidee

Il genere Orchis L., 1753 è un genere appartenente alla famiglia delle Orchidacee e comprende una gran varietà di orchidee dagli splendidi fiori, unici per alcune particolarità che spiegheremo in seguito.

Alcune fonti, tra cui anche Wikipedia raccontano che Il nome derivi dal greco ὄρχις che simpaticamente significa testicolo; il primo a dare questo nome a questi fiori sembra essere stato Plinio il Vecchio, questo perché alcune specie di orchidee presentano dei rizotuberi di forma arrotondata, in alcuni casi anche appaiati, che ricordano in tutto e per tutto dei testicoli.

Altre raccontano che derivi da “onkos” ovvero in greco “rigonfiamento”; a causa di una parte del fiore, un petalo di nome “labello”, che si presenta rigonfiato, come una grossa lingua.

La grande particolarità delle orchidee sta nell’unicità del fiore.

Il fiore è infatti di forma unica, presenta sia i caratteri femminili che maschili e durante lo sviluppo ruota di 180° portando verso il basso il labello; un grande petalo rigonfiato diverso sia per dimensione che per colore dal resto del fiore.

In alcune specie il labello si modifica addirittura a tal punto da mostrare le stesse identiche sembianze degli insetti adulti, quest’adattamento serve infatti ad attirare gli insetti impollinatori che cercano di accoppiarsi con il labello, coprendosi nel frattempo di polline che in queste specie è fortemente adesivo.

Ogni orchidea è capace di produrre numerosissimi semi, fino anche 2 milioni in alcune specie.

Esigenze nutritive delle orchidee

Le Orchidee, come tutte le altre forme di vita, necessita di nutrienti per vivere e svilupparsi. I nutrienti sono essenzialmente tutti gli elementi di cui la pianta è composta e di cui necessita per i propri processi biologici.

Grazie alle concimazioni con apporti di fertilizzante naturale per orchidee mettiamo a disposizione della pianta le sostanze di cui ha bisogno ma è importante capire quali sono e tenere ben in mente che non possono essere aggiunte a dismisura e senza criterio anche se si tratta di fertilizzante naturale.

Un fertilizzante naturale infatti, come tutto il resto, può trasformarsi in veleno se apportato in dosi eccessive, come già descritto per i pomodori in un altro articolo o per le rose.

Fertilizzante naturale per orchidee

L’importanza nutritiva dei macro elementi contenuti in un fertilizzante naturale per orchidee, ovvero quelli assorbiti in maggior quantità sono simili a molti altri vegetali:

azoto (N):   

  • componente e presiede la sintesi delle proteine;
  • componente della clorofilla;
  • componente del DNA;
  • favorisce la crescita vegetativa della pianta nel complesso e delle foglie;
  • aumenta la fotosintesi e quindi la resa;

Abbiamo già parlato di recente delle concimazioni azotate in questo articolo.

Fosforo (P):

  • contribuisce alla formazione degli steli floreali;
  • contribuisce alla formazione dei fiori;
  • contribuisce alla formazione dei semi;
  • regolazione dei processi di divisione cellulare;
  • migliora l’intensità della fotosintesi;
  • migliora le difese immunitarie della pianta.

Potassio (K):

  • mantiene l’equilibrio idrico;
  • rientra nei processi di sintesi proteica;
  • velocizza la divisione cellulare;
  • aumenta le difese immunitarie della pianta nei confronti di parassiti e malattie;

In merito ai prodotti a base di potassio come fertilizzante abbiamo già affrontato le concimazioni potassiche in questo articolo.

Le orchidee, come altre piante, necessitano anche di altri elementi essenziali in minor quantità e per questo chiamati microelementi, quali:

  • magnesio;
  • ferro;
  • rame;
  • molibdeno;
  • manganese;
  • zinco;
  • calcio;
  • zolfo;
  • boro.

Fertilizzante naturale per orchidee

Come concimare le orchidee

Le sostanze nutritive presenti nel suolo e apportate ad esso mediante fertilizzante naturale per orchidee vengono assorbite dalle radici in soluzione acquosa.

L’acqua quindi ha un’importanza primaria nel processo di apporto di fertilizzante naturale per orchidee; per questo bisogna procedere con una propedeutica bagnatura del terreno.

Oltre che facilitare l’assorbimento radicale, in questo modo viene a diminuire anche il rischio di bruciature dovute ad eccessi di fertilizzante, anche se naturale.

Una tecnica molto utilizzata per le orchidee in vaso è quella dell’immersione per un quarto d’ora in acqua tiepida e concime specifico in diluizione. In tal caso, soprattutto in estate, si corre in rischio di incorrere in problemi di marciume radicale.

La tecnica per immersione viene utilizzata soprattutto per le orchidee epifite, le quali vivono a radice nuda, senza terra in piena aria.

Esistono concimi in forma solida con diversi formati e in forma liquida, esiste la fertirrigazione e le concimazioni fogliari e spesso è proprio difficile scegliere il fertilizzante giusto per le orchidee.

Scelta del concime

Tutti i prodotti professionali destinati a fertilizzante per orchidee riportano una serie di informazioni importanti sulla confezione quali la composizione, il titolo (la percentuale in peso di quell’elemento sul totale del peso del fertilizzante), le dosi e modalità di applicazione, eventuali controindicazioni ecc…

Prima di apportare fertilizzante naturale per orchidee bisogna ricordare che ogni fase di vita della pianta presenta delle richieste nutritive dedicate.

Prima della fioritura ad esempio la pianta richiederà un concime con alte percentuali di fosforo e, in misura potassio.

Durante il resto dell’anno si può continuare con un fertilizzante più bilanciato tra le percentuali dei vari elementi per poi spingere, alla ripresa vegetativa, con un concime con un maggior titolo di azoto rispetto a fosforo e potassio.

Se volete provare a farvi dei concimi fai da te e apportare un fertilizzante naturale per orchidee, bisogna quindi tener conto di tutto quanto detto sin ora.

Fertilizzante naturale per orchidee

Come procurarsi un fertilizzante naturale per orchidee

Parlando di fertilizzante naturale per orchidee possiamo scegliere tantissime sostanze.

Molte sostanze naturali vengono usate in agricoltura da centinaia di anni come il letame o stallatico maturo, il sangue secco di animali macellati, le ossa frantumate di animali.

Negli ultimi anni, soprattutto con l’attenzione verso la sostenibilità e la nascente economia circolare, si sta ricorrendo molto ai rifiuti organici prodotti dagli alimenti, dalle operazioni colturali e dalle potature di alberi e piante.

Si parla spesso di fondi di caffè, di bucce e foglie secche, lasciate fermentare per alcuni giorni, di compost.

Produrre compost in casa non è più un’utopia, esistono varie tipologie di compostiere anche piccole che riescono ad abbattere anche eventuali cattivi odori derivati dalla fermentazione.

Possiamo con tranquillità dire che praticamente tutti i prodotti biologici possono diventare in qualche modo un fertilizzante naturale per orchidee per le nostre piante.

La problematica sta nel capire cosa può andar bene per cosa e in che quantità.

Non potendo per ovvi motivi allestire un laboratorio di analisi in casa né tanto meno prendere una “rapida” laurea in scienze agrarie o in biologia per capire come trasformare i propri rifiuti in fertilizzante naturale per orchidee, il consiglio pratico potrebbe essere quello di provare a stimare, leggendo ad esempio le composizioni degli ingredienti che normalmente sono presenti nelle etichette, la composizione in percentuale del vostro rifiuto biologico.

Sulle etichette infatti sono presenti i contenuti percentuali in peso sul totale degli ingredienti che compongono l’alimento.

Nel caso di alimenti che non sono ricette, ad esempio frutta, uova o altro, in rete sono facilmente reperibili le composizioni di ogni alimento, come ad esempio riportate anche dal CREA.

Una volta fatta questa ricerca potreste avere più o meno un’idea della composizione del vostro fertilizzante naturale per orchidee e paragonarlo con i titoli e le dosi di quelli commerciali.

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Fertilizzante naturale per orchidee: consigli pratici su cosa utilizzare ultima modifica: 2019-06-17T09:59:55+00:00 da Prof. Dott. Agr. Giuseppe Pepe

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